Aspettava con ansia il messaggio di risposta da Alessia. Erano le undici di mattina e ancora non si era fatta viva.
-Devi stare al pianoforte tutto il tempo stasera?- chiese Ermal ripassando la scaletta per l'ultima volta.
-Ci dividiamo io e Lorenzo tre esibizioni a testa. I ragazzi sono 15 e ognuno di loro fa 2 esibizioni. Anche perché papà presenta la serata e si esibisce verso fine serata con me, poi ci sono i ringraziamenti finali e dopo ci sono tutti i ragazzi che chiudono la serata cantando We are the world di Michael Jackson.-
-Ci leggo un però tra le righe.-
-Papà ha proposto all'ultimo di cantare una canzone insieme io e Lorenzo e non so che fare. Lui ha accettato subito con entusiasmo. Non ho fatto proprio i salti di gioia ma sono sicura che ci darà l'opportunità di chiarire una volta per tutte. In più sto aspettando un messaggio da Alessia e sembra essere sparita nel nulla.-
-Stavate parlando di un argomento importante? Magari ha avuto una mattinata un po' impegnativa.-
-Probabile! Più tardi la chiamerò a telefono se ne avrò la possibilità.-
-Qui siamo a buon punto e Andrea sta aiutando tuo padre, con gli strumenti e le sedie da sistemare, insieme a Lorenzo. Ci resta da provare Grande Amore del Volo se non sbaglio.- rispose il riccio giocherellando con gli spartiti fra le mani.
-Esatto! E a proposito di Lorenzo, appena avrà finito di aiutare mio padre ci raggiungerà qui per provare la canzone che dovremmo cantare. Non so cosa ha intenzione di fare, gli ho dato carta bianca.-
-Stai sprizzando gioia da tutti i pori in vista di questo duetto. Sei uno spettacolo guarda! So che non ti fa molto impazzire, ma lo hai detto anche tu che sarà l'occasione giusta per parlare e chiarire. D'accordo se lui ci raggiungerà da un momento all'altro meglio sbrigarci a provare il brano.-
Ermal raggiunse la ragazza al pianoforte e le si sedette accanto. Aveva posizionato gli spartiti davanti a loro. Martina sentiva il cuore battere all'impazzata ed era convinta che prima o poi sarebbe uscito dal petto. Cercava di evitare il suo sguardo, non sarebbe riuscita a tenere alto lo sguardo fisso sugli occhi di lui. Avevano iniziato a suonare le prime note e Martina cercava di stargli al passo ma ogni tanto sbagliava nota e ricominciava da capo. Prima o poi avrebbe imparato.-Menomale che usiamo la base. Abbiamo evitato un disastro.-
-Quanto sei esagerata! Non distrarti e riprendiamo!- ribatté lui toccando tasti random per richiamare l'attenzione della giovane.
Chiudo gli occhi e penso a lei
Il profumo dolce della pelle sua
E' una voce dentro che mi sta portando dove nasce il soleLe mani di Ermal cercavano di guidare al meglio Martina che sembrava cominciare ad andare nel panico.
-È questione di allenamento. Quando riuscirai a prendere confidenza con lo strumento sarai in grado di suonare tutto il repertorio musicale possibile ed inimmaginabile. E riuscirai a suonare e a parlare di altro contemporaneamente.-
Le mani di Ermal vagavano per tutto il pianoforte e la ragazza lo osservava rapita da tanta meraviglia. Era eccezionale! Provò ad imitarlo ma proprio mentre lui stava per ricominciare a suonare, le loro mani si sfiorano e si sovrapposero.
Amore, solo amore è quello che sento
Dimmi perché quando penso, penso solo a te
Dimmi perché quando vedo, vedo solo te
Dimmi perché quando credo, credo solo in te grande amoreLa giovane smise lentamente di suonare ma non allontanò le sue mani da quelle del cantante che le circondavano. Guardava le sue dita tremolanti e agitate intrecciarsi con quelle di lui che la portavano a rilassarsi e a lasciarsi andare. Sentiva lo sguardo di lui su di sé. Lo aveva visto, con la coda dell'occhio, voltarsi verso di lei. Stava pensando di fare finta di nulla, iniziare a guardare mani, spartiti, tasti bianchi e neri, insomma tutto tranne lui. Ma alla fine decise di prendere coraggio, alzare il viso ed incrociare il suo sguardo. Di nuovo si trovava combattuta e la sua parte istintiva stava per avere la meglio quando iniziarono a sentire il respiro di uno sempre più vicino all'altro. Ne aveva visti un miliardo di film del genere e lei sapeva benissimo come sarebbe andata a finire e non le dispiaceva tutto sommato. Forse non dispiaceva nemmeno a lui e questo la mandava ancora più in confusione. I loro nasi si sfioravano e le loro labbra erano sempre più vicine. Un momento magico che sembrava destinato a durare in eterno. Ma nulla è eterno e lo squillo di un cellulare arrivò a mettere un punto a quella magia.

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Ali spezzate
FanfictionEra arrivata nella sua vita in un momento difficile. Gli aveva restituito grinta e voglia di mettersi in gioco. Quella ragazzina aveva fatto inconsapevolmente un miracolo. -Grazie!- disse lui grato. -Di cosa!- -Hai mantenuto fede alla nostra prom...