37. Addio.

139 4 0
                                    

·AUGURI PRINCIPESSA.· Urlano tutti quando entro nella grande sala con Madison in braccio.

Vedo le ragazze avvicinarsi e abbracciarmi, sorrido e ricambio l'abbraccio.

·Ma guarda come si è fatta grande la mia Cretina.· Dice James abbracciandomi fortissimo.

·Ho capito, ma scollati che sto morendo.· Dico picchiettando lievemente la mia mano sulla sua spalla.

Si allontana e poi insieme a Madison vado a salutare tutti.

·Ciao tesoro.· Dice Elisabeth, la madre di Alex.

Mi abbraccia e poi si abbassa di poco.

·Ma guarda che bella bambina che abbiamo qui.· Continua Elisabeth sorridendo.

Madison si nasconde dietro la mia gamba e mi tira di poco il vestito color rosa cipria.

·Madison, saluta.· Dico accarezzando la sua testolina.

Lei sorride e annuisce. Fa cenno con la mano e poi va verso Candy.

Resto a parlare con Elisabeth altri 20 minuti e poi vado a versarmi un calice di vino.

·Strano vero?· Domanda James facendomi sobbalzare.

·Cosa?· Domando appoggiandomi al muro.

·Che Madison assomigli così tanto a Alex.· Risponde guardando la bambina giocare con Alex e Candy.

Mi irrigidisco e sgrano gli occhi.

·Scusa?!· Sbotto.

·È vero, assomiglia tantissimo ad Alex e te. E poi tu e David non avete gli occhi azzurri, lei si, sembra abbia il mare negli occhi.· Afferma e poi si gira verso di me. · C'è Alex che ci guarda.· Continua e poi si allontana da me.

Quando mi giro, Alex mi fa segno di andare in bagno e io prontamente vado verso di esso.

Pochi minuti dopo vedo Alex entrare e chiudere a chiave.

·Che hai?· Domanda avvicinandosi.

·Nulla.· Taglio corto accedendomi una sigaretta.

Lui mi prende la sigaretta e la spezza.

Prima che io potessi urlargli contro, le sue labbra si appoggiano sulle mie e mi accarezza la coscia nuda.

Si stacca dalla mie labbra e mi bacia il collo.

·N-non possiamo farlo.· Dico balbettando e subito mi torna in mente la sera di 4 anni fa.

Flashback.

·Non possiamo farlo.· Dico una volta che siamo nel letto nudi.

Avevo notato che non aveva preservativi quando siamo saliti e sopra il comodino non c'era nulla.

·Sono abbastanza grande da capire quando devo venire. Sta tranquilla.·

Fine flashback

·Fermo, fermo.· Quasi urlo togliendolo da sopra di me e mettendomi le mani nei capelli.

·Che succede?· Domanda mettendomi una mano nella spalla.

·M-Madison..· Incomincio ma sento degli spari e subito la paura mi assale.

Apro la porta e incomincio a correre verso il gruppo di persone.

Vedo del sangue bagnare le mie scarpe e quando vedo chi è il mio cuore perde troppi battiti, l'aria diventa soffocante, le gambe pesanti e la voce bloccata.

Mi accascio a terra accanto al corpo piangendo.

·MADISOON.· Urlo prendendola e abbraccaindola. ·FIGLIA MIAA, PARLAMI, PARLAMI. TI PREGO MADDY!· Continuo e le mille lacrime rigano il mio volto.

·CHI È STATO A FARTI TUTTO QUESTO?! CHI È STATO?· Urlo ancora alzando lo sguardo tra i presenti e vedendo tutte facce sofferenti.

La mia voce trema, i miei occhi pieni di lacrime che non fanno altro che uscire.

Mia figlia! Mia figlia è tra le mie mani morta!

Mi hanno tolto la cosa più bella della mia vita, la mia ancora e con lei, hanno preso anche me.

Hanno toccato il mio unico tasto dolente, il mio punto debole.

Ma io dov'ero?! Non ero qui a proteggerla, è tutta colpa mia. Dovevo essere qui, non con Alex a farmi i cazzi miei.

Le avevo promesso di stare con lei sempre e invece l'ho lasciata sola.

Ho sempre saputo di essere una cattiva madre, una cattiva sorella, una cattiva figlia e una cattiva sorella.

Dovevo morire io, non lei! È tutta colpa mia.

Vedo l'ambulanza arrivare e mia madre mi mette due mani sulle spalle aiutandomi ad alzarmi.

Guardo ancora una volta Madison e mi viene un nodo alla gola.

Mi abbasso, le bacio la mano e la stringo al mio petto ancora una volta.

·Ora del decesso..00:45.· Dice la donna guardando l'ora. ·Mi dispiace per la vostra perdita.· Continua abbassando la testa e mettendo un sacco nero sopra Madison.

Mi sento morire dentro e quando sto per cadere per le poche forze rimaste, sento delle mani prendermi per i fianchi.

Non mi importa chi è, voglio solo piangere e abbracciare qualcuno.

* * *

È passata 1 settimana dalla morte di Madison e non sono mai uscita dalla mia stanza, adesso mi sto preparando per andare al funerale e sono davvero morta dentro.

Ogni mio segno di felicità è andato a puttane.

Il giorno dopo della morte di Madison ho tentato il suicidio e ormai mi stanno con il fiato sul collo.

Le mie giornate sono composte da: musica, leggere, dormire e piangere.

·Tesoro, dobbiamo andare.· Dice mia madre malinconica stando ferma sullo stipide della porta.

Mi accarezzo la gonna nera, una lacrima segna il mio volto pensando a quante volte Madison mi tirava le gonne per farsi prendere in braccio o per dirmi qualcosa.

La asciugo e prendo la borsa seguendo mia madre di sotto.

Io salgo in macchina con Lucas, mentre Josh e Loren con i nostri genitori.

In macchina nessuno osa spiccicare una parola e mi va bene così.

·Jade..· Mi chiama Lucas.

Ho parlato troppo forte.

·So che fa male..· Inizia ma lo blocco.

·Non sai proprio nulla. Non cercare di metterti nei miei panni. Non hai mai perso una figlia o qualcosa che amavi più della tua stessa vita.· Lo ammunisco e lui non parla più.

Appena arriviamo al cimitero subito l'aria calma e fresca mi avvolge facendomi sentire anche un po' di fresco.

Sento qualcuno mettermi una giacca sulle spalle, dall'odore capisco subito che è il mio papà.

Mi abbraccia con un braccio, mi bacia la testa e insieme ci dirigiamo verso la tomba della mia piccola Maddy.

Più Forti Del Dolore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora