Capitolo 3-Shim:

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SPOILER STAGIONE 9

Di Carl nemmeno l’ombra, quindi facemmo colazione senza di lui, prima di uscire tutti di casa.

Era molto nervosa all’idea di tornare al lavoro, ma anche io dovevo contribuire alla nuova famiglia.

Presi coraggio e oltrepassai la porta a vetro: lui era lì a pulire il tavolo metallico.

- Ciao. - mi disse, quasi come fosse pietrificato.

- Ehi. -  lo salutai allo stesso modo: la tensione si tagliava con coltello.

Poi mi si avvicinò. - Ascolta, mi dispiace, vorrei che non fosse mai successo niente. Non farei mai delle cose senza il tuo consenso. - incominciò a dire velocemente.

In fretta gli chiusi la bocca con entrambe le mani. - E’ stato un incidente che dobbiamo lasciarci alle spalle. - gli dissi. - Okay? -

Lui annuì senza aggiungere altro, sembrava addirittura dispiaciuto.

Non mi rivolse la parola per tutto il giorno, ma forse era meglio così.

Finito il turno, mi diressi alla prigione per parlare con Ian, dato che era giorno di visite.

Fiona era quasi riuscita a raccimolare abbastanza soldi per pagare la cauzione e io l’avevo aiutata.

Mentre entravo, incrociai Mickey uscire guardandomi male.

Mi oltrepassò senza salutarmi: non ci parlavamo da tanto tempo e ogni giorno di più lo sentivo sparire.

Io non volevo questo. - Mickey. - lo chiamai.

Lui si voltò quasi forzatamente. - Cosa? -

- Ciao. - lo salutai.

- Ciao. - sbuffò di rimando.

- Mickey, non possiamo andare avanti così. - commentai.

- Io non parlo con le persone che tradiscono. -

Continuava a farmi innervosire con quella storia. - Io non ho tradito nessuno! E tu non devi aprire bocca -  sbottai.

- Che cazzo credi? Che sia una spia di merda?! - replicò. - Io so solo una cosa, Nicole: da un bacio si passa ad una scopata. -

Sparava cavolate: perché avrei dovuto tradire Lip dopo che lui lo aveva fatto con me?

Mi voltai e me ne andai senza rispondere, non volevo ascoltarlo.

Mi sedetti davanti al vetro che divideva me e Ian e presi il piccolo telefono sorridendogli.

- Ehi. - gli disse, felice di vederlo. - Come stai? -

- Tutto bene, qui dentro è una forza. - rispose.

Fu abbastanza scioccata. - Cosa? -

- Qui i gay vengono trattati come oggetti e sto riuscendo a cambiare le cose. Gli porto la parola di Shim. -

Alzai un sopracciglio, confusa. - Shim? -

- Beh, non sappiamo se Dio sia una lei e un lui. -

Cercai di scacciare le sue parole senza senso.

- Fiora potrà pagarti la cauzione tra poco. - gli ripetei.

- Ho bisogno di più tempo e lei lo sa. -

Non capivo cosa mi stesse dicendo, quale essere umano vorrebbe rimanere in prigione?

- Ma sei impazzito?! - esclamai. - Non vuoi vedere la tua famiglia? Vedere tuo nipote?! -

- Certo che lo voglio, ma per ora devo fare cose importanti. - detto questo attaccò e se ne andò.

Non era mai stata più sconvolta dal suo comportamento di così.

Subito dopo, raggiunsi Fiora nel suo complesso di appartamenti per avere una spiegazione da lei.

- Lo sai che tuo fratello è fuori di testa? - domandai, mentre lei era su una scala a pitturare i muri.

- Certo che lo so, ma non c’è bisogno di dirlo così... -

- N-Non intendo il fatto che è bipolare, intendo che non vuole uscire di prigione. - continuai.

- Me lo ha detto, credo sia una pazzia anche io. - commentò. - Oggi verrà qualcuno a vedere questo posto e spero di farci almeno 600 dollari.-

Rimuginai allora sul discorso del bipolarismo. - Credi che gli diano le pasticche? -

- Credo di si... -

In quel momento, dalle scale scese un uomo abbastanza affascinante dai pochi capelli biondi e dai occhi azzurri.
- Io vado Fiora, ci vediamo dopo. - disse baciandola sulle labbra.

Avevano decisamente una relazione.

- E quello chi è? - chiesi sorpresa, dopo che se ne fosse andato.

- E’ Ford... Credo che stiamo insieme. - rispose lei, sembrava quasi arrossita.

- Ottima scelta. - commentai.

- Lui crede che dovrei lasciare Ian in prigione se è quello che vuole. -

- E... Non mi piace più... - replicai.

Sperai davvero che quella storia finisse presto e che Ian tornasse in se.

That's How It Goes. (E' così che va- Shameless Fanfiction.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora