CAPITOLO 20
Le sue sudice mani mi toccano,continuano a toccarmi insistenti ma è come se il mio corpo avesse costruito una barriera che gli impedisce di toccarmi affondo,ma nel profondo del cuore so che succederà prima o poi e questa agonia mi sta uccidendo. Vedo solo le sue mani e il suo corpo che incombe su di me,il suo viso è scuro,nero,mi incute timore,vorrei urlare ma non ce la faccio. Mi arriva uno schiaffo in pieno viso,”zoccola” urla l'uomo davanti a me, “zoccola mi hai spezzato il cuore” continua ad urlare e mi prende a schiaffi,sempre più forte e alla fine apro la bocca per implorarlo di smettere ma ne esce solo un grido e mi sveglio sobbalzando sul letto. Sono completamente sudata,sono completamente nuda e nemmeno il lenzuolo mi copre. Ancora in preda all'ansia provocata dal sogno giro lo sguardo e lo vedo. Zayn,cazzo,non può essere vero. Porto una mano sulla fronte,mi fa un male cane,i postumi della sbronza iniziato a farsi sentire e so già cosa cazzo ho combinato ieri notte,sono una fottuta cretina. Sono nuda su un letto condiviso con Zayn,nudo a sua volta,che dorme abbracciando il cuscino,sappiamo tutti cosa ho fatto ma non me lo ricordo,l'ultima cosa che ricordo è una vaga conversazione sul divanetto con Zayn prima di bere per dimenticare. Ah si,Niall,dovevo dimenticarlo o forse,per meglio dire,volevo sballarmi così da dimenticare il suo sguardo eccitato mentre quelle due spogliarelliste gli si strusciavano addosso,che grande sbaglio che ho fatto chiamandole.
Mi alzo dal letto e mi rimetto i vestiti,il costume in realtà e senza fiatare vado nel bagno che si trova nella camera. Entro e chiudo la porta e mi siedo a bordo vasca,mi gira tremendamente la testa e sento che da un momento all'altro sverrò. Apro tutti i cassetti alla ricerca di quell'oggetto,quell'oggetto ormai tanto familiare,so che è lì. Eccolo. Prendo due pastiglie di tranquillanti dalla scatola e li ingurgito prendendo l'acqua dal lavandino,questo mi aiuterà a placare l'ansia e più tardi prenderò una pastiglia per farmi passare la sbronza. Un pizzicore al naso mi fa starnutire e lo starnuto provoca il tutto,il mio corpo esplode in conati,conati di vomito,mi accascio a terra e mi metto di fronte alla tazza cercando di vomitare ma niente,due,tre conati e alla fine mi libero. Tiro lo sciacquone e mi tiro su ma ecco di nuovo i giramenti di testa e la voglia di tirar fuori tutte le schifezze che ho bevuto ieri. Mi accascio goffamente sul pavimento e vomito di nuovo. Qualcuno da dietro mi afferra i capelli per evitare che si sporchino,Niall,oddio è lui. Oh Niall,mi dispiace così tanto. Spero veramente che ieri non mi abbia visto mentre salivo in camera con Zayn,so che prova qualcosa per me ma non so bene cosa,probabilmente amicizia ma non voglio ferirlo,so che non lo ammetterò mai ad alta voce ma ci tengo un po' a lui,alla fine mi hai aiutato tanto. Tiro di nuovo lo sciacquone e mi preparo a vedere gli occhi pieni di delusione nei miei confronti perchè è questo che sono,sono una grandissima delusione. Prendo un gran respiro e mi volto,quasi mi strozzo con la mia stessa aria. Non è Niall,non è lui,nessun biondino che mi sorregge i capelli ma solo Zayn. Gli occhi mi si incupiscono,voglio piangere,non so nemmeno perchè,sono così fottutamente fragile e idiota. Torno impassibile e mi alzo guardando Zayn con uno sguardo neutrale.
-”Prego comunque piccola” odio quando mi chiama piccola e mi sfotte
-”Ieri è stata la prima e ultima volta,non voglio più essere la tua scopa-amica Zayn,cercatene un'altra” ecco l'ho detto. Voglio mettere le cose in chiaro oggi una volta per tutte
Zayn scoppia a ridere e lo guardo confusa,lui torna serio e mi guarda altrettanto confuso -”Ashley,tu davvero,oh non ti ricordi niente” ride di nuovo
-”Cosa cazzo ridi coglione” mi sta irritando e non sono dell'umore giusto
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Blood
RomanceSono Ashley Styles,ho 17 anni e vivo in un piccolo quartiere dell' East End,a Londra. Diciamo che questo non è uno dei migliori posti dove vivere,la criminalità qui è sempre in atto,ci sono stupri,risse e furti ovunque,soprattutto di notte. Questo è...