CAPITOLO 15
E' notte fonda,sono più o meno le quattro ed io sono qui da sola in questo letto di ospedale deserto,silenzioso e terrorizzante. Ho paura,decisamente tanta paura,il panico è nel mio corpo e non riesco a cacciarlo da quando le luci si sono spente e il silenzio si è impossessato di questo posto. Non ci riesco perchè stare qui mi fa paura,mi terrorizza e porta in superficie tutte le mie paure,forse quelle che in questi giorni ho scansato in un angolo remoto della mia mente. Come chiudo gli occhi mi appare mio padre davanti con uno sguardo schifosamente malizioso,sento le sue mani viscide sul mio corpo,lo sento dentro di me,contro la mia pelle,così apro gli occhi e piango,piango finchè non ho più lacrime o aria nei polmoni. Se chiudo gli occhi i ricordi mi assalgono,i ricordi di una vita malsana,tutto quello che ho passato. Inizia tutto dai miei pochi ricordi di una brutta infanzia,dove giocavo con l'unica bambola che avevo perchè non c'erano soldi,quando chiedevo a mio fratello perchè la mamma stesse sempre fuori e non mi faceva mai una carezza,quando gli chiedevo dove fosse il mio papà. Quando crebbi un po' e cominciai a capire,vedere tutte le mie coetanee che ridevano con i loro padri che le venivano a prendere a scuola,quando vedevo che i papà le spingevano sull'altalena o le compravano un gelato mentre io ero da sola,in disparte,mi fece iniziare a cambiare,a distaccarmi,nessuna voleva giocare con me perchè io non volevo giocare con loro,poi arrivarono a chiamarmi quella strana,quella che parla poco,quella antipatica e così cambiai. Avevo undici anni quando cambiai drasticamente,mio fratello aveva quattordici anni e usciva sempre con gli amici e quando tornava a casa puzzava di fumo e alcool,io non volevo che stesse via perchè non mi piaceva quello che faceva ma lui mi spiegò che doveva farlo per avere da mangiare,per guadagnare quei soldi che servivano a me e a lui per mangiare e quel poco superfluo che ci rimaneva lo prendeva nostra madre quando tornava a casa dopo essersi assentata per uno o due mesi,più crescevamo più stava via a lungo e così cambiai,diventai l'Ashley che faceva la bulla con tutti,quella che fregava la merenda a tutti e spintonava le ragazza nei bagni,quella che finiva sempre in presidenza e questo era solo alle medie. In primo liceo mi immettevo nelle risse,cominciai a fumare,a bere e ad andare alle feste,avevo solo quattordici anni. Poi un giorno mi immischiai in una grossa rissa dove chi vinceva era Zayn e il suo gruppo,fu proprio così che lo conobbi. Immischiandomi mi beccai un bel pugno che mi spaccò il labbro e così con la scusa di curarmi Zayn mi portò a casa sua e mi tolse la verginità,a quattordici anni. Così cominciai ad uscire con lui e la sua gente,lui era più grande di due anni,ne aveva sedici ma le cose che faceva non le avrebbe dovute fare nemmeno un uomo adulto. Uscendo con lui divenni la sua puttana,facevamo sesso quasi ogni giorno,tutte le volte che voleva lui finchè non mi innamorai,non credo che ricambiasse ma non l'ho mai capito,così ci fidanzammo e continuavamo a scopare,solo sesso,non c'era amore nei miei confronti ma io non me ne accorsi mai,lo capisco solo ora. Cominciai a drogarmi insieme ai suoi amici,ad andare in discoteca ogni notte,ad andare alle corse clandestine,a non tornare a casa per due o tre giorni di fila,tutto questo nel giro di un anno. A quindici anni andavo una merda a scuola,mi facevo prima di entrare in classe ma per mia fortuna nessuno ha mai preso provvedimenti come chiamare mia madre,ero sempre lucida,mi facevo poco prima della scuola,ormai ci avevo fatto l'abitudine a restare sobria. Quell'anno cominciai a tatuarmi,feci fare un teschio sul braccio