Capitolo 24-L'ultima vacanza:

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La mattina dopo, mi alzai per prendere le mie pillole, il flacone era quasi finito e ciò indicava l’inizio della fine, del fatto che avrei dovuto iniziare le terapie a breve.

Preparai il caffè e lo misi in una tazza per Lip: stava ancora dormendo a pancia in sotto, con un bel sedere scoperto.

Sembrava un angelo.

Posai la tazza sul comodino e mi sdraiai su di lui, baciandogli la guancia. - Buongiorno. - sussurrai.

- Buongiorno - disse lui, aprendo gli occhi.

Dopo aver bevuto il caffè per svegliarci, ci avviammo a casa Gallagher per la colazione.

Non appena entrai, mi volarono addosso coriandoli colorati.

- Auguri! - gridarono insieme Carl, Debbie, Liam e Ian.

Carl mi soffiò una trombetta vicino, mentre Tommy rideva in braccio a Debbie e ripeteva mamma.

- Grazie a tutti! - esclamai, baciando Tommy.

- Ho fatto i Brownies! - intervenne Debbie.

Ci sedemmo a tavola e iniziai ad imboccare il bambino con l’onogenizzato.

- Chi comincia con i regali? - domandò Ian.

- Regali? Ragazzi... Non dovevate. - commentai.

- Sssh! - continuò Ian. - Prima il migliore amico.-

Ridacchiai e aprii la sua busta: si trattava di un orso di peluche grande quanto Tommy e molto morbido.
- E’ così carino... - gli dissi.

- Con questo cazzo di braccialetto con so quanto potrò venire in ospedale a trovarti così, farai finta che quello sia io. - spiegò Ian.

Era molto dolce da parte sua. - Grazie, Ian. - gli dissi, abbracciandolo.

- Tocca a me, tocca a me! - disse Debbie, passandomi una busta più piccola.

Dentro c’era una bandana femminile, ornata di fiori rosa.

- So che ti cadranno tutti i capelli, perciò metti questa e sarai figa lo stesso. - spiego Debbie.

La ringraziai con un bacio e poi passai alla scatola di Carl: dentro vi era una foto incorniciata di me e i Gallagher fatta al mio matrimonio.

Quello era il regalo che preferivo.-Wow Carl..È-È bellissima...-

-Non voglio che tu stia da sola...-

Lo baciai sulla guancia più volte, era sempre stato così buono con me.

Proprio in quell’istante, mi arrivò una notifica, era Christian che mi chiedeva di prendere una caffè la sera.

- E il tuo regalo, Lip? - chiese Ian.

- Ci ho già pensato stanotte... - rispose Lip, vantandosi della nottata “selvaggia”.

Scoppiai a ridere, mentre Lip e Carl si davano un pugnetto.

- Siete tremendi... - commentai.

- Chi è al telefono? - domandò poi Lip.

- E’ Christian... -

- Oh, si fottese! - esclamando tutti insieme.

- Vuole soltanto che prendiamo un caffè, dopotutto è stato gentile con me, mi ha dato anche il bigliettino della clinica. - spiegai.

- Tsk, tu non andrai in quella clinica. -

Alzai un sopracciglio per il suo modo arrogante di dirlo. - Dovrei decidere io... E poi sarà gratis, mi ha consigliato un suo amico. - puntualizzai.

- Aaah... - dissero tutti insieme.

- Va bene. - sospirò Lip. -Ma prima apri il mio regalo. - mormorò, baciandomi il naso.

Ero molto curiosa. - Quanto è grande? -

- Molto grande. -

- Lip, sto cercando di mangiare! - esclamò Debbie, con il brownie in bocca.

- Quanto grande? - continuai.

- Infinito. -

Il mistero si infittiva sempre di più.

- Va bene, non farmi aspettare! -

A quel punto usò la bandana per coprirmi gli occhi.

- Assomiglia sempre di più ad un porno. - commentò Ian.

Mi prese le mani e mi portò fuori. - Oddio, odio il buio. -

Il buio mi faceva paura, ma sapevo che c’era Lip a guidarmi.

Camminammo per un po’, forse 15 minuti: avevo capito da subito dove eravamo arrivati dal rumore del treno che passava.

Il nostro posto.

- Ah, ma lo so dove siamo! - esclamai, togliendomi la bandana.

Lip aveva una scatolina in mano. - Ti ricordi? -

La mia mente tornò a non poco tempo prima . - Il nascondino! -

- Questo era l’ultimo indizio. - continuò sorridendo.

Così aprii la scatolina e trovai un figlio con su scritto una via che non conoscevo. - Non so dove sia. -

- Metti il navigatore. - mi disse tirandomi le chiavi dell’auto. - Guidi tu! -

Salimmo in macchina e impostai la via scritta.

Mentre seguivo la strada, Lip tirò fuori la videocamera.
- Me l’hai rubata! -

- Devo riprendere la tua faccia quanto arriveremmo. -

Per dire una cosa del genere, voleva dire che si trattava di una bella sorpresa.

L’accese e ci riprese entrambi. - Sorridi! -

Sorrisi alla elecamera e baciai Lip nell’attimo prima di arrivare.

Guardai alla mia sinistra un bellissimo paesaggio di mare infinito e il sole, quasi in tramonto, che si posava sull’acqua.
Frenai di botto. - Oh mio dio! - esclamai al settimo cielo, mentre Lip mi riprendeva.

- Sapevo saresti impazzita! - commentò ridendo.

Saltellai sul sedile come una bambina, mi tolsi la cintura e scesi. - Mi hai portato al mare! -

- Lo so che è il tuo sogno. -

- Ma non ho il costume... -

Lip aprì lo sportello del bagaglio e da una busta tirò fuori due costumi: uno intero bianco con dei motivi floreali e un pantaloncino blu con delle ancore.

- Cioè, sono sempre stati li?! - sgranai gli occhi.

Lui continuò a ridere - Eggià! -

Risi insieme a lui e gli diedi una spintarella.

Ci mettemmo i costumi in fretta e corremmo in spiaggia per poi ruffarci.

Non c’erano molto persone e l’acqua era quasi tiepida.

Mi immersi completamente e mi godetti la sensazione fino a che avevo aria.

- E’ bellissimo. - commentai felice.

Tornai sotto e feci le bolle, quando Lip mi affiancò e mi baciò.

Ci baciamo sotto l’acqua, quasi senza fiato.

Forse fu un pensiero autolesionista, ma: sarei voluta morire quell’istante.

That's How It Goes. (E' così che va- Shameless Fanfiction.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora