Mentre Lip tornava un auto per prendere gli asciugamani, mi sedetti sulla sabbia a guardare il tramonto.
Cercai di memorizzare ogni singola cosa: La sensazione del vento sulla pelle, il modo in cui le gocce mi cadevano addosso, il leggero sapore di sale.
Prima o poi, le uniche cose che avrei sentito sarebbero stati il dolore e la pappa da ospedale.
Mi vennero i campi allo stomaco e i brividi al solo pensiero: ero spaventata e iniziai a tremare.
Lip mi coprì subito con un telo di mare. - Ehi, stai bene? - mi sussurrò all’orecchio.
Presi un bel respiro e mi calmai. - Si, sto bene. - risposo, lasciandomi pervadere dal suo calore. - Grazie per avermi portata qui. - gli dissi.- Piccola... Ti ci sei portata da sola. Tu sei fortissima, puoi fare tutto. - commentò, accarezzandomi il volto.
Lo guardai negli occhi e ci vidi la mia vita. - Ti amo. -
- Ti amo anche io. - mormorò, baciandomi più volte a stampo.
Mi abbracciò da dietro e insieme guardammo il modo in cui il solo si poggiava sul mare.
- “La luna brilla, è notte inoltrata, ti guardo dormire e resto incantato, il visino disteso, in pace col mondo, ascolto il tuo respiro, dolce e profondo.” -
Riconobbi la ninna nanna per Tommy e sorrisi mentre lui mi cullava.
- Resterai con me? - gli domandai.
- Sempre, fino alla fine. -
Ormai si era fatto sera, indossammo i vestiti e tornammo in città, dato che dovevo incontrarmi con Christian.
Lasciai Lip davanti casa. - Va bene, chiamami non appena saluti quel coglione. - mi disse.
Ridacchiai e annuii, per poi baciarlo. - D’accordo. -
Andai da Patsy’s e parcheggiai lì vicino, lui mi stava aspettando ad un tavolo.
- Ciao. - lo salutai, sedendomi davanti a lui.
- Ehi... Ho preso due caffè. -- Perfetto, grazie. -
- Allora... Come stai? - mi domandò.
- Il mio matrimonio sembra bene, mio figlio ha imparato a camminare e a parlare... Io, peggioro... -Lui fece una smorfia di incomprensione. - A-Aspetta... Se il tuo matrimonio è ok, perché tutta questa storia dell’affidamento? -
Alzai le spalle. - Non lo so... Ci eravamo solo, persi di vista probabilmente... -In realtà nemmeno io sapevo il perché.
Lui tirò su un sopracciglio. - Quindi siete tornati insieme? -Notai un lieve tono di delusione nelle sue parole. - Non ci siamo mai lasciati... -
Si passò una mano nei capelli e fece una ridarella nervosa. - Quindi ho speso tutti quei soldi per niente... - mormorò tra se e se.
- Q-Quali soldi? - chiesi confusa.- Tutti quelli spesi per farti vincere quella cazzo di causa! -
In quel momento, facendo due più due, capii perché si stesse alterando tanto.
- Hai corrotto la giuria, Christian?- Gli chiesi, dritta e concisa.
- Certo! Come credi che ti avrebbero affidato tuo figlio, altrimenti?! - esclamò, con gli occhi avvelenati.
Due giorni interi in tribunale mi caddero addosso: giorni sprecati, perché tanto avrei vinto lo stesso dato che Christian aveva corrotto tutti con i soldi.
- Oh mio dio. - mi alzai con la nausea, stavo per vomitargli addosso per quanto mi faceva schifo.
- A-Aspetta, non volevo dire questo... - balbettò, seguendomi fuori.
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That's How It Goes. (E' così che va- Shameless Fanfiction.)
Fiksi PenggemarSEQUEL DI "CRAZY IN LOVE, RIGHT NOW"