Capitolo 5

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La mattina il treno per Bari sarebbe partito per le 13 in punto. Inizialmente, Ermal, aveva pensato di chiamare un taxi, ma per Andrea era fuori discussione, perché lo avrebbe portato in stazione lui stesso. Martina sarebbe andata in università a piedi senza alcun problema. La sera prima, su consiglio di lei, Ermal aveva scritto un messaggio a Silvia chiedendole di incontrarsi per parlare. Avrebbe avuto la spiegazione che meritava e l'avrebbe accettata indipendentemente dall'esito finale della questione venutasi a creare fra loro. Ovviamente, incontrarsi e parlare in stazione mentre era in procinto di partire non era il caso. Dovevano incontrarsi in un posto tranquillo e parlare con calma, quindi, lei lo avrebbe raggiunto a Bari. Erano le 8 di mattina, Martina aveva preparato la borsa con i libri ed era già scesa in cucina a fare colazione. Una volta data la buonanotte ad Ermal era riuscita a prendere sonno soltanto quasi verso le due. Aveva dormito 6 ore ma non si sentiva molto stanca anche se, durante l'arco della giornata, avrebbe chiesto ad Alessia di accompagnarla a prendere un caffè al bar lì vicino. Aveva promesso a sua madre che avrebbe dormito di più ma quello non era il momento adatto. Avrebbe recuperato il sonno perso nei giorni successivi.
Aveva acceso la tv e aveva iniziato a cambiare continuamente canale nell'attesa di trovare qualcosa di interessante. Era quasi tentata a mettere i cartoni animati su Italia uno. Nella programmazione erano previsti due episodi dei Puffi e Kiss me Licia, a seguire. Ricordava quando era piccola e sua madre comprava le videocassette vuote. Tutti i pomeriggi era di rito smettere di fare i compiti alle 16 e aspettare impaziente di vedere i nuovi episodi.
Sentiva la mancanza di lei da bambina che giocava spensierata al parco giochi.
Sentiva la mancanza di suo padre che andava a prenderla a scuola e la portava a prendere il gelato a fine primavera e poi, in inverno, tutte le domeniche a bere la cioccolata calda sul divano.

-Buongiorno, sei mattiniera oggi?-
Una voce che sentiva fin troppo familiare la fece tornare con i piedi per terra.

-Buongiorno anche a te Marco! Arrivi giusto in tempo per vedere con me Kiss me Licia.- disse lei vedendolo scendere gli ultimi gradini delle scale che portano al piano di sopra.

-Scherzi? Non ho alcuna intenzione di guardare i cartoni. Che altro stanno passando in tv?-

-In alternativa potremmo vedere Uno Mattina che parlano del nuovo Grande Fratello Vip, ci sta il meteo su Rai 3 e il telegiornale. Poi su RTL 102.5 stanno dando la disco summer hit. Ti può interessare?-

-D'accordo vada per i cartoni.- disse lui chiudendole la bocca con una mano. Lei, in risposta, rise divertita, dopotutto, aveva ottenuto ciò che voleva.
Eppure non era felice e spensierata come voleva apparire. Una parte di lei era malinconica e persa nei suoi pensieri. Da quando aveva conosciuto Ermal e Marco la sua vita sembrava aver trovato il giusto equilibrio. Ma Ermal quel giorno sarebbe partito, poi anche Marco e Andrea prima o poi sarebbero tornati a Milano e lei sarebbe rimasta di nuovo da sola.

-Vedrai che ci ritroveremo presto tutti quanti.- disse lui cercando di consolarla.

-Sei entrato nella mia testa ammettilo!-

-A volte mi piacerebbe capire cosa ti frulla in quella testa ma questa volta non era necessario. Lo leggo dal tuo viso, da come ti giri ogni secondo a fissare la valigia di Ermal vicino la porta d'ingresso.-

La stava consumando per quanto la stava fissando e aveva maledettamente ragione. Già sentiva la loro mancanza e ancora non era giunto il momento di separarsi.

-Sì so che ci vedremo presto ma l'idea di non vedervi per un po' mi rende triste. Soprattutto Andrea. Questi due mesi che ho passato con lui, dopo la fine del tour estivo, sono stati stupendi. Era da tanto che non passavamo del tempo insieme. Poi ho conosciuto voi e inutile farti notare quanto, ora, io sia legata a voi.-

Ali spezzateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora