La mattina dopo, mi alzai per prendere le mie pillole, il flacone era quasi finito e ciò indicava l’inizio della fine, del fatto che avrei dovuto iniziare le terapie a breve.
Preparai il caffè e lo misi in una tazza per Lip: stava ancora dormendo a pancia in sotto, con un bel sedere scoperto.
Sembrava un angelo.
Posai la tazza sul comodino e mi sdraiai su di lui, baciandogli la guancia. - Buongiorno. - sussurrai.
- Buongiorno - disse lui, aprendo gli occhi.
Dopo aver bevuto il caffè per svegliarci, ci avviammo a casa Gallagher per la colazione.
Non appena entrai, mi volarono addosso coriandoli colorati.
- Auguri! - gridarono insieme Carl, Debbie, Liam e Ian.
Carl mi soffiò una trombetta vicino, mentre Tommy rideva in braccio a Debbie e ripeteva mamma.
- Grazie a tutti! - esclamai, baciando Tommy.
- Ho fatto i Brownies! - intervenne Debbie.
Ci sedemmo a tavola e iniziai ad imboccare il bambino con l’onogenizzato.
- Chi comincia con i regali? - domandò Ian.
- Regali? Ragazzi... Non dovevate. - commentai.
- Sssh! - continuò Ian. - Prima il migliore amico.-
Ridacchiai e aprii la sua busta: si trattava di un orso di peluche grande quanto Tommy e molto morbido.
- E’ così carino... - gli dissi.- Con questo cazzo di braccialetto con so quanto potrò venire in ospedale a trovarti così, farai finta che quello sia io. - spiegò Ian.
Era molto dolce da parte sua. - Grazie, Ian. - gli dissi, abbracciandolo.
- Tocca a me, tocca a me! - disse Debbie, passandomi una busta più piccola.
Dentro c’era una bandana femminile, ornata di fiori rosa.
- So che ti cadranno tutti i capelli, perciò metti questa e sarai figa lo stesso. - spiego Debbie.
La ringraziai con un bacio e poi passai alla scatola di Carl: dentro vi era una foto incorniciata di me e i Gallagher fatta al mio matrimonio.
Quello era il regalo che preferivo.-Wow Carl..È-È bellissima...-
-Non voglio che tu stia da sola...-
Lo baciai sulla guancia più volte, era sempre stato così buono con me.
Proprio in quell’istante, mi arrivò una notifica, era Christian che mi chiedeva di prendere una caffè la sera.
- E il tuo regalo, Lip? - chiese Ian.
- Ci ho già pensato stanotte... - rispose Lip, vantandosi della nottata “selvaggia”.
Scoppiai a ridere, mentre Lip e Carl si davano un pugnetto.
- Siete tremendi... - commentai.
- Chi è al telefono? - domandò poi Lip.
- E’ Christian... -
- Oh, si fottese! - esclamando tutti insieme.
- Vuole soltanto che prendiamo un caffè, dopotutto è stato gentile con me, mi ha dato anche il bigliettino della clinica. - spiegai.
- Tsk, tu non andrai in quella clinica. -
Alzai un sopracciglio per il suo modo arrogante di dirlo. - Dovrei decidere io... E poi sarà gratis, mi ha consigliato un suo amico. - puntualizzai.
- Aaah... - dissero tutti insieme.
- Va bene. - sospirò Lip. -Ma prima apri il mio regalo. - mormorò, baciandomi il naso.
Ero molto curiosa. - Quanto è grande? -
- Molto grande. -
- Lip, sto cercando di mangiare! - esclamò Debbie, con il brownie in bocca.
- Quanto grande? - continuai.
- Infinito. -
Il mistero si infittiva sempre di più.
- Va bene, non farmi aspettare! -
A quel punto usò la bandana per coprirmi gli occhi.
- Assomiglia sempre di più ad un porno. - commentò Ian.
Mi prese le mani e mi portò fuori. - Oddio, odio il buio. -
Il buio mi faceva paura, ma sapevo che c’era Lip a guidarmi.
Camminammo per un po’, forse 15 minuti: avevo capito da subito dove eravamo arrivati dal rumore del treno che passava.
Il nostro posto.
- Ah, ma lo so dove siamo! - esclamai, togliendomi la bandana.
Lip aveva una scatolina in mano. - Ti ricordi? -
La mia mente tornò a non poco tempo prima . - Il nascondino! -
- Questo era l’ultimo indizio. - continuò sorridendo.
Così aprii la scatolina e trovai un figlio con su scritto una via che non conoscevo. - Non so dove sia. -
- Metti il navigatore. - mi disse tirandomi le chiavi dell’auto. - Guidi tu! -
Salimmo in macchina e impostai la via scritta.
Mentre seguivo la strada, Lip tirò fuori la videocamera.
- Me l’hai rubata! -- Devo riprendere la tua faccia quanto arriveremmo. -
Per dire una cosa del genere, voleva dire che si trattava di una bella sorpresa.
L’accese e ci riprese entrambi. - Sorridi! -
Sorrisi alla elecamera e baciai Lip nell’attimo prima di arrivare.
Guardai alla mia sinistra un bellissimo paesaggio di mare infinito e il sole, quasi in tramonto, che si posava sull’acqua.
Frenai di botto. - Oh mio dio! - esclamai al settimo cielo, mentre Lip mi riprendeva.- Sapevo saresti impazzita! - commentò ridendo.
Saltellai sul sedile come una bambina, mi tolsi la cintura e scesi. - Mi hai portato al mare! -
- Lo so che è il tuo sogno. -
- Ma non ho il costume... -
Lip aprì lo sportello del bagaglio e da una busta tirò fuori due costumi: uno intero bianco con dei motivi floreali e un pantaloncino blu con delle ancore.
- Cioè, sono sempre stati li?! - sgranai gli occhi.
Lui continuò a ridere - Eggià! -
Risi insieme a lui e gli diedi una spintarella.
Ci mettemmo i costumi in fretta e corremmo in spiaggia per poi ruffarci.
Non c’erano molto persone e l’acqua era quasi tiepida.
Mi immersi completamente e mi godetti la sensazione fino a che avevo aria.
- E’ bellissimo. - commentai felice.
Tornai sotto e feci le bolle, quando Lip mi affiancò e mi baciò.
Ci baciamo sotto l’acqua, quasi senza fiato.
Forse fu un pensiero autolesionista, ma: sarei voluta morire quell’istante.
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That's How It Goes. (E' così che va- Shameless Fanfiction.)
FanfictionSEQUEL DI "CRAZY IN LOVE, RIGHT NOW"