Capitolo 31-Ritorni inaspettati:

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Quella sera, Fiona mi chiese di rimanere con lei per contare lincasso della giornata e pulire in giro.

Accettai, anche obbligatoriamente, non aveva una bella cera: era pallida e aveva gli occhi rossi come se si fosse appena fatta.

Continuava a dire che nella bottiglietta che beveva ogni tanto cera solo della sprite, ma non le credevo neanche un po'.

Mentre lei contava i soldi al bancone, io pulivo la cucina.

Ad un certo punto sentii qualcuno entrare e allora andai a controllare: si trattava di tre ragazzi abbastanza loschi, di cui inizialmente non capii lintento.

Si diressero subito da Fiona non appena videro i soldi.

-Siete da sole?- domandò un uomo quasi calvo, con un sorrisino sospetto.

Si stava mettendo male.

Fiona era ubriaca marcia e io di certo non brillavo in lotta corpo a corpo.

-Non vi sembra un po' tardi per mangiare?- commentai, mentre lo stesso ragazzo annusava la bottiglia di Fiona.

-Ne avete altro?-

-Lora per lalcool è passata da un po', che ne dite se vi porto un caffè?- chiese Fiona, cercando di stare tranquilla.

Camminai silenziosamente dietro il bancone e vidi che cera un coltello.

Cercai di prenderlo, sperando di non doverlo usare.

-Avanti, possiamo divertirci tutti insieme.- continuò egli, ad un passo dal naso di Fiona.

Credevo sarebbe successo il peggio, se Lip non fosse entrato dalla porta con in braccio Thomas e ancora con la sua tutina da ginnastica.

-Tutto bene, qui?-

I tre uomini sbuffarono.- Si, tutto bene, mi è passata la fame.-

Detto questo se ne andarono e Fiona ci mise due secondi a chiudere a chiave.

Posai il coltello e feci un sospiro di sollievo.

-Oh porca troia.- esclamò Fiona, probabilmente con il cuore a mille.

-Cosè successo?- chiese Lip.

-Credevo che ci avrebbero derubato- risposi.

-V-Voi andate a casa, ci penso io.- balbettò Fiona.

-Sei sicura?-

-Sto bene, andate.-

Allora io e Lip uscimmo per dirigerci a casa, ma le sorprese non finirono lì quella sera.

Camminavamo tranquilli verso il palazzo, quando vedemmo chiaramente una persona seduta sugli scalini.

Era Xan.

Era tornata.

Lo sguardo sorpreso di Lip si fece notare subito, ma sembrava anche triste.

Mi avvicinai e mi inginocchiai davanti a lei.- Ehi, che ci fai qui?- le domandai, vedendo che aveva i vestiti e la pelle sporca.

-Non sapevo dove andare..- sussurrò, a testa bassa.

La portammo immediatamente in casa e le preparai un panino, dal suo aspetto non mangiava da qualche giorno.

-Che cosa è successo? Dovè tua madre?- continuò Lip.

Lo fulminai con lo sguardo: magari non voleva che le facessimo subito tutte queste domande.

-Non so dove siaEravamo in un albergoE lei non si è fatta più vedere. Poi mi hanno cacciato via..- spiegò Xan.

Non ci potevo credere: la mamma laveva abbandonata di nuovo.

That's How It Goes. (E' così che va- Shameless Fanfiction.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora