Capitolo 23

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I genitori di Martina stavano ultimando il tour della casa, con Andrea, quando la videro entrare dalla porta d'ingresso. Un minuto prima di entrare, Ermal la prese un secondo in disparte vedendola in ansia.

-Respira e andrà tutto bene vedrai!- le parlava con le labbra appoggiate sulla fronte. Le lasciò un bacio sulla fronte e lei seguì il suo consiglio, prese un profondo respiro ed entrò in casa.

-Siete arrivati finalmente!- parlò Vige avvicinandosi a loro per poi chiudere la porta alle loro spalle. Roberto si avvicinò per salutare Ermal, stringendogli la mano, e poi cinse le spalle della figlia per raggiungere la sala da pranzo insieme.
Anche sua madre si avvicinò per salutarli, seguita dai genitori di Andrea. La giovane vide la famiglia di Azzurra impegnata a conversare in compagnia dei proprietari di casa.

-Venite vi presentiamo i genitori di Azzurra, sua nonna e sua sorella con il fidanzato.- disse suo zio Walter invitandoli ad avvicinarsi tranquillamente agli altri invitati. I genitori di Azzurra dovevano avere intorno ai sessanta anni, considerando l'età della loro figlia, anche se ne dimostravano meno. La sorella di Azzurra era più piccola di quest'ultima di tre anni e, con il fidanzato, erano ormai prossimi alle nozze. Trovò questa nuova famiglia molto gentile ed estroversa, in giusta misura. La nonna invece, data la sua età molto avanzata, era già seduta a tavola per non affaticarsi e Martina si avvicinò per presentarsi. Era giusto non darle modo di scomodarsi e l'anziana signora gliene fu grata.

-Non sono abituata a pranzi di famiglia così numerosi.- parlò a bassa voce la ragazza molto vicina ad Ermal. Dopo aver salutato tutti anche lui, rimase in disparte, a parlare con Marco, per dare occasione a quella famiglia di conoscersi.

-Sono belli sai? Si respira un clima accogliente e pieno di affetto.-
Ascoltò con attenzione ma non rispose alle parole del riccio, troppo presa ad osservare i movimenti in quella stanza. Vige invitava gli ospiti ad accomodarsi, Azzurra prendeva le bibite in frigo e sua madre Maria sceglieva posto a tavola seguita da sua zia e dalla madre di Azzurra. Era bello vedere queste due famiglie unite, ed era bello soprattutto vedere le espressioni complici di suo cugino e della sua fidanzata intenti ad osservare quella visione che si mostrava davanti ai loro occhi. Ermal le aveva riservato un posto tra lui e suo padre e dopo essere andata a lavare le mani li raggiunse a tavola.

-Stai continuando ad esercitarti in vista dell'esame?- le domandò suo padre mentre mangiavano l'antipasto.

Dannato esame!
Peccato che nella sua testa, in quel momento, ci fossero ben altri pensieri e paranoie per poter pensare anche all'ammissione al Conservatorio.

-Sì Ermal mi sta aiutando tanto. Non me la sono sentita di chiedere aiuto ad Andrea perché in questi ultimi giorni è stato molto impegnato.- mentì lei rispondendo a suo padre. È stato impegnato sì, ma non tanto quanto gli voleva far credere. E poi voleva approfittare di quei giorni di permanenza a Milano per passare del tempo con Ermal prima della sua partenza per Lisbona.

-L'importante è che continui con i tuoi allenamenti giorno per giorno. Non ho dubbi sul fatto che Ermal abbia dato il massimo.-

-Sì è stato un insegnante eccellente.-

Sentendosi chiamato in causa, vuoi per curiosità, vuoi per altri motivi, Ermal si voltò verso di loro per ascoltare la conversazione.

-Veramente è tutto merito di Martina! Sta mostrando tanto impegno e dedizione e sono sicuro che raggiungerà degli ottimi risultati.- rispose il riccio intromettendosi nel discorso tra padre e figlia. Martina si sentì onorata perché non era cosa da poco ricevere un complimento da chi ne aveva già fatta di strada. Lo ringraziò regalandogli un sorriso raggiante e una carezza in viso. Non ci aveva neanche riflettuto su più di tanto. Le venne spontaneo mettendo le reazioni degli altri in secondo piano. Fu un gesto che non passò però inosservato agli occhi dei suo genitori, soprattutto di suo padre, che iniziò ad osservarli mentre continuava a mangiare. Sua madre si era trovata ad osservarli un po' per caso. Stava parlando con la madre di Andrea e vide con la coda dell'occhio sua figlia mentre accarezzava teneramente il cantante seduto accanto a lei. Pensava che finalmente anche lei stava trovando la sua strada nonostante i vari alti e bassi. Aveva trovato la persona giusta dopo lunghi pomeriggi passati in camera, chiusa a chiave, a piangere silenziosamente una cotta liceale non corrisposta. Sua figlia non poteva trovare ragazzo migliore di quello che le stava accanto in quel momento. Forse quelle lacrime versate iniziavano ad essere solo un lontano ricordo.

Ali spezzateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora