Martina dimostrò sempre grande maturità e una mente molto aperta a differenza di molti suoi coetanei. Lei associó questo suo atteggiamento al fatto di essere cresciuta in un ambiente composto da persone più grandi di lei. Non a caso era la più piccola della famiglia e con Andrea si portavano 11 anni di differenza. Sua madre sosteneva che aveva mostrato di essere curiosa fin dai primi anni di età quando le chiedeva come si usava la macchina per misurare la pressione, quando osservava suo padre suonare il pianoforte e gli chiedeva di insegnarle ad accordare uno strumento oppure ad usare un metronomo.
"Zia cosa è successo in quella sala operatoria?Perché i dottori non sono riusciti a salvare il nonno? I dottori studiano tanti anni per imparare a guarire le persone. Quando hanno operato la nonna di Simona al cuore ci sono riusciti. Perché ora no? Cosa ha il nonno?"
Aveva soltanto cinque anni quando, ai funerali di suo nonno fece questa domanda a sua zia. Ma come poteva sua zia dire, ad una bambina di quell'età, che neanche il dottore più esperto poteva rimuovere un tumore in fase terminale?
"Ma che domande fai Martina? Sei troppo piccola! Alla tua età dovresti pensare a giocare con le bambole e vedere i cartoni tutto il giorno."
Così le aveva risposto Andrea davanti quella domanda. Lui aveva quasi sedici anni e, ormai certe cose le capiva più che bene. L'aveva presa in braccio per non farla camminare per tutto il corteo funebre e, in questo modo, non si sarebbe stancata subito. Gli si accoccoló al petto, con le braccia attorno al collo e iniziò a piangere silenziosamente. Aveva un rapporto molto speciale con i suoi zii materni, oltre ad essere considerata da Walter e Angela come una seconda figlia. Sua zia la definiva una seconda madre travestita da amica. Sua madre è sempre stata una persona molto apprensiva, a differenza di sua zia che le ha sempre dato più libertà, ma nel rispetto delle regole. Sua zia era sempre pronta a darle qualche consiglio, a parlare di un qualsiasi argomento, anche quello che, prima, trovava imbarazzante parlarne. Amava sua madre, ma le dava troppe limitazioni, anche dove non serviva. È sempre stata una ragazza che usciva poco e, se usciva, non tornava mai a casa troppo tardi. Anzi, piuttosto era sua zia che la spronava ad uscire e a fare amicizia.
"Ma perché non posso uscire con Andrea?"
le chiedeva sempre lei. Martina lo sapeva dove voleva andare a parare sua zia."Zia lo sai come la penso! Non ho bisogno di un fidanzato. Non ora, almeno. Quando arriverà, sarai la prima a saperlo!"
Al momento, non le interessava affatto. Sarebbe arrivato, ma al momento giusto. Doveva pensare all'università e aiutare suo padre con la scuola di musica. Non voleva arrivare a dare buca al suo ipotetico ragazzo, prima per un motivo e poi per un altro. Quando Martina le disse che Alessia l'avrebbe raggiunta per studiare rimase molto contenta. Dato che per lei era giorno di riposo, oltre a fare le pulizie, ne voleva approfittare per preparare un dolce da servire a pranzo. E mentre mangiavano cercavano, lei e suo marito, di far sentire l'ospite a suo agio. Avevano parlato delle prime impressioni avute su questo nuovo corso di studi, dei professori. Alessia stava parlando della sua famiglia e della sua città quando il telefono di Martina prese a squillare.-Scusate vi raggiungo subito. Voi continuate pure a raccontare.- disse lei alzandosi da tavola per andare a rispondere. Erano soltanto le due del pomeriggio.
Chi sarà mai? Non appena raggiunse il telefono lesse il nome di Giada.-Oh Martina hai risposto finalmente. Stavo perdendo le speranze!- esclamò la donna dall'altra parte del telefono.
-Ero a finire di pranzare e avevo lasciato il telefono dall'altra parte del mondo.- rispose ridendo la ragazza.
-La mia solita sfortuna. Quando ci sono le emergenze è scientificamente provato che il telefono si trovi a 13 km di distanza dal proprietario. Ti devo chiedere un enorme favore. Io finirò di lavorare per ora di cena e Fabrizio è da Andrea Febo. Ha detto che andrà a prendere lui i bambini. Hanno entrambi il rientro pomeridiano e usciranno tra due ore. Però mi ha detto che dovrà tornare subito da Andrea. Potresti andare a prenderli e li fai stare con te?- chiese lei mentre tornava a lavoro dopo la pausa pranzo.

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Ali spezzate
FanfictionEra arrivata nella sua vita in un momento difficile. Gli aveva restituito grinta e voglia di mettersi in gioco. Quella ragazzina aveva fatto inconsapevolmente un miracolo. -Grazie!- disse lui grato. -Di cosa!- -Hai mantenuto fede alla nostra prom...