-Luke,cosa diranno i nostri genitori?-esclamai picchiettando nervosamente le dita sul comodino in legno lucido.
-Non lo so,Maddie. So solo che ci ammazzeranno. O peggio,ci butteranno fuori!-drammatizzò Luke,la sua espressione era variata da tranquilla a terribilmente terrorizzato.
Prese a girare nervosamente per tutta la camera d'albergo,gli occhi iniziavano a girare.
-Senti biondo,non sei tu che devi subire prediche e devi portare una sorta di mongolfiera al posto della pancia!-urlai alzando gli occhi al cielo.
-Hai ragione,scusa tesoro.-sussurrò prima di poggiare le sue labbra sulle mie.
-Adesso,pensi di dirlo a Michael,Ashton e Calum?-aggiunse passandosi una mano sulla cresta bionda.
-Certo,la mia pancia prima o poi si ingrandirà e non penso siano così idioti da non notarla.-
-Quindi..andiamo!-esclamò Luke.
Sbattè la porta alle sue spalle uscendo dalla suite.
-Luke!-urlai,cominciavo a pensare che l'unico neurone di quel ragazzo giocasse a nascondino.
-Scusa,vieni!-disse aprendo la porta.
Uscii subito dopo dalla stanza,prendendo un respiro profondo.
Luke sbattè le nocche sulla porta di fronte a lui,numero 156.
-Ciao ragazzi!-esclamò Ashton permettendoci di entrare nella loro stanza...terribilmente disordinata.
-C'è qualcosa che dobbiamo dirvi,o meglio. Devo dirvi.-sussurrai abbassando lo sguardo.
Gli occhi dei tre ragazzi puntati su di me mettevano in soggezione,e la paura prese il sopravvento.
-Io..ehm..ecco..io..-
-Lei è felicissima di essere qui in Italia,grazie Michael.-urlò Luke interrompendo il mio 'magnifico e chiaro' discorso.
Sbarrai gli occhi puntando il biondo,aveva paura,come biasimarlo.
-Già..grazie Mike.-sussurrai abbassando lo sguardo.
-Di nulla ragazzi,allora. Giro al Colosseo?-chiese Michael mostrando la cartina di Roma.
-Uhm..certo!-risposi,cosa c'era di meglio del girare tutto il giorno senza sosta nei viottoli romani.
-Allora..noi andiamo a prepararci.-rispose Luke aprendo la porta della stanza.
-Cazzo Luke,perché hai detto quella minchiata?-sussurrai strattonandolo,se così poteva chiamarsi.
-Eri nel panico Maddie,ti ho aiutato!-rispose.
-Non ero nel panico! Ero in uno stato di agitazione particolarmente elevato. Ma non ero nel panico.-esclamai incrociando le braccia al petto.
-Certo Galileo,ora prepariamoci,ci aspetta una lunga giornata.-
Annuii entrando nella stanza 155,mentre il biondo accanto a me mise in mostra i suoi pettorali scolpiti.
Calma Maddie,non.sbavare.
-Uhm..vado a fare una doccia.-dissi entrando nel bagno.
Sentì Luke esclamate un 'va bene',per poi chiudermi la porta alle spalle.
Si prospettava una lunga giornata.
Ma non potevo tenere nascosto quel segreto ai ragazzi.
STAI LEGGENDO
Forbidden Love||Luke Hemmings.
Teen FictionE se due fratellastri provassero forti sentimenti reciproci, ma i loro genitori fossero contrari a questo? © 2014 by arasvp All rights reserved.