She's here.

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"Maddie!"-urlò irrompendo violentemente nella camera.

Sgranò gli occhi quando lanciò uno sguardo alle lenzuola bagnate,ed alla mia figura che,impaurita,lo osservavano.

"Mi si sono rotte le acque."-sussurrai.

"Andiamo in ospedale.Mamma!"-urlò lui.

Katy si precipitò subito dopo in camera.

"Le si sono rotte le acque,dobbiamo portarla in ospedale."-esclamò allarmato.

Mamma portò una mano alla bocca,i suoi occhi divennero lucidi.

"Nel frattempo che voi parlate,sto per avere una bambina qui!"-urlai irritata.

Luke avanzò verso di me sollevandomi dal letto,il mio corpo era fra le sue braccia.

"Scappa,forza! Apri l'auto."-urlò Luke a mamma,che velocemente scese le scale aprendo con uno scatto l'auto.

"Sei pronta piccola?"-sussurrai ansimando,alla piccola Eva.

17:00.

"Siamo arrivati,scendiamo."-esclamò Luke sollevandomi.

Cercavo di tranquillizzarmi con respiri profondi,strizzavo gli occhi.

Mamma era lì,piangeva.

"Presto nascerà,sta' tranquilla."-sussurrò lei allarmata.

"Sbrigatevi!"-urlai in presa al panico.

Luke aprì le porte dell'atrio ospedaliero. Un'infermiera mi permise di sedermi su di una sedia a rotelle.

Ero agitata,spaventata. Un mix di emozioni,avevo molta paura.

Luke aveva gli occhi lucidi,i suoi muscoli erano contratti,lo percepivo. Sembrava che il mondo attorno a lui si fosse fermato. Era ansioso,spaventato come me.

"C'è una ragazza qui,deve partorire! Fate largo."-urlò Luke contraendo la mascella.

Socchiusi gli occhi posando una mano sulla pancia,le labbra erano secche. Katy continuava ad accarezzarmi i capelli,un gesto che mi tranquillizzava.

"Venite con me!"-esclamò un'ostetrica guidandoci verso la sala parto. Quella stanza,in cui per la prima volta avrei tenuto fra le braccia la mia piccola Eva.

Luke's Point of View.

Ero da almeno un'ora seduto nella sala d'aspetto,mentre mamma picchiettava il piede sul pavimento lucido dell'ospedale. Era spaventata,tutti lo erano.

Una lacrima scese dai miei occhi,le farfalle nello stomaco si manifestarono velocemente.

"Andrà tutto bene."-sussurrò mamma sfiorandomi il viso.

Annuii serrando le labbra,mentre le urla di Maddie rendevano tutto più angosciante.

Niente di personale,tutti hanno paura quando,a diciannove anni,si diventa padre.

E di certo io ero uno di quelli.

Avevo paura che stesse soffrendo,che tutto andasse storto.

Un'infermiera uscì dalla stanza,aveva fra le mani una divisa,una di quelle cose verdi che si indossano per l'operazione.

"Puoi entrare,sei il padre giusto?"-sorrise lei indicando la stanza.

Annuii nervosamente seguendola,mentre velocemente indossai l'indumento verdognolo.

La scena di forte a me fece uscire qualche lacrima sul mio viso. Maddie lottava,goccioline di sudore cadevano sulla sua fronte. Aveva i muscoli del viso contratti,i capelli le ricadevano sulla fronte. Voleva farla uscire al più presto,una delle tante lotte che ha dovuto affrontare nella vita. Era una guerriera,la mia guerriera.

Le strinsi la mano accarezzandole i capelli.

"Resta con me,non te ne andare!"-esclamò.

"Signorina,non si agiti,o il parto andrà male."-disse l'ostetrica.

Maddie continuò a spingere,delle urla strozzate fuoriuscivano dalle sue labbra,ed alcune lacrime si mischiavano alle goccioline di sudore.

"È nata."-sorrise l'ostetrica.

Maddie spalancò gli occhi socchiudendo le labbra.

Per la prima volta,Eva era lì,coperta da un telo verde,il suo tenero pianto echeggiava nella stanza.

Maddie la teneva stretta fra le sue braccia,singhiozzava sorridendo.

Anche io scoppiai in un pianto isterico,di fronte alle donne più belle che avessi mai visto.

"Benvenuta al mondo,piccola."-sussurrai ad Eva lasciandole un bacio sulla fronte,mentre una mia lacrima cadde su di essa.

Forbidden Love||Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora