©2018 Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma. Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti, film o persone della vita reale è puramente casuale.
Prologo
Una melodia dalle note familiari riempie la mia ampia stanza, mi concedo di strusciare la guancia contro il lenzuolo prima di allungare una mano e spegnere la fastidiosa sveglia dalla suoneria personalizzata.
Buongiorno a me.
Mi metto seduta all'angolo del mio letto sfiorando con i piedi nudi il pavimento, mi acciglio quando noto il piccolo esserino dal pelo bianco che se ne sta appisolato sulle mie lenzuola pregiate.
Sul mio viso si fa spazio una smorfia di puro disgusto, dannato gatto.
"Scendi dal mio letto..!" Tuono; Kitty spalanca i suoi grandi occhi blu da predatrice e mi osserva, mi soffia in risposta prima di balzare via; la osservo infastidita, in quanto è ancora all'interno della mia stanza, mentre mi dirigo in direzione dello grande specchio appeso al muro.
Mi prendo del tempo per studiare il mio viso riposato e i miei capelli rossi, rigorosamente ricci; sorrido e apro le ante dell'armadio estraendo l'uniforme scolastica che consiste in una semplice camicia bianca e una gonna blu.
Fin da piccola mia madre mi ha sempre detto che l'essere impeccabili richiede del tempo, e io non posso fare altro che indossare i miei abiti con cura e passare ore davanti lo specchio alla ricerca di una sbavatura nel trucco; si tratta di semplice abitudine.
"Perdonami per il ritardo, Greta!" Dice improvvisamente una voce femminile.
La mia porta si spalanca facendomi schiudere le labbra sorpresa da quella irruzione, prima di rivolgerle l'attenzione che in questo momento non merita, metto una goccia del mio profumo preferito firmato Giorgio Armani.
Mi alzo con lentezza dalla sedia e la guardo a braccia incrociate; Lara, una ragazza che frequenta la mia stessa scuola, ha i capelli castani legati in una coda alta perfetta, gli occhi verdi e le labbra rosee dischiuse in un sorriso gentile. Trovo buffo il modo in cui tenta di nascondere il suo evidente affanno dietro un espressione rilassata; anche lei indossa la divisa della scuola mentre tamburella le dita sulla sua gamba in attesa che io proferisca parola.
"Quand'è che i miei genitori hanno cambiato il mio nome?" Le domando in tono indifferente facendola indietreggiare, ha un espressione mortificata adesso.
"Oh." sussulta.
Riesco a vedere una goccia di sudore scenderle dalla tempia e lambire la pelle chiara con lentezza, deglutisce visibilmente preoccupata dal mio silenzio mentre apre le labbra per provare a giustificare il suo errore.
"Mi dispiace, sul serio Freya. Sono stata tutta la notte con la testa china nei libri per.. per.." Si blocca improvvisamente imbarazzata.
"Per..?" la incito annoiata.
Si schiarisce la gola e mi porge una busta trasparente dalla quale riesco a vedere alcuni fogli. «I compiti che avresti dovuto consegnare settimana prossima, li ho finiti tutti questa notte. Buon compleanno Freya..»
Afferro la busta con un sorriso soddisfatto mentre la mia fantasia mi porta ad immaginarmi tra i vasti corridori della Yale, mano nella mano con Tyler, ma il mio sogno ad occhi aperti viene bruscamente interrotto dalla voce timida di Lara: «Ho mantenuto il patto.»
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ChickLitFreya Roberts, capelli rossi e sorriso smagliante. La sua vita è fatta di continue avventure, divertimento, e un sogno particolare: guadagnare il rispetto dell'intera città. Ma il rispetto, non sempre si guadagna con gentilezza e fiducia. Benvenuti...