Una volta finito di fare la doccia si vestì e tornò di nuovo in camera da letto dove trovò Martina, ormai sveglia da qualche minuto, con la schiena appoggiata sulla testiera in legno del letto. Indossava una semplice canottiera tinta unita e la vedeva sorridere mentre, con un cenno della mano, lo invitava ad avvicinarsi di più. Così la raggiunse e si sedette dietro le sue spalle per dare modo alla ragazza di usarlo come punto di appoggio al posto di quella scomoda testiera. Martina non se lo fece ripetere due volte e lui le abbracciò la vita per stringerla maggiormente a sé.
-Ho dormito molto?- chiese lei timidamente sistemando dietro le orecchie delle ciocche di capelli che trovava fuori posto.
-Non molto in realtà. Due ore al massimo.- rispose lui mentre le accarezzava la testa.
-Devo dire che ti trovo più rilassata.--Forse le ore di sonno hanno avuto gli effetti sperati.-
-O magari sono io che faccio miracoli.- rispose con aria soddisfatta il cantante mente la ragazza batté la mano contro il suo volto.
-Sono senza parole...la tua sfacciataggine non ha eguali. Dò un taglio ai tuoi deliri di onnipotenza dicendoti che mi avresti trovata rilassata anche se avessi solamente dormito senza...-
-...dare sfogo alle nostre attività occasionali? Mi prendo il beneficio del dubbio. Fino a qualche tempo fa, davanti a frasi del genere da parte mia, saresti subito andata nel panico. Se non altro ora hai tirato fuori la faccia tosta di rispondermi.- disse lui continuando quanto detto dalla giovane.
-Ti senti realizzato vero?-
-Abbastanza!-
-Che ore sono piuttosto?- chiese la ragazza cercando palesemente di cambiare discorso.
-Le 14. È pomeriggio ormai.-
Martina divenne improvvisamente irrequieta mentre cercava di trovare il suo telefono.-Mi dici cosa stai cercando? Sto per avere un tremendo mal di testa.-
-Oh che peccato! Vedrai che passerà presto. Sto cercando di recuperare il mio telefonino. Ho perso la cognizione del tempo e avevo detto ad Andrea che ci saremmo organizzati per passare questa giornata insieme.-
-Ci ho pensato già io. Stavi dormendo e non volevo svegliarti.- disse lui attirando di nuovo a sé la ragazza.
-Ad ogni modo, io e Andrea, abbiamo deciso di vederci nel pomeriggio e poi mangiare tutti insieme da lui. Sta già prenotando le pizze per questa sera.--Ah benissimo! Mi sembra una bella idea.- esclamò lei entusiasta con un sorriso raggiante. Sembrava risplendere di luce propria.
-Tu non hai fame?- chiese Ermal alla ragazza cercando di incontrare il suo sguardo.
-Ora ti potrà sembrare divertente ma nella mia testa ho appena immaginato Carletto che invita a mangiare i suoi sofficini.- continuò a parlare facendo piegare la ragazza in avanti per le risate.-Credo di aver trovato il costume di Carnevale adatto a te.-
-Non ci pensare nemmeno. Non ho alcuna intenzione di andare in giro vestito da lucertolone.-
Martina continuava a ridere e non accennava a voler smettere, come se qualcuno le stesse facendo solletico.-Credo di non aver mai riso così tanto in vita mia.- disse lei smettendo lentamente di ridere per cercare di ristabilire il suo battito cardiaco. Ermal invece voleva solo avere il potere di far durare quei momenti di spensieratezza in eterno. Lei non avrebbe ripreso il treno, sarebbe rimasta lì per sempre e non avrebbe aspettato giorni, o forse mesi, prima di riuscire a vederla di nuovo. Per un attimo soltanto aveva smesso di pensare ai problemi che inquietavano le sue giornate.
-Sono serio...sono le due del pomeriggio. Dovremmo pur mangiare qualcosa.-
-Potrei preparare qualcosa di veloce. Vedo cosa riesco a trovare in cucina.-
Dopo essersi data una veloce sistemata, e aver raccolto i capelli in una coda alta, scese al piano di sotto e raggiunse in fretta la cucina. Diede una veloce sbirciata in frigo, e nei vari scaffali, finché non optò per cucinare la pasta alla carbonara e le cotolette alla milanese.
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Ali spezzate
FanfictionEra arrivata nella sua vita in un momento difficile. Gli aveva restituito grinta e voglia di mettersi in gioco. Quella ragazzina aveva fatto inconsapevolmente un miracolo. -Grazie!- disse lui grato. -Di cosa!- -Hai mantenuto fede alla nostra prom...