Capitolo 24

134 6 0
                                    

Martina era ormai tornata ai suoi impegni di sempre. Passava la mattina a suonare al pianoforte e il pomeriggio alla scuola di musica con suo padre e Lorenzo. Il rapporto tra i due ragazzi era notevolmente migliorato, contro ogni sua aspettativa. L'esame di ammissione lo anticiparono da maggio al 27 aprile, il giorno prima del concerto di Ermal al Forum di Assago.

-Tra tutti i giorni possibili ed immaginabili, proprio il 27 dovevano scegliere? Io dovrei essere a Milano quel giorno e invece mi toccherà stare a Roma.- affermò lamentandosi con Lorenzo. Erano in pausa lavoro e ne avevano approfittato per dare una controllata alle comunicazioni sul sito.

-Poteva andare peggio. Pensa se avessero deciso di anticipare al 28 aprile.-

-Lì piuttosto non mi sarei presentata.- affermò schietta e senza pensarci su due volte, facendo ridere di gusto il ragazzo seduto affianco a lei.
-Ma cosa ridi? Io sono seria!-

-Lo so ma vorrei proprio vedere quale scusa saresti capace di inventare a tuo padre.-

-Semplice, treno per Roma cancellato!-

-Davvero molto scontata come scusa!- esclamò lui divertito.

-Ah no problem, mio padre mi crederà sicuro!-

-Mi lascio il beneficio del dubbio.- disse Lorenzo trascinando nella sua risata anche lei.

-Ti sei imbambolato?- chiese al ragazzo colto con le mani nel sacco.

-Io?-

-Vedi qualcun'altro in questa stanza oltre noi? Sembri me quando mi perdo ad osservare Ermal. Se ti vedesse Ermal penso che ti manderebbe dritto su Marte.-
Martina non sentiva da un giorno intero Ermal. Erano partiti il giorno prima per Lisbona, lui e Fabrizio, e tra viaggio e sistemazione in hotel si erano scambiati pochi messaggi solo verso ora di pranzo. L'avrebbe cercata lui quando sarebbe tornato disponibile da impegni, dopotutto glielo aveva promesso lui stesso e lei gli credeva. Doveva solo aspettare!

-Ma Ermal non è qui!- affermò lui cogliendola di sorpresa. Vero, Ermal non era lì e le sarebbe piaciuto troppo averlo accanto ma purtroppo non era possibile. Al tempo stesso non si aspettava una risposta del genere da Lorenzo ed era a dir poco incredula. Cosa sperava di ottenere con quelle parole? Da parte sua non c'è più nulla ormai.

-Cosa vorresti dire?-

-Quello che ho detto! Ermal non è qui, non hai motivo per preoccuparti.- disse lui mentre le sistemava i capelli fuori posto.

-Lorenzo...-

-Non dire nulla, immagino già cosa stai per dirmi.- disse lui uscendo dalla stanza senza dire altro.

Purtroppo lei non poteva fare molto per cambiare la situazione e pur volendo non ne aveva intenzione, perché amava Ermal ed era sicura dei suoi sentimenti verso di lui. Lorenzo ormai era il passato, stavano tornando ad avere un buon rapporto ma avrebbe fatto di tutto pur di farglielo entrare in testa. Amici e nient'altro!

Era riuscita ad ottenere da Lorenzo il numero di telefono dei genitori di Valeria, la casa era la stessa e situata a venti minuti di macchina dal centro di Firenze, doveva solo decidere quando andare da loro. Decise di anticipare qualcosa a sua madre, una mattina come tante, mentre erano impegnate nelle varie faccende domestiche.

-Stavo pensando di andare a fare visita ai genitori di Valeria un giorno di questi.- introdusse il discorso mentre dava una veloce spolverata ai mobili della sala. Aveva lo sguardo puntato verso il basso per evitare di vedere la reazione di sua madre davanti alle sue intenzioni. La donna rimase un secondo immobile per poi riprendere il lavoro. Prima o poi sapeva che sua figlia avrebbe dovuto affrontare tutto ma sperava decidesse di andare più in là.

Ali spezzateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora