Sono le 19 e non ho deciso ancora cosa indossare per questa sera.
Sono nella stessa posizione di tre ore fa, ovvero, difronte all'armadio aspettando un aiuto dall'alto.Siccome ho tempo prima che la festa cominci, decido di chiedere ad Einar di accompagnarmi a fare shopping.
Subito stacco gli occhi da quell' armadio color azzurro ed esco correndo dalla porta della mia stanza e scendo velocemente le scale.
In cucina trovo Einar che è intenzionato a prepararsi un panino però, prima che possa accorgersi di me, urlo il suo nome e per un pelo il panino non cade a terra e lui sobbalza.《Cazzo Mia! Cosa c'è! Dimmi tutto senza urlare però》mi dice con gli occhi fuori dalle orbite per lo spavento avuto pochi minuti fa.
《Devi accompagnarmi al centro commerciale. Devo comprare un vestito per stasera》gli spiego mentre prendo un bicchiere e lo riempio col succo al gusto pesca.
《Mia, ne hai tanti! A cosa ti serve un vestito? Poi è pure una festa della quale neanche te ne importa dato che non sopporti Fil》dice e per poco non gli sputo tutto in faccia.
Oh, cazzo.
Ora che dico? Sono in un guaio.
Okay, dico la prima cosa che mi viene in mente."Sicuramente sarai credibile cara."
Eccola, dinuovo lei. Ma scusa, appari sempre nei momenti di totale imbarazzo vero?
"Dai, smettila di dire stronzate. Rispondi a quel ragazzo che ti sta guardando da un'ora aspettando la tua misera risposta!"
Torno sulla terra.
《Einar mi serve un vestito perché gli altri gli ho già messi tutti e non mi va di rimetterli. Dai ti prego. Accompagnami!》lo prego.《Va bene, tra dieci minuti ti aspetto in macchina》dice non molto convinto della mia risposta.
***
Bene, sono in macchina con Einar e stiamo andando al centro commerciale.
Siamo appena arrivati e ho visto parecchi vestiti che mi hanno colpita ma nessuno in particolare.
《Che ne dici di questo?》propone Einar.
Guardo il vestito da capo a coda.
È grigio, largo, lungo. Okay, è praticamente orrendo.
《Einar per favore!! Che schifo è?》dico ridendogli in faccia.
《È bello!》continua.
Così decido di non dargli più ascolto e vado a scegliere per conto mio.Poi dinanzi al mio viso si prospetta una vista rossa e luccicante.
Un vestito corto, rosso fuoco e super aderente.
L'unica cosa che mi fa stare male è la taglia perché non è quella per me.
Mi allontano da quel vestito molto dispiaciuta.Ad un tratto sento qualcuno che grida: 《Scusi signorina! Signorina!》la voce continua imperterrita così decido di girarmi e vedere.
《Signorina, dico a lei! Cosa cerca? Di cosa ha bisogno? Ho visto che è rimasta estasiata da quell' abito》esclama, suppongo il commesso del negozio riferendosi al vestito rosso.
《Sì, quel vestito mi piace però ho visto che non è adatto a me perché non è della taglia giusta ed era l'ultimo》continuo guardandolo.
È alto, capelli neri folti e occhi quasi neri.《Aspetti qui signorina, vado a controllare nel magazzino. Non vorrei che una bella ragazza come lei rimanga dispiaciuta》continua lui sorridendomi.
Mi giro cercando di vedere altri abiti però il mio viso viene travolto da Einar che viene verso di me con almeno una ventina di vestiti in mano.
Sembra un fattorino, anche se quello è delle pizze e non degli abiti.
Vabbè fa lo stesso, fa ridere comunque.
《Einar! Cosa fai?》gli domando aiutandolo a liberarsi le mani.
《Ti sto aiutando a cercare un abito! Secondo te cosa starei facendo con tanti abiti in mano da donna?》domanda con sarcasmo che capisco a stento.
《Tranquillo, lasciali anche lì, dopo li metto a posto. Ho qui quello che fa per questa fantastica e bella ragazza》dice una voce. Probabilmente il ragazzo di prima.Mi giro verso il ragazzo dai capelli folti mentre Einar continua a guardarmi ed è incurante del fatto che ci sia una persona che mi sta parlando.
《Indossalo. L' ho trovato. Ho visto le sue curve già prima quindi ho inteso che lei porti una taglia piccola》dice lui facendomi l' occhiolino.《Grazie ......》prolungo la 'e'perché non so come si chiama.
《Lorenzo》continua.
All' udire quel nome, Einar si volta di scatto verso Lorenzo e diventa pallido.《Grazie Lorenzo》dico prendendo il vestito e guardando con la coda dell'occhio Einar.
Prima di andare nel camerino, guardo Einar in modo interrogativo facendogli capire che dopo mi dovrà dire del suo cambiamento d' umore improvviso.
EINAR'S POV
Perché è qui?
Vuole entrare anche lui adesso nella sua vita?
Non glielo permetterò.
Mi ha guardato con disprezzo prima quando doveva essere il contrario.
Ora devo spiegare questo a Mia.
Per ora è ancora nel camerino a provare quel vestito succinto e troppo corto.Dopo qualche minuto di serio scrutamento tra me e Lorenzo, Mia esce finalmente dal camerino.
È bellissima.
Il vestito rosso le abbraccia il corpo.
È molto aderente.
Mia ci guarda aspettando una risposta.Quel coglione la sta fissando troppo, per questo le vado vicino a le dico che secondo me è troppo corto e troppo aderente.
《Invece sta molto bene. Sei molto bella splendore》interviene Lorenzo facendole l'occhiolino ma lei non sembra accorgersene.
《Einar, stasera abbiamo la festa. Ho bisogno di questo vestito》dice e diventa rossa.
È imbarazzata?
Da cosa?
Lascio perdere.
《Va bene Mia, prendilo》le dico.
Alla fine prende il vestito.
Lorenzo l'ha guardata troppo, fin troppo, proprio come qualcun' altro.
Ora stiamo per entrare in macchina e sicuramente vorrà delle spiegazioni.《Einar devi dirmi qualcosa per caso?》mi chiede ironicamente.
《Ascolta, ora ti dico tutto però metti la cintura di sicurezza perché il discorso è lungo e ci vorrà del tempo》spiego e inizio a raccontarle tutto.
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RED FIRE
FanfictionMia, una ragazza di 19 anni ha perso la mamma all'età di 11 ed ora, insieme al papà è costretta a cambiare città, università e amici perché lui sta per sposarsi con una donna. Insieme a lei, troverà due ragazzi di cui uno di loro di nome Filippo le...