Il mio desiderio alla fontana di Trevi

CAPITOLO 60

NF ft. Britt Nicole, Can you hold me

Finisco di chiudere la valigia in un gesto secco, ruvido di delusione.

È passato un mese, un intero fottuto mese.

È davvero inutile stare qui a parlare dei miei dolori; il male stringe il cuore così tanto da dare l'impressione di sentirlo scomparire.

Purtroppo il mio è ancora qui, tra la pelle e le ossa, e batte vorace; come un neonato, scalcia in disperazione.

E ho l'impressione di piangere perennemente, talmente i miei occhi si stringono in trattenimento ma non è così, perché sono secca come il peggiore dei mali.

Quando penso ad Adam è disperazione; un languido senso di spossatezza e perdita mentale che distrugge.

Lo vedo ogni notte; ed è lì, tra i miei sogni, dove sorride fulgente.
Poi si spegne come una meteora e mi collassa addosso, suggendomi.

E diventa incubo, il mio personale, quando tra le coperte d'ospedale mi caccia via, mi esilia lontano dal suo cuore.

Mi imbratta di nero e mi morde feroce, tra i suoi denti aguzzi di parole fatte schegge e i suoi occhi graffianti.

Mi esclude dalla sua vita come un'azione proibita, l'inferno di Dante.

E fa male, come il dolore espresso nella sua forma più greve.

Ma io lo amo, ed è un bene estremo, così forte, così forte oh che strugge.

Ricordo quando gli è l'ho detto, di provare per lui l'infinito.

Vestivo la paura dietro i lobi, tra le dita delle mani, sotto i fianchi; in ogni dove.

Ma non gliel'ho detto per paura, quello mai.

Gliel'ho detto perché in quel momento mi sapeva dell'essenza della vita mentre perdeva la sua tra le mie mani.

Ovviamente non mi ha sentita, aveva gli occhi chiusi e il respiro fatto nullo, per farlo.

Per fare caso alle mie sciocchezze.

Ed è meglio così perché già fa male adesso, se mi avesse cacciata dall'ospedale sapendo del mio amore per lui penso che non lo avrei sopportato.

È passato un dannato mese da quando è uscito dall'ospedale, strisciando silenziosamente nella vita e non lasciandosi dietro che il nulla.

Abbiamo ricevuto due messaggi.

Uno l'ha ricevuto la mamma di Adam e diceva:

"Starò via un paio di settimane per motivi di lavoro, non preoccuparti per me. Stammi bene"

Ovviamente quando ha ricevuto il messaggio ci ha chiamati per accertarsi che fosse vero, dato che non rispondeva alle sue domande.

Non abbiamo avuto scelta, le abbiamo confermato falsità ma lei non deve sapere tutto questo.

La distruggerebbe.

L'altro messaggio l'ha ricevuto David:

"Scusa per tutto, Dav. Sono uscito dall'ospedale e ho deciso di passare un po' di tempo da solo. Non cercatemi, statemi solo bene"

In allegato c'era un messaggio vocale dove gli ha spiegato in modo molto limitato quel che è successo.

In questi giorni ho mangiato a stento e ho cercato di mantenere e dare un tono alla mia vita completamente basilare.

Mi sono stati accanto tutti, particolarmente David e Sara.

Inizialmente sembrava mi cullassero; respiravano a stento, accanto a me.