L'assedio all'accampamento

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il pomeriggio seguente i Custodi ripartono, le ferite sono state rattoppate e camminano fino a Denerim per rifornirsi a metà strada si accampano per far passare la notte, Alistair e Mars parlano sotto un cielo stellato e il calore del fuoco mentre gli altri sono nelle loro tende. I Due scoprono di avere molto in comune, ad Alistair scappa che gli piacciono le statuette di soldati o comunque qualsiasi genere di statuetta dal legno alla pietra basta che sia lavorata, Mars nella foresta ne aveva raccolta una e la donò a lui, Alistair sorrise apprezzando il dono, i due rimasero a guardare il cielo per altri venti minuti prima che si addormentarono uno a fianco all'altro. Artorias nel frattempo stava pensando alla maledizione "Anni fa... quasi mille anni fa... degli uomini stuprarono una ragazzina, noi ci trovammo lì... nel momento sbagliato e Zathrian volle vendicarsi... ci trasformò in Lupi mannari ma la maledizione fallì in parte, con essa venne creato un demone Zannelucenti..." il ragazzo si risveglia nel cuore della notte sudato, decise di andare al fiume a sciacquarsi, si lavò e una follata di venticello fresco mosse i suoi capelli corvini, qualcuno lo stava osservando nella boscaglia, facendo finta di nulla andò a mettersi l'armatura e impugnò la Senz'Età. Guardò in fondo alla foresta e vide un elfo dai capelli biondi e dalla pelle scura poi vide un ombra scattare da un albero all'altro. L'Elfo scomparì nella boscaglia e riapparse dietro ad Artorias puntandogli il coltello alla gola «I Corvi Di Antiva mandano i loro saluti Custode Grigio» lui rimase immobile sapeva che il minimo movimento sbagliato gli sarebbe stato fatale, una scarica di adrenalina lo scosse in un lampo colpì con il gomito lo stomaco dell'elfo buttandolo a terra, rotolò in avanti riprendendo la Senz'Età e si voltò l'elfo era nuovamente sparito, Artorias svegliò gli altri urlando e apparvero quindici Assassini, gli unici completamente coperti dall'armatura erano Sten, Artorias e Oghren... Sten aveva l'abitudine di dormire in armatura «Non ci si può aspettare che i nemici rispettino il tuo sonno» disse un giorno in risposta alla domanda «perché dormi in armatura», Oghren invece era troppo ubriaco per levarsela infatti dormiva fuori dalla sua tenda sbavando e ruttando, si sveglio comunque mezzo rimbambito ma non c'è nulla di più pericoloso di un Nano armato di ascia bipenne ubriaco marcio. I Custodi hanno avuto il tempo di raccattare le armi mentre Zevran si fece avanti ghignando, al suo ghigno i Corvi attaccarono, Artorias ingaggiò il combattimento con Zevran, lasciando i suoi Mercenari ai compagni che con difficolta li uccisero, riportarono ferite da veleno e graffi da tagliole piazzate nel campo. Artorias atterrò l'elfo puntandogli la Senz'Età alla gola. Un Elfo scoccò una freccia contro Mars, Alistair riuscì a parare il colpo ma il suo scudo andò in frantumi rimanendo solo con la spada in mano, Leliana ricambiò il colpo facendolo cadere dall'albero di collo frantumandoglielo, Artorias colpì tre volte l'Elfo finchè non perse i sensi, L'alba nasceva nel cielo iniziando a colorarlo di rosa e azzurro tenue, l'elfo si riprese trovandosi tutti i Custodi attorno « uh siete forte Custode...Perché non mi avete ucciso?» Chiese Zevran tossendo, Artorias rispose « prima Voglio torturarti » l'elfo tossì e lo guardò «mi piacerebbe molto... ma risparmiati la fatica.Mi chiamo Zevran, Zev per gli amici. Siamo... beh eravamo una gilda di Assassini di Orlais ci hanno assoldato due tizi a Denerim uno era alto capelli neri con due treccine davanti e l'altro più basso del primo ma con i capelli grigi... uno credo si chiami Loghain. vi va una proposta Custode? –l'elfo si gira sul fianco sanguinante- se torno senza ucciderti i corvi mi uccideranno, dato che sono già incazzati che ne dici di prendere i miei servigi?» nelle parole dell'elfo si nascondevano dei segreti ma erano ben mascherati; Artorias accettò, Alistair era riluttante ma venne persuaso, il gruppo si ingrandì ora Zevran offriva i suoi sevizi da Assassino ai Custodi Grigi. «Hai origini Dalish?» rtorias si informò, l'elfo rispose positivamente «Mia madre era una prostituta e non so chi sia mio padre, senti in combattimento ho guardato nelle tue tasche hai una barra d'oro con te ma non puoi usarla per venderla è decorativa... non è che me la regaleresti? Sai mi piacciono le cose scintillanti» Artorias prese anche degli stivali Dalish dal suo zaino «ecco a te Zevran spero ti piacciano». L'elfo annusò gli stivali e gemendo disse «mmh... mi ricordano Antiva... Grazie». Il gruppo riprese la marcia arrivando ai cancelli di Denerim.

The Tale Of The Hero Of FereldenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora