Epilogo 2 "Una relazione che lascia il segno"

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Jordan

Era iniziato con un messaggio. La partita è iniziata con un semplice ciao detto da un estraneo, ed è terminata con un mio 'accetto'. Quello era solo l'inizio, il dopo sarebbe stato affrontare la partita vera e propria, il centro dell'azione formato da pura tensione.

"Mi dispiace."

È ciò che le avevo sussurrato il giorno in cui casa sua è stata distrutta. Nessuna bugia, soltanto una straziante morsa allo stomaco che mi impediva di trattenere ciò che provavo in quell'istante.

Mi dispiaceva sul serio per tutto quello che le stava succedendo, ma è iniziato tutto da lei. Forse era necessario partecipare a questo piano. Lei aveva bisogno di qualcuno a sostenerla e io ero lì, e se non ci fossi stato sarebbe impazzita, incapace di gestire la situazione. Freya è in grado di fare grandi cose, ma in situazioni del genere avere qualcuno al proprio fianco è essenziale per non perdersi.

«Non c'è!» Urla Chloe correndo nella nostra direzione; i capelli biondi a ricaderle dolcemente lungo le spalle. Tyler deglutisce e lancia un'occhiata preoccupata a Jake.

«Spero che stia bene..» sussurra quest'ultimo evitando di guardarlo.

Deglutisco. Dovresti essere quì Freya, a guardare il modo in cui si preoccupano per te. Per davvero. Ci crederesti mai? Ryder e Nathan vengono nella nostra direzione seguiti dai loro genitori, sembrano tutti decisi a trovarla ma anche impauriti.

«Dobbiamo dividerci.» Dice Nathan serrando la mascella. Suo fratello annuisce comprensivo poi ci guarda uno ad uno pronto a dividere i ruoli.

«Chloe, Lara e Jake controllate nei dintorni. Greta, Tyler e Damian andate a scuola e nella confraternita. Io, Theo e Nathan cercheremo nei posti che è solita frequentare.» Ordina Ryder. Poi si volta verso di me.

Tutti iniziano ad eseguire gli ordini, salgono sulle proprie auto e vanno via, altri invece si incamminano in direzioni a me sconosciute. Resto con le mani all'interno delle tasche mentre Ryder mi si avvicina, mi guarda dritto negli occhi senza dire niente. Improvvisamente mi ritrovo un mazzo di chiavi davanti al viso.

«Si trova a casa nostra. È l'unico posto più vicino, ed è l'ultimo posto dove noi cercheremo.» Fa un piccolo sorriso mentre afferro la chiavi. «Sai meglio di tutti com'è fatta, avete un legame speciale.» aggrotto la fronte alla sua affermazione.

«L'ho intuito quando vi ho visti arrivare.» Aggiunge, ci guardiamo in silenzio per pochi secondi. Poi infila le mani nelle tasche dei suoi pantaloni e si volta allontanandosi da me.

Non mi aspettavo che mi dicesse cose del tipo 'Buona fortuna', ma che nemmeno se ne andasse così. Mi passo una mani tra i capelli e fisso la chiave tra le mie mani, c'è un piccolo pulsante con scritto "premi quì. Lo premo e delle luci si accendono dall'altro lato della strada dove mi attende una porche 918 Carrera.

Freya

Passo il dito sul vetro in frantumi, la foto della mia famiglia è completamente rovinata, riesco a vedere una lieve bruciatura che arriva a coprire interamente la me bambina.

Abbasso lo sguardo mentre guardo le scale che portano al piano di sopra, le mie dita tremano quando le appoggio sulla superficie in legno; faccio un lasso dopo l'altro mentre tengo lo sguardo fisso sulla porta spalancata della mia stanza. Il pavimento e coperto dai miei vestiti tagliati, pezzi sparsi in giro per il corridoio.

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