8. Happy B-Day!

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Stavolta a farmi da sveglia è la tristissima canzoncina di buon compleanno, sì proprio quella che tanto amavi da bambino ma che col passare del tempo e con l'aumentare degli anni hai odiato sempre di più.

Ancora nel letto, dato che sono a malapena le 7, vengo svegliata da mia madre e così per non sentire quella cosa mostruosa mi alzo.

Appena metto piede in cucina l'odore dei pancake appena sfornati inonda le mie narici.

«Happy Birthday bambina mia!» dice la mamma mentre mi porge un piccolo muffin con su una candelina, che spengo subito dopo aver espresso il desiderio. «Questo è per te, una piccola stupidaggine da parte mia e di tuo padre» e mi consegna un piccolo pacco regalo. Lo scarto subito scoprendo dei libri, quelli che cercavo da un sacco di tempo!

Dopo aver ringraziato la mamma, salgo di sopra per sistemarli e per cambiarmi così da raggiungere in tempo gli altri da Bob's.

Essendo oggi un giorno speciale per me, scelgo dei pantaloni attillati neri, una camicia bianca molto elegante e vans. Mi concedo anche qualche altro minuto per truccarmi, non solo mascara stavolta!

Una volta pronta, prendo lo zaino e corro via.

Arrivata davanti il solito bar già noto le figure di Emily, Lucas e Alaric seduti al nostro tavolo abituale così apro la porta e li raggiungo.

Non ho nemmeno il tempo di salutarli che mi piombano tutti addosso riempiendomi di 'augurii'. Quando finalmente posso riprendere fiato mi fanno scivolare sul tavolo un piccolo muffin con la candelina. Soffio sulla fiamma ancora accesa dopo aver espresso un altro desiderio.

Solo adesso mi accorgo che manca James, «Hey.. ma dov'è il bel moretto?» chiedo una volta ordinato il solito succo, «Di sicuro starà facendo il solito pigrone!» risponde Lucas facendo ridere tutti.

Dopo aver litigato per il conto alla cassa, vinto da Alaric, ci dirigiamo verso la scuola.

Come al solito la prima tappa è l'armadietto, poi in classe.

Quasi svengo per l'imbarazzo e l'emozione di aver trovato un mazzo di rose rosse sul mio banco e così senza perdere tempo leggo il biglietto 'con amore, tuo James'. Raccolgo il tutto e sfreccio fuori dalla classe seguita dal rimprovero del prof. Keiser di cui, adesso, mi interessa ben poco.

Senza ombra di dubbio mi dirigo verso le scale antincendio e infatti, una volta arrivata, lo trovo lì a fumare tranquillamente.

Mi siedo vicino a lui mettendomi il mazzo di rose sulle gambe e mormorando un piccolo 'Grazie'. Lui senza dire niente mi circonda le spalle con il suo braccio mentre le nostre labbra cercano un caldo bacio.

Restiamo lì a parlare di tutto e di più per oltre due ore, saltando per la prima volta le lezioni.

Ci alziamo dalla nostra postazione solo quando è il momento di andare a mensa, anche se in teoria ci siamo già.

Come tutti i santissimi giorni, anche stavolta il servizio è scadente. Gelatine di pesce, una sottospecie di minestrone e non so cos'altro, l'unica cosa che si salva è il succo.

Ci accomodiamo al tavolo insieme ai soliti amici.

«Allora.. Seratina alcolica oggi?» subito l'umorismo di Alaric inonda tutti quanti, «Non credo.. pensavo di più ad una serata tranquilla..» continuiamo a parlare, anche di altro, finché la campanella non ci costringe a tornare subito in classe.

Finite anche le altre infinite ore di scuola torno a casa accompagnata da Emily, «A stasera!» ci salutiamo una volta arrivate sul viale di casa.

Anche se oggi è il mio compleanno mi metto lo stesso a studiare, anche perché domani ho la verifica di matematica e non vorrei fare una brutta figura.




«Sbrigati! Ti stiamo aspettando da un'ora qua sotto!» urla la mia migliore amica al telefono rompendomi quasi un timpano, «cinque minuti e sono pronta, giuro!»

Altro che cinque minuti qui mi ci vorranno i secoli!

Velocemente mi cambio, visto che sono ancora in accappatoio.

Opto per un vestito lungo nero, con uno scollo a V dietro mentre davanti è a cuoricino di pizzo. La gonna è una tempesta di strass così come i tacchi, anch'essi neri. Metto leggermente anche un po' di trucco.

Mi guardo per l'ennesima volta allo specchio prima di prendere la giacchetta, la borsa e correre via.

Non appena mi richiudo la porta alle spalle l'espressione sulle facce dei miei amici mi fa venire da ridere.

«Bhe? Che avete tutti da guardare, non avete mai visto una ragazza con un vestito?» dico mentre mi avvicino alla macchina di Emily scegliendo il posto migliore.

Quando finalmente siamo tutti a bordo partiamo alla volta della mia magnifica festa, organizzata quasi tutta da Emily e Lucas..

Love Is A Dangerous Game  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora