Under Pressure

Capitolo 9

Buon pomeriggio!

Per alcuni di voi questo è l'ultimo capitolo prima del ritorno a scuola, quindi ho pensato che più di 8000 parole potessero essere un buon modo per augurarvi un buon anno scolastico! Per quelli che invece sono in piena sessione d'esami o che hanno ripreso a/non hanno mai smesso di lavorare... vi sono vicina ahahah

Come ormai sapete non ho più capitoli pronti per i futuri aggiornamenti, ma ho già cominciato a scrivere il prossimo e dovrei riuscire a pubblicare venerdì prossimo. Se per un motivo o per un altro non dovessi riuscire a completarlo rimanderò l'aggiornamento di 1-2 giorni, credo e spero non di più!

Allegato a questo capitolo, invece, troverete un trailer di Undercover creato pazientemente e gentilmente da @SpeechlessAM che io ho adorato e che spero piaccia anche a voi! Se così fosse fatele i complimenti perché se li merita e perché sono certa che le farà solo piacere riceverli ;)

Per quelli di voi che ancora non lo sanno, poi, Under Pressure ha superato la prima selezione ed è ora nella longlist dei Wattys! Quando ho letto il messaggio di Wattpad sono stata felicissima perché è probabilmente la storia (insieme ad Undercover) in cui ho messo più impegno e che richiede più tempo sia per quanto riguarda i personaggi che lo sviluppo della trama e delle diverse vicende. Spero ovviamente che passi anche le selezioni successive, ma già solo il fatto che sia rientrata tra le prime 600 è per me una soddisfazione infinita e mi sento di ringraziare tutti voi che la seguite con entusiasmo e che mi spronate a migliorarmi sempre di più capitolo dopo capitolo!

Ora vi lascio andare, mi sono dilungata fin troppo ahahah un bacio e buona lettura! :) x

***

Il temporale attese giusto il tempo che fossimo al riparo all'interno del pick-up prima di scatenarsi in tutta forza, con l'acqua che cominciò a venire giù con così tanta violenza contro il parabrezza da rendere difficile avere una buona visuale della strada. Nonostante fossimo quindi costretti a procedere praticamente a passo d'uomo, l'arrivo dell'anziano signore sembrò comunque essere la prima cosa a nostro favore della giornata.

«Allora, dov'è che dovete andare?» ci aveva chiesto appena eravamo entrati in auto, ma nessuno dei due aveva risposto subito: Harry era infatti stato troppo impegnato a tenere la mandibola serrata talmente duramente che ebbi paura potesse rompersi da un momento all'altro, mentre io, dal mio canto, semplicemente non avevo idea di come si chiamasse la cittadina in cui eravamo diretti. Erano particolari che solitamente si preoccupava di tenere a mente Harry, non io.

«È una cittadina... non ricordo il nome, ma dovrebbe essere a circa dieci minuti da qui» spiegai poi, dando un'impercettibile gomitata al ragazzo al mio fianco solo per ricevere, in risposta, un'occhiata omicida.

«Laramie, allora! Io abito appena fuori la città, ma non è un problema accompagnarvi,» si offrì l'uomo, io lo guardai quasi con commozione.

«La ringrazio, è davvero gentile da parte sua» dissi invece, concedendomi solo allora di prendere un respiro di sollievo.

«Nessun problema,» aggiunse, facendomi venir voglia di gettargli le braccia al collo per abbracciarlo, «come siete finiti a camminare nel bosco?»

«Oh, ehm... un cervo è saltato fuori dal nulla e per scansarlo siamo finiti contro un albero. La macchina è ridotta abbastanza male.»

Le rughe sul viso dell'uomo, il quale doveva avere non meno di settant'anni e le cui mani erano callose come quelle di qualcuno che lavorava la terra da anni ed anni, sembrarono quasi aumentare mentre aggrottava le sopracciglia con aria preoccupata.

«Avete bisogno che vi accompagni all'ospedale?»

«No, non ce n'è bisogno. Stiamo entrambi bene.»