30 (parte I) *Pampers sole e luna? *

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«Touchdown!» sento tuonare la voce dell'altoparlante.

Grida di esultazione mischiate a suoni di disapprovazione inondano gli enormi spalti della CHS (Charlotte High School).

Balzo in piedi con le braccia in aria e con aria trionfante, per imitare i ragazzi che mi circondano.

«Ma che fai Scarlett! Ha fatto punto l'altra squadra!» mi rimbecca Aly, afferrandomi per il polso per poi tirarmi giù, facendomi sedere.

«Come l'altra squadra? È stato un ragazzo con la divisa bianca e blu» domando spaesata, grattandomi la nuca con l'indice destro.

«Tutte e due le squadre hanno l'uniforme bianca e blu, solo che una ha i pantaloncini bianchi e la maglietta blu, mentre l'altra il contrario.» mi spiega Sophia dall'altro lato.

«Certo però che anche loro potevano cambiare colori...» mi lamento per poi iniziare a sbadigliare.

Il Football americano proprio non mi piace. Sarà che non ho ancora capito del tutto le regole di gioco, ma proprio non mi ispira.

«Cavoli, stanno perdendo proprio oggi che devono per forza vincere!» commenta Aria spostandosi una ciocca dei suoi capelli dorati dietro all'orecchio.

«Perché oggi per forza?» le domando incuriosita.

«Per la festa! Ovvio, no? Devi sapere che le feste che organizza Aiden sono le migliori!»

Oh, giusto, la festa. Ecco un motivo per il quale l'esultazione di prima era legittima. A quanto pare per ogni partita un membro della squadra organizza una festa, ma solamente se si vince, "esseno cosa dovremmo festeggiare?" testuali parole di Ai. Ma quanto sono competitivi!

Ricordati che i risultati negli sport sono importanti per il college, quindi non criticare, perché lo saresti anche tu.

Touché.

Però, uffa. Proprio a casa nostra? Effettivamente capisco anche il motivo. I nostri zii sono partiti venerdì sera per festeggiare il loro anniversario alle terme, quindi calza a pennello. Ovviamente loro non sanno che Ai farà una festa, sempre se la farà, nulla è dato per vinto. Nonostante le mie continue prediche, incoraggiandolo a dirlo ai suoi genitori per evitare problemi -lo so, a volte posso sembrare rompiscatole-, lui è andato avanti per la sua strada assicurandomi che non l'avrebbero scoperto dato che è "esperto nel campo". Naturalmente non farò la spia, però quello che potevo fare, l'ho fatto. Come si suole dire: uomo avvisato, mezzo salvato.

«Tu cosa ne pensi?» mi chiede Isa.

«Riguardo a cosa?» le domando.

«Alla festa, no?» risponde l'altra gemella.

Ah. Cosa ne penso? Dopo l'ultima esperienza vorrei solo rinchiudermi in stanza fino a quando non avrà fine.

«Non mi esprimo...» mi limito a commentare.

Il suono del fischio che segnala la fine del primo tempo cattura la nostra attenzione.

«Finalmente un break! Devo andare in bagno, chi mi accompagna?» domanda Aly alzandosi di scatto.

«Scarlett vieni tu?» mi domanda dopo aver notato l'espressione delle altre.

«Va bene. Almeno così mi sgranchisco le gambe.» affermo alzandomi di mia volta, mentre mi stiro i muscoli della schiena.

Superiamo le ragazze, dirigendoci verso la porta che si trova nella parte inferiore degli spalti.

«Vedrai che ti divertirai alla festa. Non so cosa sia successo nell'ultima in cui sei andata, ma Aid ci sa proprio fare. E poi ci sono io, quindi divertimento assicurato!» mi assicura Aly dandomi una gomitata scherzosamente.

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