La mattina del concerto Martina venne svegliata molto presto da Alessia che raggiunse la finestra accanto al suo letto e la aprì facendo entrare le prime luci di quel nuovo giorno.
-Alessia torna a dormire! Non sono nemmeno le otto di mattina.- parlò contrariata Martina cercando di convincere invano la sua amica a chiudere le finestre. Il vento mattutino le procurò dei lievi brividi di freddo e si coprì interamente con le coperte cercando di non lasciare centimetri di pelle scoperta.
-Alzati dormigliona! Oggi è proprio una bella giornata, non trovi?- chiese Alessia affacciandosi alla finestra per respirare aria pura a pieni polmoni. Non pioveva, gli uccellini cinguettavano e quindi poteva essere considerata decisamente una bellissima giornata.
-Martina, al momento, non è psicologicamente attiva per poter rispondere. Si prega di riprovare più tardi, grazie!- rispose Martina voltandosi verso il lato opposto finché non si avvicinò Alessia per buttare giù le coperte e correre immediatamente in bagno a prepararsi. Una corsa affatto determinata da motivi di ritardo, ma per non essere privata della vita nel fiore dei suoi anni.
La giovane Vigentini iniziò a maledirla mentalmente pur di non dare spettacolo e, anche se si trovava sul sentiero di guerra, non le sembrava il caso di gettare benzina sul fuoco. Una parte di lei stava pensando di tornare a dormire, forse avrebbe ripreso sonno velocemente, ma l'altra parte di lei aveva preso a maledire Alessia incessante. Iniziò a crogiolarsi nel proprio letto ma la voglia di tornare a dormire iniziava a venir meno. Unica cosa che le restava da fare era aspettare il suo turno per andare a fare la doccia. Odiava iniziare la giornata con un risveglio traumatico.Dopo essersi vestita, e passata la piastra ai capelli, scese in cucina per fare colazione e trovò suo padre a leggere il giornale mentre beveva il suo abitudinario caffè macchiato. Nel frattempo, sua madre Maria, stava passando l'aspirapolvere in ogni angolo della casa.
-Buongiorno Martina, spero di non avervi svegliate...- parlò sua madre salutandola. Dopotutto lei usava sempre il folletto e non era talmente rumoroso da riuscire a raggiungere le stanze al piano di sopra.
-Io le ho detto di aspettare almeno un'altra ora, prima di dare inizio alle pulizie di primavera, ma è stato del tutto inutile. Dopotutto non capita tutti i giorni di ricevere ospiti importanti per pranzo.- si intromise Roberto piegando a metà il giornale, una volta terminata la sua lettura. Il problema era che, in casa Vigentini, le pulizie di primavera erano all'ordine del giorno. Martina definiva sua madre una grande maniaca del pulito.
-Da sopra si sentiva ben poco e comunque Alessia non vedeva l'ora di alzarsi e ha svegliato anche me.-
-Vedo che anche lei non sta più nella pelle.-
-Ieri sono riuscita a parlare con Ermal e mi ha riferito che non arriveranno prima di mezzogiorno.-
Qualcosa le diceva che anche suo padre era fin troppo euforico, anche più di lei, il che è tutto dire.
La divertiva vedere sua madre intenta a lucidare casa in tempi record. Mancava solamente il red carpet. Se solo avesse avuto più tempo a disposizione, le sarebbe passata per la testa anche la folle idea di dipingere tutta casa.
-In realtà Alessia non vede l'ora di venire insieme a noi perché ha deciso di assistere alla lezione dei tuoi alunni.--Bene questo mi fa molto piacere!- rispose Roberto contento davanti alle parole di sua figlia.
Martina pensò che, se Alessia non avesse ricevuto l'invito da parte di Lorenzo, probabilmente sarebbero rimaste a casa tutta la mattinata e lei avrebbe passato il tempo ad aspettare una chiamata da parte di Ermal che annunciava il suo arrivo. Andando con suo padre avrebbe trascorso in maniera più produttiva la mattinata e non avrebbe perso tempo a poltrire e a fissare il vuoto. Avrebbe potuto aiutare sua madre, se solo non fosse maniaca del controllo e della precisione, soprattutto in occasione come questa.

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Ali spezzate
FanfictionEra arrivata nella sua vita in un momento difficile. Gli aveva restituito grinta e voglia di mettersi in gioco. Quella ragazzina aveva fatto inconsapevolmente un miracolo. -Grazie!- disse lui grato. -Di cosa!- -Hai mantenuto fede alla nostra prom...