Io e Jordan ci siamo rivestiti, i nostri movimenti calmi nascondevano un che di frenetico, come se entrambi volessimo essere fuori da questo posto squallido il prima possibile.
Usciamo dallo sgabuzzino, consapevoli di aver perso la prima ora.
Jordan si guarda attorno accertandosi che nessuno ci abbia visti, e poi si passa una mano sul ciuffo nel vano tentativo di sistemarlo.
Quando i nostri occhi si incontrano mi sorride, un sorriso allegro.
«Tutto okay?» Mi dice divertito, alzo un sopracciglio confusa.
«Perchè ridi?» Gli chiedo facendolo sorridere ancora di più.
«Aspetta un attimo.» Risponde soltanto allungando le mani verso la mia testa, mi sistema i capelli con gesti dolci ma veloci facendomi schiudere le labbra.
«Non credo che si possa rimediare alle guance rosa, almeno puoi usare la scusa del troppo blush essendo una ragazza.» Dice.
«Oh.» adesso capisco.
Le sue labbra sono gonfie, ma non ha niente fuori posto. Nei suoi occhi si può leggere ogni tipo di emozione gli attraversa per la mente, è felice.
E anch'io lo sono.
Accompagno Jordan in biblioteca chiedendogli se ci metterà molto. Mi lancia un'occhiataccia e io sbuffo. Spero che nessuno mi vedrà quì, è imbarazzante stare in un posto come questo. Come se non avessi una vita sociale e i miei unici amici fossero i libri. Entriamo sedendoci nelle prime sedie in legno libere che troviamo, Jordan si mette di fronte a me estraendo un libro enorme che mi lascia senza fiato.
Gli chiedo se è per una ricerca, e quando lui mi risponde di no faccio una smorfia carica di indignazione. Lui rotea gli occhi e poggia i gomiti sul tavolo.
«Se ti annoi prendi un libro a tua scelta e leggi.» E anche quella volta avevo fatto una smorfia. Inganno il tempo sbirciando il profilo instagram di Jake, il suo ultimo post risale a ieri. È con una birra tra le mani e un sorriso felice e spensierato gli galleggia tra le labbra carnose. Il mio pensiero vola a Greta. Stavano insieme da prima che li beccarsi dentro il bagno delle donne? Il giorno prima lui non sembrava minimamente interessato a lei.
Com'è successo? Avrei voluto davvero saperlo, ma dubito che avrei avuto la risposta.
*
«Si insomma, non credevo che la nostra relazione fosse durata così a lungo.»
«È come nei libri, la brava ragazza riesce a cambiare il cattivo ragazzo trasformandolo in un bravo ragazzo.»
«Da quanto state insieme?» Chiede Maddie interessata alla ragazza davanti a noi che sorride.
«Una settimana e tre giorni.» Risponde lei fiera. Maddie fa una risata nervosa e si volta verso di me afferrandomi la mano e trascinandomi via.
«Quella ragazza ha qualche rotella fuori posto.» Mormora al mio orecchio. Soffoco una risata mentre Maddie mi accompagna al mio armadietto, mi parla della sua nuova conquista omettendo il fatto che sia una ragazza, cosa che già sapevo.
«Non è male. Potrei organizzare un appuntamento a quattro..» dice facendo esplodere la gomma.
«Non contare su di me.» le dico roteando gli occhi. La sua espressione cambia in pochi secondi, prima che potessi richiudere con calma il mio armadietto mi trovo con la schiena su di essa. La mano di Maddie mi stringe il collo in una presa ferrea, gli occhi furibondi e le labbra schiuse. Il suo cambio d'umore mi intimorisce come non ha mai fatto.
«Che cosa ti passa in quella fottuta testa, Roberts!?» Urla. La sua voce risuona per tutto l'istituto facendo voltare degli studenti nella nostra direzione.
«Non fare scenate.» Riesco a dire prima di essere sbattuta una seconda volta nel mio armadietto, faccio una smorfia di dolore e affondo le unghie nel palmo della sua mano provocandole dolore.
«Faccio il cazzo che mi pare sfigata.» Mi dice sorridendo, la sua espressione mi ricorda quella del diavolo.
«Non sono una sfigata, mettimi giù, Maddie.» provo a dirle «Possiamo parlare con calma.»
Maddie ride mentre mi guarda negli occhi, le pupille sono dilatate e riesco a leggere le sue intenzioni. Poi si volta gridando un nome. Quel nome.
«Porta il tuo culo quì Evans!» Urla, gli studenti si dividono magicamente in due permettendo alla ragazza di venire con facilità nella nostra direzione. Un vestito rosa corto, una quantità esagerata di gloss sulle labbra e gli occhi da cerbiatta che mi fissano con superiorità. I capelli biondi sono ondulati e le unghie lunghe e appuntite.
«Guardala.» Mi ordina Maddie tenendomi il mento fermo.
Avvicina le labbra al mio orecchio.
«Guardala attentamente.» ride.
«Chi ti ricorda?» Mi domanda. Non ho il coraggio di rispondere, vorrei che un buco nero mi risucchiasse sotto terra.
«Quella eri tu prima che ti trasformassi in una ciuccia cazzi.» sussurra « E adesso sei soltanto una sfigata.»
I miei occhi vengono invasi dalle lacrime, ma non piango. Mi sento vuota ed estremamente esposta, una folla ci ha accerchiate, tutti incuriositi e con il cellulare tra le mani pronti a segnare il momento. La rivoluzione. Non riesco a muovermi, qualcuno mi ha risucchiato via ogni traccia di forza lasciando una solo una me rammollita e patetica.
E poi i ricordi vengono tutti a galla rischiando di farmi soffocare.
Il prossimo capitolo sarà molto lungo.
Spero vi sia piaciuto❤
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ChickLitFreya Roberts, capelli rossi e sorriso smagliante. La sua vita è fatta di continue avventure, divertimento, e un sogno particolare: guadagnare il rispetto dell'intera città. Ma il rispetto, non sempre si guadagna con gentilezza e fiducia. Benvenuti...