Capitolo 26-Procedura distruttiva:

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7 giorni dopo.

Stare per una settimanna dentro quelle quattro mura fu una vera tortura: mi mancava il sole, i Gallagher, Thomas.

Lo vedevo quasi tutte le sere, ma non era lo stesso.

Lip, invece, veniva a trovarmi la mattina e poi la sera dopo aver staccato dal lavoro.

La sua forza danimo era enorme: riusciva a fare tutto da solo, ma non sapevo per quanto sarebbe durato.

In realtà, in me cera una piccola tenue Speranza che la chemioterapia mi guarisse quelle maledette cellule malate.

Dallaltra, non sapevo cosa pensare.

-Ieri ci siamo messi a giocare col pongoCredo ne abbia mangiato qualche pezzetto.- ridacchiò Lip, facendomi vedere foto di Thomas dal suo telefono.- Beh, vedremo nel pannolino.-

-Dici che sia ora che lo impariamo ad usare il vasino?-gli chiesi.

Lui fece una smorfia quasi di disgusto.- Per questo aspetteremo che tu esca da quiNon credo di farcela a stare lì davanti a lui e dirgli: coraggio Tesoro,pensa a qualcosa che te la faccia uscire, dai!-

Scoppiai a ridere nellimmaginarmelo.- Se mai uscirò da qui..-

Lip si fermò a guardarmi.- Tu uscirai da qui molto presto.-

Lo guardai in quei suoi profondi occhi azzurri e gli accarezzai la guancia.- Qualche tempo fa non lavresti pensata così..-

In quel momento abbassò lo sguardo.- Si, sono stati momenti cupi. Forse mi sbagliavo.- mormorò con voce suadente.

-Tu che ammetti di aver sbagliato? Wow!-

Mi spinse appena prima di abbracciarmi e baciarmi la fronte.-In salute e in malattia.- sussurrò, come se lo stesse dicendo a se stesso.

Ci fu un attimo di silenzio in cui mi misi a guardare lanello che avevo al dito, prima che lui intrecciasse le sue dita con le mie.

-Ti amo.- gli dissi, prima di baciarlo intensamente.

Lui era la mia roccia, lo era sempre stato.

In quellistante entrò linfermiera che annunciò linizio della mia chemio.

Tutti i giorni alle 11:00 di mattina iniziava la terapia e Lip restava sempre con me fino alla fine.

Si teneva in una stanza insieme ad altre persone con cui avevo fatto anche amicizia.

Per quanto sembrava accogliente il luogo, era un inferno.

Mi infilavano un ago nel braccio e da un tubicino, in pratica, entravano dentro di me cellule buone per cacciare quelle cattive.

Gli effetti collaterali , purtroppo, erano intorpidimenti continui e la caduta di capelli.

Il tutto accadeva su una comoda poltrona che accanto aveva un enorme macchina di cui non ricordo nemmeno lo strano nome.

Al mio fianco cera Dora, una simpatica signora di 35 anni che ogni volta aveva qualche aneddoto della sua vita per me.

Mentre preparavano il tutto, Lip rimaneva fuori dato che dovevano sterilizzare sia noi che le macchine.

-Buongiorno Nicole!- mi salutò Dora.

-Ciao anche a te Dora, come va oggi?- le chiesi, sedendomi sulla poltrona.

-Non so se posso riprendermi..- sospirò, sembrava di mal umore.

-Che cosa è successo?-

-Derek Shepperd è morto- mormorò tristemente.

Non sapevo chi fosse, ma mi sembrò gentile farle le mie condoglianze.-Beh, mi dispiace..Anche lui aveva il cancro?-

-Nah, è morto in un incidente stradale!- esclamò, quasi contrariata. -Lo so che è solo una serie tv, ma è come se ci vivessi dentro-

-Serie tv..?-

-Greys Anatomy.-

-Cazzo Dora! Credevo che ti fosse morto qualcuno di caro!- ribattei ridendo e dandole uno schiaffo sulla coscia.

Lei rise sottoi baffi per avermi presa in giro e mentre ci mettevano gli aghi, notò che Lip era fuori a mettersi i copriscarpe e disinfettandosi le mani per entrare nella stanza.

-Ah, eccolo!- commentò Dora. -SentiSe non ce la fai, me lo cedi in eredità? Ho 35 anni e sono da sola, dovrò pure divertirmi con qualcosa.-

Mi coprii la faccia dopo esser arrossita, fino a quando non mi ricordai che la capo reparto sarebbe arrivata a momenti.

La dottoressa Williams era famosa perchè faceva rispettare ogni minima regola e chi non lo faceva, veniva cacciato subito.

Secondo il regolamento, Lip poteva farmi compagnia, ma non gli era consentito toccarmi o fare altro di quel genere.

-Buongiorno bel bocconcino.- lo salutò Dora.

-Ciao Dora, Hitler è arrivata?- chiese Lip.

Hitler stave per la capo sala Williams.

-No, sembra in ritardo oggi.- rispose Dora, afferrando una rivista da leggere dal banchetto.

Così Lip afferrò velocemente una sedia e si sedette accanto a me, prendendomi a baciare più volte.- Ti bacerò tante volte quante te ne servono, prima che arrivi la bestia.-

-Oh Santo Cielo, così oltre al cancro, mi verrà il diabete!- esclamò Dora.

Mentre ridevamo, la Williams entrò nella stanza e le risate si spensero.

A mettere disagio erano quei suoi enormi occhiali tondi alla Harry Potter e il neo sul labbro.

-Signor. Gallagher, si è lavato bene le mani?- gli domandò, guardandolo dallalto al basso.

-Si signora Williams, ho disinfettato anche le parti coperte.- rispose Lip, facendole un occhiolino.

-Dubito che la cosa mi interessi.- commentò lei, mettendosi seduta alla sua scrivania.

-Mi adora.- disse Lip, tra se e se.

-Quella ha bisogno di farsi una sana scopata.- aggiunse Dora.

In quellistante seniti dolore per tutto il corpo, come se in un secondo mi avesse attraversato una potente scossa elettrica: gli effetti della chemio.

Lip notò che avevo fatto una smorfia di dolore e tentò di stringermi la mano, ma si ricordò subito che cera anche la Williams e si fermò.-Tutto ok?- sussurrò.

-Fa male.- balbettai sospirando.

Dora alzò leggermente gli occhi dalla rivista per controllare che la dottoressa non stesse guardando: era una nostra specie di giochino. -Adesso.-

Con uno scatto Lip mi prese la mano e se la portò alle labbra, massaggiandola appena.- Va meglio?-

Il dolore si era leggermente attenuato, ma non era sparito del tutto.

Tuttavia, negli occhi di Lip cera una luce di Speranza: forse sarei davvero guarita e volevo sostenerlo.-Si..-

Eccoci tornati con la seconda parte di Shameless! Questo capitolo è un po sdolcinato, ma ci serve un pò di felicità! Lasciate qualche commento :D

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