sinistro e dopo un po' di tempo il mio anno di nascita sulla clavicola sinistra,feci anche tre buchi per orecchio e il septum che però tolsi subito dopo,non mi piaceva. L'anno successivo,non ero praticamente mai a casa ed Harry mi veniva a trovare a casa di Zayn,bevevamo,fumavamo e ci facevamo,era quella la nostra routine. Un giorno ero talmente fatta che Zayn portò me ed un'altra ragazza a casa sua e ci fu un incontro a tre ma non mi ricordo praticamente nulla di quella sera,mi ha raccontato qualcosa Zayn,per quel poco che si ricordava. Avevo sedici anni. Quell'anno feci un altro tatuaggio,una rosa dietro la spalla destra e mi tinsi i capelli di biondo con le punte,abbastanza evidenti,verdi poi un giorno le feci blu. Quell'anno mi bocciarono per le troppe note sul registro,per le numerose spedizioni in presidenza e per il merdoso andamento a scuola,insomma fui steccata. Ed ecco quest'anno,questo meraviglioso anno,pieno di felicità. Ho diciassette anni,sto ripetendo per la seconda volta il terzo anno ma il prossimo mollo perchè so già che verrò rimandata. I capelli sono biondi con le punte rosa,li avevo fatti prima dll'inizio della scuola,il trucco è rimasto forte ed ho fatto il tatuaggio stay strong. Quest'anno è stato il peggiore,mio padre che si ripresenta,mio padre che mi violenta,i continui incubi,Harry che va in coma,io che entro in depressione,io che entro nell'anoressia,io che entro nel ciclo dell'autolesionismo,io che faccio abuso di psicofarmaci ed ora,l'ultima grande notizia,non posso avere figli per un malattia trasmessa sessualmente da uno stupro causato per giunta da mio padre. Il top,il meglio del meglio,devo dire che la mia vita va gonfie vele. Sorrido un po' pensando a tutto questo e poi scoppio,scoppio in un pianto irrefrenabile,uno di quei pianti che quando li fai pensi “ora sverrò,ora mi sentirò male,sto piangendo troppo” bhe,non importa se succede,tanto mi riprenderò comunque perchè qualcuno lassù mi odia e vuole che io resti viva per combattere una guerra di cui si sa già il nome del vincitore e quel nome non è Ashley. Vuole che continui a vivere per farmi passare le pene dell'inferno,dare tutto il male a me. Devo aver fatto veramente delle cose brutte nella mia altra vita per meritarmi questo.
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Sono ormai le cinque del mattino,tra un'ora cominceranno a circolare gli infermieri per i corridoi perciò non provo neanche a dormire ma tanto anche se provassi non ci riuscirei.
Vorrei chiamare Niall perchè in tutto questo è l'unica cosa decente che mi è capitata,l'unica cosa passabile. So che dovrei telefonargli perchè ha detto che per qualsiasi cosa devo farlo ma non ho voglia di cadere ancora di più in basso,di dire “oh Niall ho bisogno di te” perchè per quanto è difficile ammetterlo è così,ho bisogno di lui ma non ce la faccio,non posso farlo,va contro tutto ciò che credo ma in cosa credo io? Ormai la mia vita è andata a puttane,tutti i miei ideali,per quanto schifosi siano,tutte le barriere che mi ero costruita sono andate distrutte insieme alla mia vita.
Smetto di pensare e stranamente cado in un sonno profondo,un sonno stanco e nuovamente irrequieto.
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Sento un tocco leggero sulla mia testa,una mano,qualcuno mi sta sfiorando,sto per aprire gli occhi e scansarmi ma poi rimango immobile senza muovere un muscolo perchè lo sento,sta parlando,sta sussurrando qualcosa e sento il suo dolce profumo entrare nelle mie narici e mi beo di tutto questo,resto con gli occhi chiusi sapendo che questo finirà e i miei mostri mi ricattureranno appena li riaprirò,la triste realtà è vicina ma per il momento può aspettare.
