Capitolo 12

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FILIPPO'S POV
Appena Einar esce dalla mia stanza, indosso un pantalone della tuta e una canottiera e vado a prendere le chiavi per la porta di Mia.
La apro e la trovo stesa sul letto che piange e lancia le cose.
Sento che dice delle cose.
"Perché mio padre doveva voler sposare proprio tua madre? Cosa è? Una maledizione?"
Chiudo la porta e si gira subito verso di me.
Noto che ha delle occhiaie molto profonde e gli occhi rossi.
《Filippo》dice e si blocca.
《Mia, perché stai così?》le chiedo sedendomi sul letto accanto a lei, ma lei si alza subito.
《Non è una cosa che ti riguarda》dice e guarda il pavimento.
《Dimmela. Dobbiamo dirci tutto, ricordi?》le dico.
《Infatti, ricordo ma se i miei ricordi non mi ingannano, dicono che quando ti ho detto così mi hai urlato contro e sei uscito dalla mia stanza sbattendo la porta con forza quindi ora ti invito ad andartene》dice alterata.
Cazzo, è proprio furiosa.
《Basta cazzate! Perché stai così?》le dico prendo le mani e a quel contatto ha un brivido e fissa i suoi occhi nei miei.
《Vai a scoparti la tua ragazza》dice acida.
《Mi dispiace se stanotte hai sentito tutto》le dico.
A quella frase, una lacrima le solca il viso e quando sto per asciugargliela con il mio dito, va verso la finestra e vedo dal riflesso che si asciuga gli occhi.
《Mia, ascoltami ti prego》le dico.
《Non sono nessuno per avere spiegazioni. La vita è tua. Fai quello che vuoi come io faccio quello che voglio. Ognuno per la propria strada》chiarisce.
《Mia, ascolta. Non volevo illuderti per i baci. Ci tengo a precisare che avevo solo voglia di baciarti, basta》e annuisce.
《Ora esci, chiudimi a chiave e non aprire più questa stanza perfavore》dice con le lacrime che non riesce a trattenere.
《Come vuoi, ti voglio bene piccola》le dico è vedo che è ancora più triste di prima.
Esco dalla sua stanza.

Entro nella mia.
Per fortuna abbiamo le camere comunicanti.
Sento che sta parlando con qualcuno, penso al telefono e singhiozza.
Sento che piange e dice "Sono una cogliona!"

Forse sono io il coglione che non vuole ammettere qualcosa.
Ho bisogno di una distrazione.
Chiamerò Jade.

MIA'S POV
Dopo le parole di Filippo, decido di chiamare Simone per passare una giornata diversa.
Ha detto che mi passa a prendere tra due ore.

Vado in bagno e mi faccio una lunga doccia.
Esco dalla doccia, vado in camera mia e apro l'armadio.
Prendo uno short bianco e un top giallo.
Lego i capelli in una coda alta e poi mi trucco con un filo di mascara e eyeliner.

Esco fuori casa e vedo Simone con la moto.
《Dovrei salire lì sopra?》chiedo ridendo.
《Sì. Tanto sei con me. Non devi avere paura》mi rassicura.

Senza pensarci, salgo su e avvolgo le braccia attorno al bacino di Simone.
《Dove andiamo?》chiedo.
《Andiamo a casa mia tanto i miei sono a lavoro e Jade non dovrebbe esserci》spiega.
Sussurro un "va bene" e andiamo.

Siamo arrivati a casa di Simone ed è molto grande.
Andiamo sul divano e decidiamo di vedere il film "After" e nel mentre ordiniamo della pizza.

Siamo sul divano ed ho la testa poggiata sulla sua spalla e lui mi cinge con un braccio la vita.
Nel momento in cui i due protagonisti del film si stanno baciando, Simone si gira verso di me, si avvicina al mio orecchio e sussurra 《Vorrei farlo anche io in questo momento》

Subito penso ad oggi che sono stata male e al fatto che ho detto a Filippo, cioè che dobbiamo stare lontani.
《Fallo》gli rispondo con un sorriso sul volto.
Senza farselo ripetere una seconda volta, mi posiziono a cavalcioni su di lui e ci baciamo.
Non mi ero mai sentita così bene con lui.
Gli massaggio i capelli e gli mordo il labbro.
Non devo pensare a Filippo.

"Lo stai facendo!"

Smettila coscienza. Sh.

"Tu sei innamorata di Filippo! Staccati"

Ad un tratto la porta di casa si apre e qualcuno ci fa l'applauso.
Io e Simone ci stacchiamo e vediamo all'ingresso della porta Jade che sorride e Filippo che mi guarda molto arrabbiato e sembra deluso (?).
Non dovrebbe.
Io non ho scopato con nessuno.
《Ragazzi, non sapevo dovevate venire anche voi. Mia, se vuoi ce ne andiamo》dice Simone guardandomi dispiaciuto.

《Simo, sto benissimo qui》rispondo guardando dritto negli occhi Filippo.
《Ragazzi, mi è dispiaciuto interrompere un momento intimo però volevo chiedervi se stasera vorreste venire con me e Fili a cena. Allora, ci state?》chiede la gallina.
Che razza di diminutivo è "Fili"?
Che ragazza squallida.
《Mia, tu vuoi andare?》mi chiede Simone.
《Sì, certo》rispondo e vedo Filippo stringere i pugni.
《Vabenissimo allora! Ah, Mia, cerca di essere femminile qualche volta!》dice la gallina.
《Tu cerca di essere meno troia!》rispondo sorridendo.

Proprio oggi che volevo stare il più lontano possibile da Filippo, mi tocca vederlo flirtare con la sua ragazza per ore stasera.
Ma stesse molto tranquillo, stasera so anche io come far accendere il suo punto debole.

***
Inizio col prepararmi per questa cena a quattro.
Decido di mettere una gonna a vita alta molto corta che lascia poco all'immaginazione e un top corto rosso della Calvin Klein.
Infine indosso le scarpe firmate Puma nere.
Poi passo al trucco.
Metto un rossetto rosso, un po' di mascara e un filo di eyeliner.

Sono le 21 e vedo Filippo che scende le scale e avanza verso di me.
Cioè verso la porta.
Mi squadra dalla testa ai piedi.
Si avvicina al mio orecchio e sussurra 《Così sfidi il mio autocontrollo》
《Ma vattene pervertito》

Bene, che il gioco abbia inizio.
Ho intenzione di flirtare davanti ai suoi occhi con Simone.

Nel tragitto in macchina, spiego a Simone la situazione di stasera, cioè che dovrà aiutarmi a far ingelosire Filippo.
《Perché vuoi farlo ingelosire?》chiede continuando a guardare dinanzi a sè.
《Perché lui lo fa sempre con me ma andando oltre questo discorso, devi flirtare spudoratamente con me》gli spiego.
《Okay, tanto lo sai che il tuo adorato fratellino non mi sta molto a genio》dice sorridendo.
《Questa poi sarà la prossima cosa che dovrai spiegarmi》lo avviso.

《Bene Simo. Che abbia inizio il piano》gli dico e senza farselo ripetere una seconda volta, mi prende già per mano ed entriamo nel ristorante.

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