La mattina dopo Martina si svegliò alle prime luci dell'alba e, vedendo Ermal ancora dormiente, decise di non svegliarlo e andò sotto la doccia senza fare alcun rumore. Rimase sotto il getto d'acqua calda per un po' e dopo essersi lavata e asciugata per bene si vestì e scese al piano di sotto a preparare la colazione.
Poco prima che iniziasse ad apparecchiare la tavola anche Alessia la raggiunse augurandole buon compleanno con grande euforia. Le tirò ventiquattro volte le orecchie che iniziò a sentire enormi quanto quelle di Dumbo.-Non fare rumore! Ermal dorme ancora...- disse Martina parlando a bassa voce.
-Oh oh non dirmi che sei stata tu a stancare lui questa notte...-
-Ma sei impazzita per caso?-
-È tutto così bello!- esclamò la ragazza tornando al suo momento di euforia.
-Ma io devo ancora darti il tuo regalo quindi vado a prenderlo immediatamente.- disse salendo le scale, per poi scendere di nuovo con una busta in mano.-No tu non mi hai fatto davvero un regalo!- rispose lei agitando le mani.
-Sì invece!-
-Ma non dovevi...-
-Shh silenzio! Aprilo e spero ti piaccia! Appena l'ho visto ho pensato subito a te.-
Alessia le aveva regalato una borsa nera nuova. Uno di quei modelli che lei preferiva anche se probabilmente ne avrebbe ricevute altre nel corso della giornata.
-Ahhh bellissima la adoro già!- esclamò Martina abbracciando la sua amica per ringraziarla. Messa la colazione sul tavolo salì a chiamare Ermal. Lo trovò ad indossare i suoi vestiti mentre parlava a telefono. A distanza di poco fece segno alla ragazza di aiutarlo a sistemare la maglia appena indossata.
-Buon compleanno tesoro!- disse lui con un bacio dolce sulle labbra.
-Grazie! Tutto bene a telefono? Ho appena preparato la colazione, ci raggiungi di sotto?-
-Sì assolutamente! Era mia madre e dice che verrà più tardi per salutarci. Forza andiamo a fare colazione!- rispose lui dirigendosi al piano di sotto. La donna arrivò nel giro di un'ora insieme alla nipotina piccola che corse in braccio a suo zio non appena lo vide aprire la porta. Martina pensò di non aver visto niente di più dolce al mondo. Alessia invece, una volta terminato di fare colazione salì in camera sua per provare a studiare qualcosa. Anche se non sarebbe riuscita a studiare molto.
-Zio Ermal! Giochiamo insieme?-
-Tutto il tempo che vuoi amore!- rispose il cantante portando la bambina e i giochi in sala.
-Ermal, ti riempirà la casa di giochi.- disse la donna vedendolo andare più avanti con la piccola.
-Non c'è problema mamma!- rispose lui mentre si sedeva sul tappeto.
-Martina che piacere rivederti!- esclamò la donna avvicinandosi verso di lei.
-Anche per me lo è!- rispose a sua volta ricambiando felice l'abbraccio della donna.
-Volevano venire anche gli altri due miei figli ma erano impegnati a far compere per la città e hanno lasciato la piccola con me. Allora cosa mi racconti? Non ci vediamo dai giorni di Sanremo.-
-Si è vero! Due mesi sono passati alla velocità di un fulmine. Tra impegni vari non siamo riusciti a venire più a Bari.-
-Ermal parla continuamente di te. Gli ho consigliato di venire dopo il suo ritorno da Lisbona. Avrebbe sicuramente più tempo a disposizione da passare con noi.-
-Me lo dice sempre infatti.- rispose la ragazza con un leggero velo di imbarazzo.
-La trovo un'ottima idea venire da voi a maggio.-Ermal non vedeva l'ora che arrivasse questo giorno per presentarti i suoi fratelli. Mi ha detto che ci sarà anche la tua famiglia e quella di Andrea.-

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Ali spezzate
FanfictionEra arrivata nella sua vita in un momento difficile. Gli aveva restituito grinta e voglia di mettersi in gioco. Quella ragazzina aveva fatto inconsapevolmente un miracolo. -Grazie!- disse lui grato. -Di cosa!- -Hai mantenuto fede alla nostra prom...