Capitolo 13

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CAPITOLO 13

Ho passato la notte a piangere seduta sul letto cercando,in quei pochi momenti in cui mi riprendevo,di spiegare cosa era successo a Niall e ho tirato fuori tutto. Gli ho parlato di me,di mia madre e di tutto quello che ci ha fatto,di Zayn e di come è andata la nostra relazione,gli ho spiegato che la fiamma si era spenta e così ci eravamo lasciati ma non riusciva a capire perchè ci comportassimo ancora come due fidanzati o quasi e perchè mi lasciavo trattare così,perchè mi facevo usare da lui,alla fine solo per il sesso. Niall mi ha anche detto che gli dà fastidio questa cosa tra me e Zayn perchè non vuole che mi tratti così e non vorrebbe davvero che abbia questi amici e che io sia così,avrebbe preferito che fossi una ragazza tranquilla,come le altre e lì gli ho tirato uno schiaffo,gli ho detto di non azzardarsi più a dire cose sul mio conto perchè decido io chi sono e questa sono io e da lì si è reso conto di aver sbagliato e si è scusato milioni di volte,ha persino tentato di abbracciarmi ma l'ho respinto come sempre. Non voglio affetto da parte sua ma so che questo è inevitabile ma se lo abbracciassi io so che non riuscirei a fermarmi,so che probabilmente ci cascherei di nuovo,cadrei di nuovo nella trappola dell'amore e di certo non posso innamorarmi di uno come lui,è troppo diverso,lo farei solo soffrire. Io devo stare sola. Devo dire però che mi ha fatto bene parlare con lui,stranamente non mi ha giudicata,non credevo che l'avesse fatto ma vedere che veramente mi ha saputa ascoltare e devo dire,confortare,è stato bello. Abbiamo parlato davvero tanto,io di me e lui di se stesso,più di come non avesse già fatto in questi giorni. Mi ha fatto anche sorridere una volta raccontandomi di quando si ruppe la testa sul gradino del caminetto perchè stava correndo per il salotto con una benda sugli occhi urlando “Superman ho bisogno di te”,disse che in quel periodo era abbastanza stupido. Risi davvero a quel racconto e mi dimenticai per un attimo dei miei problemi e di tutto quello che mi era successo ascoltando la sua semplice risata,quella risata che mette in dubbio tutto quello a cui mi sforzo di non cadere,tutti i muri che mi costruisco per rimanere almeno un po' distaccata da lui cedono quando ride.

**

Niall non c'è,è andato non so dove con suo padre e mi ha lasciata qua. Sospiro e decido di vestirmi,devo avere il coraggio di uscire,devo andare a vedere Harry come sta,non mi farò fermare da quello che è successo ieri sera. Sono forte,lo sono sempre stata e devo farcela,devo superare questa cosa e giuro che ce la farò.

Scendo dal letto con le tempie che mi battono,prendo delle pillole per il mal di testa che Niall mi ha acquistato e prendo dei vestiti. L'ho mandato a prendere i miei a casa mia perchè non volevo indossare più quelli della sorella,gliela ricordavano e non volevo,così ora sto indossando dei pantaloni della tuta grigi,le converse nere e una t-shirt nera,sopra il giacchetto della tuta per nascondere i tagli. Fa terribilmente caldo essendo giugno ma non importa,ora il caldo è la sofferenza minima e poi in ospedale c'è l'aria condizionata.

Mi avvio verso l'ospedale che si trova proprio dall'altra parte del marciapiede ed entro nella sala d'aspetto,poi nel corridoio e poi nella stanza 56,la stanza di Harry. So di essere ridicola ma busso e poi entro. E' lì steso come sempre su quel letto,immobile,con gli occhi chiusi ed ha sempre quella merda di tubi e aghi ficcati ovunque. Le lacrime riaffiorano e prima che le mie gambe cedano mi siedo sulla sedia vicino a lui. Gli prendo la mano e mi sfogo,lascio che tutte le lacrime possibili escano dal mio corpo.

-”Hei...sono qui Harry,sono qui con te,ci sono” attendo qualche istante tirando su col naso poi continuo “so che non puoi sentirmi ma voglio parlarti di alcune cose,parto dal fatto che mi manchi,mi manchi terribilmente,ogni secondo di più. Sono giorni ormai che sei qui e non dai segni di miglioramento ma vorrei davvero che tu ti svegliassi e che tornassi da me,non ce la faccio più,non sono mai arrivata al punto di dirlo ma è giunto il momento. I tagli sulle mie braccia e sulle mie gambe aumentano ogni giorno,il sonno non arriva quasi mai,la fame è sempre più presente ma non riesco a mandarla via perchè il mio orrendo corpo lo rifiuta,mi sto odiando,mi odio Harry,odio il mio corpo,odio il mio carattere,odio tutto di me. Sto entrando in anoressia,sono già in uno stato avanzato di quello che credo sia depressione e tutto questo è solo causa mia,è colpa mia di tutto questo,è colpa mia se tu sei qui sdraiato su questo cazzo di letto. Non finirò mai di dirlo,la colpa è solo mia” le lacrime che si erano per un momento arrestate cadono copiose sulla mia mano che stringe quella di Harry,la bacio e poi continuo “sai,sto cercando di andare avanti comunque,anche se l'oscurità si sta prendendo gioco di me e mi sta risucchiando piano piano,io sto cercando di resistere ed essere forte,lo faccio per te perchè so che un giorno quando ti sveglierai vorrai vedermi e io sarò qui,sempre. Probabilmente,se in qualche modo mi stai ascoltando,questa cosa che sto per dirti ti farà piacere credo. Gloria,la tua amica,è qui quasi ogni giorno,ti viene a trovare molto spesso,abbiamo parlato qualche volta e devo dire che mi piace,sono terribilmente infastidita ma devo dire che se un giorno deciderai di provarci seriamente sarò contenta se sarà con lei” dico. Mi fermo per un istante e realizzo. Sto parlando con un ragazzo in coma,che non mi ascolta,non mi sta ascoltando. -”Harry...devi svegliarti,ti prego,devi aprire gli occhi,combatti,combatti contro questo sonno e torna da me,per favore” piango mentre gli accarezzo la guancia e poi i riccioli “hei,lo sai che sto diventando quasi umana?” ridacchio “Niall mi sta vicino in questo periodo,è l'unica persona che mi sta accanto ora e l'ha fatto tutto il tempo nonostante lo rifiuto continuamente ma sto diventando quasi umana con lui,la stronza che c'è in me a volte non esce perchè è come se la sua dolcezza la bloccasse. Abbiamo parlato in questi giorni ed ho parlato di me a Niall,ti rendi conto? Mi sto aprendo piano piano,come un bruco che piano piano si fa largo nel suo rifugio ma prima o poi esce fuori,lentamente ma ne esce e la natura lo aiuta e io mi sento come se fossi il bruco e Niall la natura. E' davvero un bravo ragazzo,proprio il genere di ragazzo che non frequenterei mai e che invece adesso sto frequentando per forza ma alla fine questo non mi pesa. Ci siamo anche abbracciati una volta ma non credo che succederà più...cerco sempre di evitare e lo rifiuto in continuazione ma lui è sempre lì ad accettarlo e a ricominciare. So che è solo un abbraccio e se ora mi stai ascoltando probabilmente mi stai prendendo per il culo ma io ho paura che se lo faccio il mio cuore si inondi di emozioni di cui ne è all'oscuro e non voglio che le conosca perchè so che soffrirei e basta. Non voglio più soffrire Harry...” sospiro e poi chiudo gli occhi “Io ho bisogno di te...”

Sussurro un leggerlo “non è possibile” quando sento un quasi impercettibile tocco stringere la mia mano. Ho paura di guardare,aprire gli occhi ma lo faccio e vedo Harry ancora con gli occhi chiusi ma che muove molto lentamente la sua mano nella mia ma so che è reale,si sta svegliando,tutto questo è reale.

-”Ti piace?” sussurra quasi sarcasticamente

-”Harry oddio,oddio Harry” riesco a dire soltanto e scoppio a piangere alzandomi dalla sedia e toccandogli i ricci -”Harry apri gli occhi,guardami” gli parlo dolcemente

Harry lentamente apre gli occhi e provo un sollievo e una gioia immensa nel rivedere quelle iridi verdi bellissime che sembra non abbia visto da anni

-”Dimmi ti piace?” sussurra di nuovo

-”Harry shh,non parlare,guardami,ora chiamo l'infermiera” dico staccandomi leggermente ma la sua fragile mano mi aggancia il polso così mi volto di nuovo

-”Ti prego..è...importante” dice.

So che vuole una risposta,ma la risposta qual'è? E poi si è appena svegliato da un coma,dimmi te se questo è un argomento da affrontare adesso.

-”Non lo so,forse...” dico incerta

Harry mi sorride leggermente socchiudendo un po' gli occhi

-”Ashley,ti vorrò bene per sempre,ricordati questo” dice con tono stanco prima di richiudere gli occhi

“Harry no,Harry! Ti prego apri gli occhi!” urlo fra le lacrime scrollandogli la spalla -”Harry svegliati! Apri quei fottuti occhi!” urlo ancora prima di far cadere la testa sulla mia mano intrecciata alla sua -”Ti prego” sussurro

-”Signorina!” il tono duro dell'infermiera mi scuote

-”Si..si è svegliato” dico allontanandomi per farle svolgere il suo lavoro,vicino a lui c'è un dottore

-”Signorina,si calmi,è svenuto. Succede spesso quando si è stati per un po' in coma,per favore esca di qui,dobbiamo visitarlo” dice prontamente il dottore mettendo il misuratore della pressione sul braccio di Harry mentre l'infermiera mi trascina alla porta per chiudermela poi in faccia. Mi accascio sulla porta cadendo lentamente a terra piangendo ancora e ancora.

-”Ashley!” urla Niall. Subito dopo le sue mani sono sulle mie spalle,alzo lo sguardo

I suoi bellissimi occhi azzurri mi guardano e così mi avvicino pericolosamente a lui,alle sue labbra.

-”Harry si è svegliato” sussurro ad un centimetro da lui,poi poggio la fronte sulla sua,dopo che il mio respiro si fa affannoso per le troppe lacrime,lo abbraccio e lo tengo stretto a me più di quanto lui tenga stretta me. L'abbraccio inizialmente è stentato,l'ho colto di sorpresa ma poi lo ricambia strofinando la sua mano sulla mia schiena

-”Oh Ash..” dice al mio orecchio “Andrà tutto bene”

Si andrà tutto bene. Lo credo davvero. Harry è tornato.

**

Continua

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