Capitolo 21

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《Sei tu?》chiede Filippo con la voce incrinata.
《Si, sono io e voglio farti gli auguri》dice l'uomo con un sorrisetto poco interpretabile andando verso di lui.
《Non avvicinarti a me e alla mia famiglia. Sei soltanto un brutto ricordo. Vattene, stai solo rovinando tutto proprio come i tuoi figli. Un'altra cosa, loro sono figli tuoi. Noi non lo siamo da tanto tempo》si agita Filippo così decido di stringergli la mano e sento che si rilassa all'istante.
《Non hai perso tempo a sposarti dinuovo?》dice l'uomo che a quanto ho capito, è il papà di Einar e Filippo.
《Non sono cose che ti riguardano. Ci hai abbandonati da anni. Come ti permetti di venire qui e fare finta che non sia successo nulla?》chiede l'ex moglie.
《Non sono qui per far finta di nulla. Sono qui per far sapere a tutti che i miei due nuovo figli sono migliori rispetto a questi due bambini viziati》dice lui con tono di disprezzo.

Non riesco a controllarmi, così prendo parola.
《Scusi, lei ha abbandonato i suoi figli per farsi una nuova famiglia e ora è qui per dire queste cattiverie? Oggi è il compleanno di suo figlio, ma penso che ormai non vogliano più avere un padre come lei. Si deve solo vergognare per le cattiverie che sta dicendo!》gli sputo in pieno viso.
Si avvicina pericolosamente a me.
《Ma guarda chi abbiamo qui! Ti ho già vista da qualche parte bambina ma non ricordo dove. Sei carina sai!》dice lui e mi viene una sensazione di vomito.
《Smettila. Sei uno sconosciuto per noi. Tu e i tuoi nuovi figli andatevene. Per me sei morto. Vattene per sempre e non farti vedere mai più. Non avvicinarti alla mia ragazza. Avvisa i tuoi figli che li ammazzerò se continuano a ronzarle intorno e potresti fare la loro stessa fine》grida Filippo avvicinandosi al viso di quell' uomo spregevole.
《Ora fai il bravo ragazzo! Però prima non ti facevi problemi a metterti in mezzo per affari che non ti riguardavano!》continua il papà.
《Perché secondo te? Mamma ed Einar non dovevano sapere che avevi un'amante e che con questa ci hai fatto dei figli poco dopo la mia nascita e hai continuato a fare il bravo papà e marito nella mia famiglia?》urla molto più forte Filippo da crearmi un forte mal di testa a tal punto da farmi cadere sulla sedia.
《Ora vattene. La tua permanenza è stata anche troppa》gli dice e tutti e tre escono dal locale.
Dopo qualche secondo il papà rientra e viene verso di me.
《Sì, sei proprio carina》dice e se ne va.

///

Sono le due del mattino e non smetto di pensare a quell' uomo.
Perché mi ha detto più volte che sono carina?
Non sarà un pedofilo!?
No, questo non devo pensarlo.
Ha una famiglia e dei figli quindi non penso faccia queste cose alle ragazzine.

Sento dei lamenti dalla stanza accanto, che sarebbe quella di Filippo.

Apro piano la porta della mia stanza e mi avvicino alla sua e vedo che si muove la coperta in modo molto vivace.
Così, accendo la lampadina del comodino e lo vedo rosso in viso e tutto sudato.
Gli metto una mano in fronte e sento che scoppia.
È peggio del termosifone.

Decido di alzarmi per andare a prendere un panno intimidito d'acqua dalla cucina, ma una mano mi stringe con forza.
Per poco, non mi viene un infarto perché quando alzo la testa scorgo i suoi occhi puntati su di me.
《Non, non andare》dice sottovoce.
《Non ti lascio》gli dico e mi stendo accanto mettendogli una mano in fronte.
Senti che mi abbraccia i fianchi come per proteggermi.

Domani mi spiegherà perché si è sentito così.
Sì, la testa non scotta più.
Avrà solo fatto un incubo e si sarà agitato troppo.

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