Si abbeverava di conoscenze, quell'uomo
Ed io lo amavo per quello
Lo spirito d'un saggio, gli occhi che vestivano di curiosità arida
E il modo con cui poco dopo si dissetava, leggendo.'Domani non venire a lavoro'
Questo è quello che il messaggio riporta e quando lo leggo- non so per quale motivo- mi sento quasi delusa.Che mi aspettavo?
Un 'ciao come stai dopo la giornata di oggi?'
Sbuffo infastidita e digito una risposta.
'No, vengo'
Pochi secondi dopo si illumina di nuovo lo schermo.
'No, non venire!"
'Smettila di darmi ordini!"
'Sono il tuo capo'
Ah..
'E quindi? Perché non dovrei venire a lavoro?'
'Perché si, riposati e non infastidirmi'
Ma seriamente fa?
'Io sarei quella che ti infastidisce?'
Mi sta facendo arrabbiare.
'Fallo per Sara, stalle accanto domani poi se vuoi torna a lavoro il giorno dopo'
La sua risposta mi lascia interdetta e dopo le sue parole mi arrendo e decido di lasciare stare.
POV ADAM
Dio mio quanto è irritante!
Il fatto che sia testarda questo lo so da anni ma adesso lo è diventata ancora di più.
Non esiste una cosa che io dica che lei non replica.
È sempre pronta a darmi contro e a sfidarmi con i suoi occhi da cerbiatta.
Chi si crede di essere? Io sono il suo capo e tale quale deve rispettarmi.
È già tanto che le ho scritto quel messaggio e lei cosa fa?
Mi sfida, come suo solito no?
Non so neanche perché io l'abbia fatto, non riesco neanche a concepire il mio ritrovarmi sempre accanto a lei.
Okay, ci lavoro insieme, frequentiamo la stessa compagnia e per lo più viviamo in questo buco di cittadina dove è letteralmente impossibile non finire nello stesso posto.
Come se non bastasse adesso anche ad andare a correre la devo trovare.
Cerco ci evitarla in qualsiasi modo, perché proprio lei non deve essere vista in giro con me.
Proprio lei deve starmi dannatamente lontano.
Non può pretendere di piombare nella mia vita e cambiarne qualcosa.
Perché lo vedo, lo vedo com'è curiosa.
Lo vedo come cerca di capire qualcosa della mia vita.E l'ultima cosa che deve succedere è che lei capisca.
Non che sia interessata a me - che sia chiaro- ma brulica di una curiosità immensa e si sa cos'è stato ad uccidere il topo.
Appoggio il telefono sul tavolo del giardino e ritorno a stendermi sull'amaca.
Riprendo il libro che stavo leggendo e continuo la lettura.
'..e se gli altri non gli fanno il bene quasi per dovere, egli li accusa e di tutto il male ch'egli fa quasi per diritto, facilmente si scusa.'
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Il mio desiderio alla fontana di Trevi
Romance|COMPLETA| Le scorrerà sotto l'Italia, sfuggendole dalle mani in una spinta improvvisa; tra le sue ciglia annebbiate dal buio al di fuori del finestrino dell'aereo, Roma sfumerà il suo calore svanendo in sprazzi dalla bellezza eterea. Con l'aereo c...