Capitolo 27

845 30 6
                                    

Appena ho visto Simone entrare con una faccia da funerale in quella stanza, mi si è spezzato il cuore.
Anche lui adesso si preoccupa?
Perché?

Vengo interrotta dalla voce di Simone.
《Mia!》urla.
《Miaaa!》dinuovo.
Mi raggiunge con l'affanno.
《Filippo, si è svegliato!》dice contento.

Salto su di lui e lo abbraccio forte.
《Grazie per avermi avvisato》dico mentre ho la testa nell' incavo del suo collo.
《Vai da lui. Ha bisogno di te》dice e non me lo faccio ripetere una seconda volta.

**
Entro in quella stanza e lo vedo lì, che mi guarda dinuovo con occhi lucidi.

FILIPPO'S POV
《Amore》dico a fatica prendendole la mano.
《Shh, non ti affaticare. Mi sei mancato tanto amore》dice e mi sento rincuorato.

Vederla così, triste per me, mi rendo conto e mi fa capire che ci tiene davvero.
La amo tantissimo e mi era mancata.
Non riesco a trattenermi.
L' attiro verso di me e inizio a baciarla.
Inizio a morderle le labbra e a leccarle.
Picchietto il suo lavoro inferiore con la lingua per chiederle l'accesso e lei quasi immediatamente schiude le labbra.

La faccio salire a cavalcioni su di me.
Inizio a baciarle il collo e a succhiarle la pelle fino a farle formare una macchia rossa mentre le sfilavo la maglia.
Ansimava e il suo respiro comincia ad essere irregolare.

Continua mettendo una mano tra i miei capelli strattonandoli mentre toccava il mio busto e sento che si sta già bagnando.
Le tolgo il reggiseno e vedo il paradiso.
Comincio a scendere con le mani fino a parlarle il fondo schiena e sento che si è bagnata di più.
Comincia a stringere le cosce intorno a me e ho capito che è abbastanza eccitata.

Capovolgo subito la situazione.

Lei si trova sotto di me e vado per tutto il suo corpo.
Le faccio un succhiotto al di sopra del seno e poi le stuzzico i capezzoli.
Dalle sue labbra fuoriescono ansimi bellissimi e sono ancora più belli quando so che li fa per il piacere che le provoco io.

È eccitata, prende la cintura dei miei pantaloni e la toglie e subito dopo i pantaloni raggiungono il pavimento insieme a tutte le altre cose.

Ad un tratto lei si ferma e si allontana un attimo.
《Fil, siamo in un ospedale e ti sei appena svegliato dopo tante ore. Dovresti riprenderti prima》dice con sguardo arrossato e le labbra gonfie per i numerosi baci.
《Mi servi tu per riprendermi. Ti voglio》continuo e la guardo toccandole i fianchi.

《Montami》le dico sussurrado e leccandole l'orecchio.
Mi guarda con gli occhi aperti e subito dopo mette le mani dinanzi al suo volto per coprire il rossore.
《Non ti vergognare quando sei con me》le dico facendo dei segni circolari sul fianco scoperto destro.
Si irrigidisce e solo a quel tocco inizia ad avere il respiro irregolare.

Comincia a muovere e sbattere il bacino contro il mio e laggiù sento già che qualcosa sta cambiando.
Ebbene sì, mi sono già eccitato.

《Ti voglio》sussurra con una voce molto sexy.
Non perdo tempo, la prendo per i fianchi e si ritrova sotto di me.
Prendo il suo seno sinistro e lo strizzo per poi mordicchiarlo subito dopo; continua ad ansimare e il cazzo sta per esplodere.

Mi tolsi subito i boxer e il suo clitoride entrò in contatto con l'erezione.
Si bagnò, aveva già il liquido tra le gambe ma volevo farle urlare il mio nome.
La penetro e sento che le sue pareti sono strette e comincio ad eccitarmi di più.

