"Puoi uscire?" Mi domanda Jordan roteando gli occhi.
Arriccio il naso e scuoto la testa; incrocio le braccia e lo guardo da sotto le mie ciglia lunghe cercando di fargli capire che non uscirò da casa sua.
"Potresti almeno dirmi il motivo?" Sbuffa passandosi una mano tra i capelli. Quella esasperata dovrei essere io, non lui.
Prendo un respiro profondo, e poi allungo il braccio indicandolo con una smorfia. "Indossi una strana maglietta verde con dei puntini illuminati con delle lettere sotto e dei pantaloni bordeaux. Proprio oggi hai deciso di voler diventare un albero di Natale?"
Rimane in silenzio, mi osserva con un cipiglio sulla fronte senza ribattere. Stringo le labbra e mi schiarisco le labbra, pronta a provare la psicologia inversa.
"Ascoltami tesoro.." addolcisco il mio tono di voce "quando ho accettato di voler prendere parte alla tua iniziativ-"
"Ti ho solo chiesto di essere la mia ragazza." Ribatte appoggiando la schiena sulla sua auto.
Roteo gli occhi. "Si, scusa."
"Stavo dicendo che, quando ho accettato di essere la tua ragazza, ho immaginato uno scenario di noi due che entriamo mano nella mano a scuola. Vestiti in modo coordinato, sarebbe uno scoop stratosferico, e poi una volta davanti a Maddie noi due-" ma ogni mio sogno viene infranto quando Jordan si avvicina a me, lento, con un sorriso in volto che non promette niente di buono.
Le sue mani si posano sulle mie spalle. "Sono ammirato di quanto la tua fantasia possa andare lontano, davvero."
Afferra una ciocca dei miei capelli e se la gira attorno ad un dito, i miei occhi sono fissi sulle sue labbra che si muovono lentamente, quasi lo facesse apposta. "Ma hai dimenticato che questa è la realtà, e le persone hanno una loro volontà che non dipende da te. Accetta il mio modo di essere, senza giudicarmi magari."
Sospiro allungando le braccia verso di lui, lo abbraccio e poso la testa sulla sua spalla. Ricambia l'abbraccio mentre con una mano mi accarezza i capelli.
"Non potresti almeno indossare una giacca nera?" Tento un'ultima volta.
"No." Risponde con una breve risata.
Ci stacchiamo, lui con un sorriso di vittoria e io che continuo a scuotere la testa per la delusione. Mentre entra in macchina mi fermo ad osservarlo da lontano.
Nonostante il suo abbigliamento sia terribile rimane comunque un bel ragazzo..
Se non fosse per quel verde.
Spazio Autrice.
*guarda spaventata la scritta di sopra*
*sbatte le palpebre cercando di capire se è un sogno, ma invece è tutto reale*
*cerca di capire cosa scrivere senza esporsi troppo*
*Spazio autrice originale o il solito monologo?*
*fa un sospiro e schiude le labbra in un sorriso cercando di risultare sicura di se stessa.*
Uhm, non sono solita fare questi spazi autrice, semplicemente perché mi è sempre piaciuto scrivere senza mettermi troppo in mostra.
Ho raccolto i cocci sparsi della mia sicurezza e li ho uniti per voi.
Quando ho terminato Breathless ho chiesto ai miei lettori di fare delle domande, a me o ai miei personaggi di qualsiasi cosa, e credo che sarebbe una fantastica idea se lo facessi anche quì.
Avete la possibilità di chiedere qualsiasi cosa quì sotto nei commenti, o in privato se preferite, io e i miei personaggi saremo felici di rispondere nel prossimo capitolo.
Avete carta bianca e innumerevoli domande da fare!
Sbizzarritevi♥️
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ChickLitFreya Roberts, capelli rossi e sorriso smagliante. La sua vita è fatta di continue avventure, divertimento, e un sogno particolare: guadagnare il rispetto dell'intera città. Ma il rispetto, non sempre si guadagna con gentilezza e fiducia. Benvenuti...