La prima luce del giorno, filtrata dalle tende, penetrò nella stanza di Emma. A quell'ora del mattino tutti dormivano e nell'intero vicinato regnava la quiete più totale, interrotta di tanto in tanto solo dall'abbaiare di un cane, che da un po' provava inutilmente a mordersi la coda e sfogava la sua frustrazione in lunghi ululati.
Quel mattino, l'alba a Holess Peak fu un vero spettacolo, ma il pubblico era letteralmente ridotto all'osso. Tutti in città dormivano tranne Emma e altri pochi insonni. Emma era nel suo letto, irrigidita e con gli occhi sbarrati. Era rimasta sveglia per tutta la notte, non certo per godersi l'alba, né per l'insonnia. A tenerle le palpebre spalancate non era nient'altro che il più puro terrore che avesse mai provato in vita. Se ne stava nel suo letto, immobile, sveglia come se avesse bevuto una mezza dozzina di caffè di fila, con un respiro caldo che le accarezzava il collo a intervalli regolari. Naomi era distesa al suo fianco, abbracciata forte a lei nel piccolo letto, e sonnecchiava beata, docile, come una bambina che si addormenta di sasso dopo un'intesa giornata di giochi. Due volte, Emma aveva provato a sgusciare fuori dal letto, ma puntualmente aveva sentito le dita cadaveriche di Naomi affondare nel suo ventre, tanto forte da lasciarle il segno. In nessuna delle due occasioni aveva osato voltarsi quel tanto per guardare Naomi in viso, ma era certa che almeno un occhio di lei fosse aperto e vigile. Così aveva rinunciato alla fuga e si era limitata ad aspettare l'arrivo del giorno. Quel poco di coraggio che sentiva di avere ancora dentro, le veniva da un'intuizione che aveva avuto durante la notte. Fino a quel momento, Naomi si era manifestata in un modo o nell'altro solo di sera o di notte e mai al mattino. Forse la luce l'avrebbe soccorsa.
Ma quando la debole luce del mattino arrivò, Emma si rese conto che, per via delle tende, non avrebbe dissipato il buio della stanza, ma lo avrebbe solo reso più sottile, come al crepuscolo. Emma provò a pensare a qualcos'altro che potesse aiutarla in qualche modo, ma non le venne in mente nulla a parte quella dannata luce che faticava a farsi strada nella sua stanza. Forse poteva provare di nuovo a sgattaiolare fuori dal letto, per poi aprire le tende. Ma solo a pensare al rischio che correva, il suo corpo fu percorso da un brivido.
«Non aprire tende, la luce mi rende nervosa. Per favore»
Per qualche istante, per lo stupore, Emma rimase senza respiro. Era come se Naomi avesse letto nella sua mente... e di quella frase, le parole che più suonavano minacciose erano "per favore". Dietro quella falsa gentilezza, Emma sentì nascondersi la consapevolezza di Naomi di poterla spezzare come un fuscello da un momento all'altro, se solo l'avesse desiderato.
«Come hai passato la notte?» chiese Naomi, con la sua voce vibrante e l'alito cattivo.
«B-bene» rispose Emma, mentendo spudoratamente.
«Ti ricordi quando da piccole facevamo il pigiama party?»
«Sì, me lo...»
Ma prima che Emma potesse completare la sua risposta, Naomi continuò a dar voce ai suoi ricordi. «Ci raccontavamo i pettegolezzi e mangiavamo un sacco di schifezze. E vedevamo i film. Un mucchio di film. Mi sono persa qualcosa di bello al cinema in questi mesi?»
«Non saprei, è da un po' che non vado al cinema»
«Ah già, a Rita non piace andare al cinema...»
Emma percepì una nota maligna cadere sul nome di Rita. Durante quella notte insonne, aveva pensato molto a Rita e alla foto che Naomi le aveva costretto a strappare. Come faceva ad averla lei?
«Voglio vedere un film, ecco cosa mi va di fare!» proruppe Naomi, gioiosa e determinata, mettendosi a sedere sul letto.
«Vuoi che vado a prendere un dvd di sotto?» Emma lo disse senza pensarci, come un animale che d'istinto coglie a volo la prima occasione utile per mettersi in salvo dal suo cacciatore.
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Knock
ParanormalSono trascorsi sei mesi da quando Naomi è scomparsa nel nulla e in molti sembrano già averla dimenticata. Non l'ha fatto però Emma, che è stata una delle poche amiche di Naomi... forse l'unica. Eppure, Emma ha molti rimorsi, che non smettono di torm...