Dopo il doloroso trattamento, Lip fu costretto ad andare al lavoro e io a tornare nella mia stanza.
In sostanza, ci si annoiava molto: vedevo la tv e giocavo col telefono, le ore non passavano mai.
Tranne quando cera qualcuno che mi veniva a trovare.
La porta si aprì e Carl entrò sfrecciando nella stanza con un monopattino elettrico.- Buongiorno!- esclamò.
-Ciao Carl, ma che diavolo è?- domandai ridendo.
-Un monopattino elettrico: ce ne sono centinaia per la città che portano I turisti in giro. Lo sai che se lo ricarico e lo vendo mi danno 15 dollari?- spiegò.
Allora capii tuutto il suo piano.- E tu li stai raccogliendo tutti così da farci più soldi.-
-Come mi conosci bene.- commentò, abbracciandomi.-Tu come stai?-
Presi un bel respiro per cercare di sorridere.-Meglio, anche se non mi hanno dato notizie in questi sette giorni..-
-Vedrai, sicuramente uscirai di cui molto presto.- continuò lui, circondandomi col suo braccione: sembrava così cresciuto e io me lo stavo perdendo.
Subito dopo la visita di Carl mi portarono il pranzo: era peggio della chemio, meglio non parlarne.
Mentre stavo addentando un pezzo di quella che sembrava carne di tre anni prima, entrò Fiona in fretta e furia, urlando al telefono.- Ti ho detto di non chiamarmi, io non parlo con I bugiardi!-
Non parlavo con Fiona da settimane, ma di certo quella situazione mi parve più interessante del cibo orribile.
Riposi il vassoio mentre lei attaccava il telefono e lo tirava sul banchetto.
-Ciao.- mi disse col fiatone.
-CiaoTutto bene?- chiesi io.
-No!- esclamò, sedendosi davanti a me.- Mi spieghi perchè mi metto sempre con uomini che dicono cazzate su cazzate?-
Pensai a tutti I suoi passati fidanzati e non aveva tutti I torti, ma almeno qualcuno si salvava.- Beh, Steve non era male.-
-Certo, tranne che si chiamava Jimmy ed era il re dei bugiardi!-
-Ma almeno lo amavi.-
Abbassò lo sguardo e scosse la testa.- Lamore non conta un cazzo. Guarda te e Lip: siete probabilmente la coppia più affiatata che abbia mai visto eppure siete andati in tribunale.-
Non aveva tutti I torti.- E vero lamore non basta, ma aiuta.-
Fece un sorrisetto e si alzò sospirando.- Non mi stupisco che tu mi dica questo.-
Alzai un sopracciglio accorgendomi della sua arroganza nel dirlo.- E perchè?-
-Perchè sei sempre stata rosa e fiori, tu non lo sai cosa significhi vivere.-
-Certo, sto per morire.- commentai.
-Non intendevo questo..- balbettò.
-Fiona, ma che cosa sei venuta a fare qui? Mi hai dato della pazza, della malata, cosaltro vuoi dirmi?-
Ci fu un attimo di silenzio in cui sembrò spaesata.- Non lo soSono stati I miei piedi a venireEvidentemente ho sbagliato.- sussurrò appena.
-Già.-
Detto questo, prese le sue cose e se ne andò.
Le cose non erano più le stesse tra noi due e non sapevo come risolverle.
***
Poco dopo lorario di cena, Lip tornò da me e insieme a lui entrò una donna sulla cinquantina, con una coda alta bionda e vestita elegantemente.
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That's How It Goes. (E' così che va- Shameless Fanfiction.)
FanficSEQUEL DI "CRAZY IN LOVE, RIGHT NOW"