-“Quanto vorrei che tutto questo non ti fosse successo,come vorrei che quel giorno,la prima volta che ho potuto averti fra le mie braccia almeno per quei pochi secondi,fossi venuta con me lasciando lì i tuoi amici,facendo evitare che io soffrissi ancora vedendoti fra le braccia di uno come Zayn,di un ragazzo che non ti ha mai amato,un ragazzo che ti sfrutta. Oh Ashley come vorrei che lo capissi. Se fossi venuta con me ti avrei parlato,ti avrei aiutato e sono sicuro che tutto questo non sarebbe successo,magari non avremmo potuto evitare l'incidente di Harry ma avrei sicuramente fatto si che non ti succedesse nulla di tutto quello che ti è successo,ti sarei stato accanto giorno e notte e non saresti entrata quasi nell'anoressia,nella depressione,non saresti stata...violentata” si ferma per un attimo e tira su col naso accarezzandomi una guancia “Come vorrei che tutto questo non ti fosse successo. Se così dannatamente forte,stai tenendo duro nonostante tutto quello che ti è successo,sei così testarda e ringrazio il Signore di questo perchè se così non fosse ti avrei già persa ma rimprovero anche il Signore per averti dato tutta questa sofferenza che non meriti,tu sembri cattiva ma in realtà sei buona,un angelo dalle ali nere,una ragazza che si trova all'inferno ma che vuole salire in superficie per andare dove ci sono tutti gli angeli,una ragazza forte,bellissima,dal cuore d'oro,una ragazza che darebbe la vita per suo fratello,una ragazza che pochi sanno capire e apprezzare ma io ti apprezzo Ashley,ti apprezzo,ti desidero e ti voglio” apro gli occhi
Mi metto a sedere e mi avvicino a Niall,sempre di più,poi gli accarezzo una guancia con il dorso della mano,poggio la fronte sulla sua e sospiro,la mia mente elabora tutto quello che ha appena detto,lui mi apprezza,lui mi desidera,lui mi vuole. Tocco le sue labbra con il pollice poi chiudo gli occhi e lo bacio,un bacio morbido,casto sulla sua guancia calda e sussurro un flebile “grazie” al suo orecchio. Solo questo,non può avere nient'altro che un semplice bacio casto sulla guancia ed un “grazie”,è già molto per me.
Mi allontano da lui sfregando le mani mentre mi sorride un po',è raggiante come al solito il suo sorriso ma nei suoi occhi c'è un barlume di tristezza che fa appesantire l'aria nella stanza.
-”Se ti senti meglio ti porto a casa,ti fanno uscire se vuoi” dice mettendo con dolcezza dietro il mio orecchio una ciocca di capelli uscita dall'incasinata coda di cavallo
-”Ed Harry?” la preoccupazione torna
-”E' già a casa con la sua nuova psicologa,sono passato di lì prima di venire da te,sta bene” mi rassicura sorridendo di nuovo
-”Allora andiamo a casa” sono abbastanza felice,non so più come ci si senta quando si è felici ma provo un sollievo nel cuore. Ora Harry è a casa,sta bene e sta con una psicologa che provvede al suo riacquisto della memoria ed è questo che conta,tutti i miei problemi passano in secondo piano
-”Andiamo a casa” ripete Niall sorridendo stavolta con uno di quei sorrisi che ti sciolgono il cuore.
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Continua
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Blood
RomanceSono Ashley Styles,ho 17 anni e vivo in un piccolo quartiere dell' East End,a Londra. Diciamo che questo non è uno dei migliori posti dove vivere,la criminalità qui è sempre in atto,ci sono stupri,risse e furti ovunque,soprattutto di notte. Questo è...