Capitolo 11

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CAPITOLO 11

Sono in questa mia nuova e momentanea “casa”. Alla fine è una stanza con un bagno ma non è affatto male,molto meglio della casa in cui vivo dove non voglio tornare,porterebbe a galla troppi ricordi,mi ricorderebbe incostantemente di Harry e non posso sopportarlo e visto che in ospedale non ci posso restare rimango qui. Niall ha ragione anche se non lo ammetterò mai ad alta voce,non sto bene,affatto,devo riposare,chiudere i miei occhi stanchi e dormire ma nonostante io sia qui poggiata a letto da quasi due ore non succede nulla,non prendo sonno. Il pensiero costate di Harry in quelle condizioni è sempre con me e se chiudo gli occhi mi passano immagini di lui che si schianta con la macchina e che si trova ora su un letto di ospedale per colpa mia e per questo sono qui immobile su questo morbido e profumato letto senza muovere un muscolo. Niall crede che io stia dormendo. Ha insistito per rimanere,non è andato a scuola questi due giorni e mi fa parecchio strano,è uno di quei tipi precisi,che non saltano le lezioni eppure le ha saltate per ben due volte,solo per starmi accanto e non ne ha mai parlato,non ha nemmeno accennato questo argomento. Tra una settimana dovremo portare il lavoro di scienze che non abbiamo nemmeno iniziato e sinceramente a me non frega nulla ma mi dispiace se Niall dovrà prendere un brutto voto per colpa mia,alla fine ha fatto molto per me e io nulla per lui. Sto cambiando idea su di lui,alla fine è simpatico ma non sono pronta per ammetterlo veramente.

Sto con il viso rivolto verso il muro e così mi volto per vedere Niall seduto su una poltrona bianca con il computer portatile sulle gambe.

-”Hei,hai dormito un po'?” mi guarda dolcemente rivolgendomi un piccolo,quasi impercettibile sorriso

Faccio segno di no con la testa e vedo negli occhi di Niall un velo di tristezza però poi mi sorridere e fa un cenno verso il computer.

-”Ho finito la ricerca che dobbiamo portare la prossima settimana al professore Benter e gli dirò che non sei venuta a scuola per problemi di salute,so che non ti fa piacere che gli altri sappiano i fatti tuoi e gli dirò che hai fatto un buon lavoro per la ricerca,gli dirò che è strano ma mi hai aiutato” ridacchia

-”Mi salvi il culo insomma” dico con un pizzico di ironia

-”Esatto!” scoppia a ridere

Amo la sua risata. La risata e il sorriso è cio' che amo di più delle persone. Per una come me,triste e apatica non si direbbe ma veramente mi piace da morire e Niall ha una risata contagiosa e stupenda che ti fa aprire e sorridere il cuore ma nonostante mi abbia rallegrato di un minimo l'umore e l'anima non riesco a sorridere,vorrei solo piangere e stare male,provare un dolore più forte di quello che ho causato a mio fratello.

-”Hei...” Niall mi guarda,ha capito che sono sovrappensiero -”Comunque ho anche quasi finito la tesina per gli esami” sorride notando che lo sto ascoltando e non succede spesso

Di che esami sta parlando? -”Esami?”

-”Ti ricordo che siamo quasi agli inizi di Giugno,ho diciannove anni e sono al quinto anno,sono più grande di te e anche se frequentiamo delle materie che sono uguali per tutti quelli del triennio io quest'anno ho la maturità” parla come se fosse un cosa ovvia. In realtà lo è ma non ho mai pensato a questo o alla maturità,io non ci arriverò

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