Non era stato facile per lei presentarsi lì e Martina lo aveva capito mentre la osservava assumere un atteggiamento imbarazzato per via della sua irruzione improvvisa, nonostante la calorosa accoglienza di Walter e Angela.
-Mi dispiace di essere piombata a quest'ora, e senza preavviso, ma avevo un urgente bisogno di parlarti. Non sapevo come raggiungerti e ho chiesto ad Andrea. È stato lui a dirmi che ti avrei trovata qui a Roma. Trovandomi qui in zona per lavoro ho deciso di approfittarne.- disse la donna spiegando i motivi della sua presenza. Martina decise di non metterla ulteriormente a disagio, andandole incontro.
-Qui vicino c'è una pizzeria e preparano un'ottima pizza al piatto. Ti va di accompagnarmi?- le propose la giovane cercando di tranquillizzarla e ciò prese alla sprovvista Silvia che non si aspettava un simile invito da parte della ragazza.
-Sono appena uscita da lavoro, ed effettivamente ancora non ho cenato. Per cui mi farebbe molto piacere.-
Martina raggiunse la sua camera, mise a posto i libri disposti sulla scrivania, afferrò il suo parka verde militare, la borsa, e uscì trovando Silvia ad aspettarla alla porta d'ingresso.
Arrivate in pizzeria riuscirono ad ordinare subito, dal momento che non trovarono molti tavoli occupati. Scelsero il tavolo più appartato possibile, dove avrebbero potuto parlare in tranquillità.-Allora, qual buon vento ti porta qui a Roma?- chiese Martina prendendo posto e versandosi un bicchiere d'acqua naturale.
-La nostra sede radiofonica di Milano sta collaborando con la sede gemella di Roma. Faremo da sponsor al concerto di Natale che verrà trasmesso in televisione. Inoltre la mia famiglia abita qui e, se tutto andrà come credo, chiederò il trasferimento da Milano.-
-Mi dispiace per questa tua scelta, immagino non sia stata facile da prendere. Non è una scelta presa a cuor leggero soprattutto quando si tratta di cambiare città, lasciare i propri amici, abbandonare le proprie abitudini...-
-Non è stata una scelta semplice ma è la mia occasione per ricominciare a vivere da zero.-
Martina non osò rispondere, capendo perfettamente il nocciolo del suo discorso. Decise di lasciarle dire tutto quello che aveva dentro di sé.
-È il motivo principale che mi ha spinta a cercarti.--Dimmi, ti ascolto!- disse Martina invitandola a proseguire senza indugio. Dopo che il cameriere ebbe portato i piatti con le pizze, e augurata una buona cena, Silvia riprese il suo discorso.
-A prescindere dalle nostre divergenze, e incidenti di percorso, entrambe abbiamo a cuore il benessere della medesima persona, Ermal. Dunque sono qui nella speranza di riuscire a sistemare le cose.-
Brevi attimi di silenzio a seguire
-Quando avevo conosciuto Ermal anni fa, ero convinta che il nostro rapporto sarebbe stato uno di quelli destinati a durare tutta la vita. Ero convinta che il nostro lavoro, i nostri impegni, non sarebbero mai stati capaci di poter rovinare un rapporto basato sulla fiducia reciproca. Avevamo qualche opinione divergente ma eravamo entrambi sempre ben aperti al dialogo e al confronto. Dopo nove anni di relazione, ed un lavoro stabile, solitamente si inizia a pensare in grande. Così una sera gli proposi di provare ad avere dei figli ma, da parte sua, trovai un muro invalicabile. I bambini erano un impegno troppo grande per un lavoro come il nostro e noi eravamo entrambi sempre impegnati, lui soprattutto. In più, lui non si sentiva pronto ad essere padre con la sua esperienza d'infanzia. Da allora, ogni scusa era buona per litigare, creare inutili discussioni e fraintendimenti. I nostri impegni iniziarono a non combaciare più e, riuscire a vedersi prima di andare a dormire era già un miracolo. La verità era che le cose tra noi iniziavano a non andare più già da tanto tempo. Stava diventando una relazione che andava avanti per abitudine. Non era mia intenzione dare il via ad un eterno "tira e molla" e prendemmo la scelta migliore per entrambi, ovvero porre fine alla nostra storia.-
Martina la ascoltava in religioso silenzio, cercando di capire in anticipo la morale di quella sua lunga digressione. Cosa aveva a che fare lei con i motivi che avevano portato alla loro rottura? A quei tempi lei lo vedeva ancora come un amico.
-Quando stava con te lui era un'altra persona: era felice, spensierato. Tu lo avevi reso migliore e pieno di vita, era tornato ad essere l'Ermal dei nostri primissimi anni insieme e, ti dirò la verità, questo fatto mi rendeva molto invidiosa nei tuoi confronti.-

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Ali spezzate
FanfictionEra arrivata nella sua vita in un momento difficile. Gli aveva restituito grinta e voglia di mettersi in gioco. Quella ragazzina aveva fatto inconsapevolmente un miracolo. -Grazie!- disse lui grato. -Di cosa!- -Hai mantenuto fede alla nostra prom...