《È piacevole!》ansima e mi bacia il collo. 
《Va' più veloce, fallo per me》dico ormai tra gli ansimi sempre più forti.

Immediatamente comincia a spingere il suo bacino contro il mio e le sue pareti sono ancora più strette.
《Irama!》esclamò subito dopo l'orgasmo.
《Piccola, ti amo》dico ormai esausto.
《Anche io Fil》dice e si sistema accanto a me.

MIA'S POV
Da quanto tempo non lo facevamo!
Certo, mi sono sentita in imbarazzo perché da subito mi ero bagnata ma lui è sempre spettacolare.
《Fil, è meglio se io esca》dico e vedo che ha il volto falsamente triste.
《Piccola, ti dico che va bene solo perché siamo in un ospedale e adesso chiunque entrerà da quella fottutissima porta sentirà odore di sesso perché le finestre di questa stanza sono rotte》annuncia con un sorriso da ebete.

Sbianco.

Come non si possono aprire le finestre?
Ma che razza di ospedale è?
Se scoppiasse un incendio come cazzo farebbe il poverino che si trova qui dentro.

'Stai calma'

Allora, tu sai già che non ti sopporto.
Per di più parli nei momenti in cui non servi!!!

'Invece servo eccome. Ti serve una parte razionale. Invece di pensare a questa cosa, dovresti metterti i vestiti perché quel pervertito del tuo ragazzo ti sta facendo la radiografia e se guardi bene, sotto il lenzuolo dove si trova lui, c'è un gran rialzo.'

Oh cazzo, si è già vestito! Mentre io mi facevo tutti questi complessi.

Immediatamente metto le mutandine e il reggiseno e vedo che si lecca le labbra.
《Eri meglio senza》dice facendomi l'occhiolino.
《Zitto, razza di pervertito ambulante!》sto avendo una crisi isterica.

Si alza e viene verso di me.
Poggia le mani sui miei fianchi e mi attira a sè.
《Calma piccola》esordisce.
《Abbiamo solo fatto sesso, se non gli sta bene possono anche andare fuori》continua dandomi dei baci continui sul collo.
《Ora hai anche il mio segno》dice ma gli rivolgo uno sguardo interrogativo.
《Hai un succhiotto bello evidente sul collo》se la ride pure.
Mi avvicino allo specchio e...
《Oh cazzo, ti ammazzo!》dico ridendo e inizio a rincorrerlo.

Il punto è che dovrei essere io a prenderlo giusto?
Invece no.
Lui mi prende dai fianchi e mi butta sul letto.
Le nostre labbra sono vicinissime.
《Ti amo》dice e dandomi un bacio a fior di labbra.
Mi alzo per rivestirmi.
《Quanto mi è mancato!》esordisce dando una pacca sulla mia natica destra.
Divento rossa all'istante.

Finisco di indossare i jeans con la maglia e subito dopo entrano tutti i miei parenti.
《Mia, non uscivi più. Abbiamo pensato che ti fosse successo qualcosa》dice mio padre.
Avvampo subito.
《Volevo stare solo un pochino con Filippo》continuo cercando di togliere il rossore dalle mie guance.
《Si sente un odore strano》dice Einar facendo passare velocemente lo sguardo dalla mia figura a quella del mio ragazzo.
Lo filmino con lo sguardo.
Ha capito, infatti sta per scoppiare a ridere ma si ferma quando gli faccio un' altra occhiata omicida.
Nel frattempo Filippo cercava di trattenere il sorrisino da ebete che aveva prima.

Entra il dottore.
Questa stanza sta diventando una camera a gas.
Vedo che quest' ultimo si ferma e aspira l'odore ma sembra sorvolarci.
《Bene, il ragazzo può tornare a casa tra due ore》specifica il dottore.

Saluto tutti ed esco dalla stanza con Einar che continua a ridersela perché ha capito benissimo ciò che abbiamo fatto in quella stanza piena di odori strani e privazione di finestre.

RED FIREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora