Mi risveglio tutta frastornata.
Apro meglio gli occhi e mi trovo in una stanza bianca.
Cosa ci faccio qui?
Cosa è successo?
Perché non ricordo nulla?
A distogliere la mia concentrazione è la vista di un ragazzo molto carino che si trova su una poltrona accanto a me ed ha dei tatuaggi sulle mani e gli orecchini con le piume.
Mi sembra di non averlo mai visto.
Siccome voglio parlare con qualcuno, prendo il cuscino che si trova dietro la mia testa e lo lancio verso di lui.
Il ragazzo dalle piume sobbalza e apre gli occhi di scatto.
Mi vede, corre verso di me.
《Piccola, finalmente sei sveglia》dice dandomi un bacio sulla testa.
《Scusa, chi sei?》chiedo.Vedo che si gira verso di me.
《È uno scherzo vero? Non può essere vero! Hai dimenticato tutto per colpa mia!》urla.
Mi giro di scatto.
Non lo conosco ed ho paura.Ad entrare in questa stanza è un alto ragazzo con i capelli Biondi.
Ah giusto! Simone.
Scendo dal letto e corro verso di lui.
Gli salto in braccio e lo abbraccio.FILIPPO'S POV
Che significa questo? Perché si ricorda di lui e di me no?
A distogliermi da questa domanda è la porta che si apre ancora una volta e si presentano il papà e mia madre.
Sento dire "papà" dalla sua vocina flebile.Corro dal dottore.
《Salve dottore, la paziente Mia ha perso la memoria ma solo su di me. Come è potuto succedere? Ricorda tutti ma non me》dico con l' affanno.
《Signorino, scusi. Devo comunicarlo ai suoi genitori. Sa dove sono?》chiede.
《Sì, sono nella stanza di Mia》Siamo arrivati nella stanza di Mia e il dottore chiama il padre per spiegagli cosa succede.
La curiosità è troppa, così decido di andare insieme.
《La ragazza ha avuto un trauma. Ha visto qualcosa più volte e alla fine è svenuta. Non so cosa possa essere ma secondo noi è legata a lei signorino》dice il dottore indicandomi.
Il papà di Mia mi guarda stranito.
《Filippo, tu e mia figlia avete avuto dei trascorsi?》chiede suo padre mettendomi un braccio sulle spalle.
《No, cioè, solo qualche bacio》confesso.
Non sembra così scosso da questa mia rivelazione.
《Devi starle accanto. Ha bisogno di te》
《Lo farò》Un attimo.
Mentre cantavo la canzone a Jade, non l'ho vista più.
Forse si è sentita male.
Per colpa mia.
Corro verso la sua stanza ed entro.
La prendo dalla vita, e le faccio mettere i piedi a terra e la guardo.
《Non ricordi proprio nulla di me?》chiedo speranzoso.
《Mi dispiace ma》non aspetto neanche che finisca di parlare perché poggio le mie labbra sulle sue.
Mi erano mancate.
Lei mi era mancata.Ci stacchiamo.
《Ora? Non hai nessun ricordo?》chiedo.
《Ho solo il ricordo di questo bacio》dice sorridente.
Vedo Simone e Jade che ci guardano rossi in viso.
Quando Mia si riprenderà, prometto che le parlerò di me e Simone e del perché ci odiamo.MIA'S POV
Dopo due giorni sto uscendo da questo maledetto ospedale.
Non ho capito neanche come si chiama il ragazzo che mi ha baciata.
Ora sono in macchina, accanto al ragazzo e mi tiene la mano.
Sembriamo fidanzati.
《Mi dici il tuo nome?》chiedo.
《Piccola, mi chiamo Filippo》dice.
《Dimmi qualcosa. Andiamo d'accordo noi? Chi siamo?》
《A volte andiamo d'accordo, a volte ci odiamo. Noi siamo fratellastri perché tuo padre deve sposare mia madre》spiega.
《Quindi sei il fratello di Einar. Scusa ma perché di te non ricordo nulla?》chiedo.
Vedo che si rabbuia.
《Non lo so piccola, so solo che ricorderai tutto》mi confessa e mi abbraccia.***
Siamo a casa, sono nella mia stanza e ho appena finito di fare una doccia.
Sento bussare alla mia porta.
Pronuncio un 'avanti' ed entra sempre lui.
《Ciao Fil》dico e lo abbraccio.
《Ciao piccola, mi chiami sempre Fil di solito》dice dandomi un bacio all'angolo della bocca.
Mi sento strana.
Quando mi ha baciata ho sentito una scossa dentro di me che mi ha spiazzata.
Infatti mi sento strana, molto strana.
Ora sta vedendo la mia libreria e lo fisso.
È bellissimo.《Ah, mi fissavi anche molto spesso》dice sorridendo.
Ha anche un bel sorriso.
Chissà che rapporti avevamo.Si gira verso di me e mi viene incontro.
Si siede con me sul letto.
《Sdraiati》ordina.
Lo faccio.
Lui si stende accanto a me.
《Ora è il momento di dormire piccola mia》dice.
Chiudo gli occhi e sento il suo fiato nell'incavo del mio collo.
Sento che mi abbraccia la vita e mi da dei baci umidi sul collo.
Mi addormento pensando alle parole che ha detto poco fa 'piccola mia'È mattina e sono pronta per affrontare una nuova giornata.
Vado nel salotto e trovo Einar che guarda la tv.
《Ein! Buongiorno》dico raggiungendolo e gli do un bacio sulla guancia.
《Buongiorno principessa!》risponde abbracciandomi.
《Ein, devi sapere una cosa. Io...》inizio a parlare ma papà ci raggiunge in salotto e mi mette una mano intorno ai fianchi.
《Buongiorno tesoro, ricordi qualcosa su Filippo?》domanda.
《No, nulla》dico.
Mio padre torna nel suo studio.
《Ein stavo dicendo che..》Mi interrompono dinuovo ma questa volta è Filippo.
《Buongiorno Mia》dice dandomi un bacio sulla fronte.
《Ciao Fil!》rispondo.
《Stamattina esci con me. Mettiti qualcosa di comodo, andiamo a correre》annuncia.
Che? Io correre? Spero stia scherzando.
《No, io non corro》dico senza sembrare troppo agitata.
《Ci divertiremo. L'attività fisica fa bene ragazzina》ride.
Iniziano a sudare le mani.
《Piccola stai bene? Sei molto pallida. Che succede?》domanda prendendomi le mani.
《Ho un brutto ricordo con la corsa, non posso venire》dico con gli occhi lucidi.
《Un motivo in più per andarci. Devi superare le tue paure. Tra un'ora fuori di qui. Non farmi aspettare molto》dice e subito si dilegua nella sua stanza.《Einar,devo dirti una cosa ma prometti che non la dirai a nessuno ti prego》gli dico.
《Dimmi tranquilla》
Gli racconto una cosa e lui a fine discorso ha gli occhi fuori dalle orbite.
《Ma sai che questo causerà molta rabbia in Filippo vero?》domanda.
Vorrei non avesse ragione.
Vabbè ormai è fatta.
STAI LEGGENDO
RED FIRE
FanfictionMia, una ragazza di 19 anni ha perso la mamma all'età di 11 ed ora, insieme al papà è costretta a cambiare città, università e amici perché lui sta per sposarsi con una donna. Insieme a lei, troverà due ragazzi di cui uno di loro di nome Filippo le...