Capitolo 7

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CAPITOLO 7

Mia madre stava guardando mentre ridacchiava,mentre Harry mi teneva ferma e mio padre teneva un coltello fra le mani,ridevano,tutti ridevano mentre io ero lì a terra sanguinante. Ti prego non farlo,ripetevo a mio padre ma lo fece. Con forza passò la lama di quel coltello sul mio polso,chiusi gli occhi.

Il suono della sveglia delle 7 mi trascinò via dall'oscurità di quel sogno. Stavo piangendo ed ero in un bagno di sudore. Portai la mano alla testa,ero completamente sudata e il mio petto si alzava e abbassava in preda al panico che si era impossessato di me per colpa di quello stupido ma terribilmente realistico sogno.

Oggi è il 9 Maggio. Sarei stata bocciata quell'anno,di nuovo,ma tanto che differenza fa? Non ho di certo un futuro da primo ministro e qualche altro merdoso e stupido lavoro da perfettini,un lavoro perfetto per Niall invece,perfetto per come è lui. Cosa cazzo c'entra ora lui? Perchè l'ho pensato? Strizzo gli occhi e smuovo leggermente la testa.

Mi costringo al alzarmi dal letto e ad aprire le tende e la finestra dalla quale entra una fioca luce,il sole è già alto ma è coperto da nubi,come al solito. Londra ha proprio un clima di merda.

Vado davanti all'armadio per scegliere qualcosa da mettere. Prendo un jeans nero,una canotta blu scura e le converse nere. Decido prima di fare una doccia veloce e così mi spoglio ma prima di entrare nella doccia mi osservo allo specchio. Ho tolto i cerotti dai tagli che mi sono procurata da sola ieri sera e li osservo,sono rossi e si stanno lentamente cicatrizzando,il sangue ormai si è fermato ma ne è rimasto un po' sui bordi delle ferite ma è ormai secco. Alzo lo sguardo e guardo il mio viso riflesso nello specchio. Ho un aspetto orribile,profonde occhiaie cerchiano i miei occhi. La notte non dormo molte ore e se dormo,lo faccio decisamente male,faccio sogni,diciamo movimentati,proprio come quello di stanotte. Osservo meglio e noto dei graffi lievi al lati del viso,probabilmente stanotte ho avuto una colluttazione nel sogno e mi sono ferita. Osservo ancora il mio corpo e noto il segno delle unghie conficcate del palmo della mano. Il sogno mi ha fatto fare questo. Decido di smettere di guardare il mio corpo ferito ed entro nella doccia. Non bagno i capelli,insapono velocemente il corpo,lo risciacquo ed esco. Mi vesto velocemente,trucco gli occhi di nero,copro i graffi sul viso con del correttore,tipico rossetto rosso,infilo una giacca di pelle e scendo. Non voglio far notare i tagli freschi a nessuno,tanto meno ad Harry.

-”Buongiorno” mi saluta venendomi incontro

Rispondo con un semplice cenno della testa ed evito l'abbraccio che so sarebbe arrivato schivandolo e vado a prendere una tazza di caffè. Bevo il contenuto della tazza poi prendo lo zaino nero da terra ed esco di casa salutando Harry con un monotono ciao.

Non ho nemmeno avuto il tempo di cambiare i libri ma sinceramente non mi importa,non me ne è mai importato prima pensa se inizio ora che la scuola è finita. Tanto mollo. Il prossimo anno mollo,chi cazzo se li incula quelli della mia scuola. Io mollo.

Fumo due o tre sigarette prima di arrivare a scuola e varco il cancello rubando una merendina ad un ragazzino di prima,vado verso Zayn,Brithney,Brad e Josh che stanno fumando seduti all'angolo delle scale. Sono pure in anticipo oggi,si fa per dire visto che la campanella è appena suonata. Io di solito arrivo più di dieci minuti in ritardo.

-”Hei che ti è successo?” Zayn sembra preoccupato,deve aver notato il mio viso mal ridotto

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