L'uomo di 30 anni di una volta, non esiste quasi più. Davanti a me c'è un uomo sulla quarantina.
·È tanto che non ci vediamo, non credi?· Mi sorride avvicinandosi.
Ogni suo passo verso di me è un mio che va indietro. Ho così tanta paura.
·C-che vuo-vuoi da me?· Balbetto. Sono sicura di avere gli occhi lucidi.
·Non voglio farti nulla Jade. Quello che volevo farti già l'ho fatto tempo fa. Non mi dire che ancora mi tieni il broncio.· Fa un mezzo sorriso passando la sua mano sul mio fianco. ·Sai, ho desiderato così tanto di incontrarti di nuovo, non mi sono ancora sposato..non ho ancora trovato una donna come te.· Mi passa una mano nella guancia asciungando una lacrima che era scappata dal mio occhio.
·D-Devi starmi lontano.· Cazzo! Sono troppo debole davanti a lui.
·Sta tranquilla, ancora non è arrivato il nostro momento. Ma arriverà, sarò così felice di farti di nuovo mia.· Mi stampa un bacio nella guancia, mentre io sono immobile davanti alla figura davanti a me.
Lui fa un ghigno e poi gira i tacchi sparendo nel nulla.
Sto qualche minuto davanti alla mia macchina, mentre le lacrime ormai rigano il mio volto.
Dopo una decida di minuti mi riprendo ed entro dentro la mia macchina.
Non allaccio la cintura e corro a casa.
* * *
Sento qualcuno bussare alla mia porta e io borbotto un 'avanti' rivelando la sottile figura di mia sorella.
·Jade, che succede?· Domanda stropicciandosi gli occhi.
Accenno un 'nulla' più finto di non so cosa e lei entra chiudendo la porta alle sue spalle.
·I tuoi singhiozzi si sentono dalla mia stanza. Che è successo?· Domanda ancora una volta.
·Nulla Loren, nulla.· Faccio un finto sorriso e lei mi guarda quasi male.
Mi abbraccia e cerca di tranquillizzarmi.
Dopo qualche minuto, mi addormento.
Sogno.
Jade? Oh piccola pulce..vieni qui, so che ti è piaciuto. Mi sei piaciuta anche tu!· Dice il ragazzo con un sorriso enorme.
Ed io sono qui, sdraiata a terra in una posizione strana insieme alle mie ragazze.
Stavo per parlare ma mi blocco di scatto.
·Devi dirmi qualcosa? Sai che una tua parola brutta è una pallottola alle tue amiche.· Dice passandomi la pistola in mezzo alle gambe.
·V-voglio p-patteggiare..· Balbetto
·Tu? Cosa vorresti fare?· Si mette a ridere e poi ritorna serio e mi fa segno con la mano di continuare
·L-lasci lo-loro, pren-pren-di me.· Continuo a balbettare.
·Mh, fammi pensare..Ragazzi che dite?·
·è la più brava a scopare, quindi si può fare.· Dice il biondo e gli altri accosentono.
·E invece no. Voi con loro, io con lei.· Dice e ricomincio a piangere in silenzio ed urlare come pazza sperando in qualcuno che ci senta.
Fine sogno.
Mi svegliai sudata al massimo e con mia sorella al mio fianco che dormiva beatamente.
A lei nemmeno la fine del mondo la sveglia.
Mi alzo dal mio letto, vado nel mio bagno e mi guardo allo specchio. Mi lavo la faccia e torno nel mio letto cercando di addormentarmi.
Dopo essermi girata e rigirata la smetto di torturarmi e mi alzo scendendo al piano di sotto.
·Buongiorno.· Dico vedendo mio padre con in mano la tazza di caffè e il giornale.
·Buongiorno tesoro.· Risponde sorridendo.
Mi preparo un caffè e prendo anche un cornetto caldo cocco e nutella.
·Tesoro, una domanda..· Inizia mio padre, mentre io addento il mio cornetto. ·Per caso sei diventata..come dire..lesbica?· Sputa fuori imbarazzato.
mi soffoco col cornetto, così inizio a tossire fortissimo, mentre guardo mio padre che sospira.
·Ma cosa ti salta in mente?· Spalanco gli occhi diventando paonazza.
·Sai, ho visto il punto mentre tu e Cat vi siete baciate..ho pensato che.. non fa niente se sei, come dire, lesbica. Ti accetto così come sei. In fondo sei mia figlia.· Mi sorride.
Le guance mi stanno andando a fuoco, sarò sicuramente rossa come un pomodoro.
·Papà stavamo giocando. Non sono lesbica.· Sorrido nervosa continuando a mangiare.
Come gli salta in mentre una cosa del genere?
·Giorno.· Dice mia madre seria entrando in cucina.
Avrà il ciclo.
·Buongiorno.· Rispondiamo io e mio padre, mentre riceviamo una sguardo assassino dalla donna.
Okay. Ciclo. Lasciamola stare.
Vedo Loren con in braccio Candy che entra nella cucina mentre parla con quest'ultima.
Dopo una decina di minuti sento i passi di Josh e Lucas entrare in cucina e borbottare un 'buongiorno' Lucas si siede accanto a me e mi stampa un bacio nella guancia mentre Josh accanto a Loren.
·Nel pomeriggio verrà vostra nonna. Starà qui fin quando non lo so. Mi raccomando, carini ed educati. Cercate di non tornare a casa ubriachi e di non tornare a casa, se avete intenzione di fare una cosa del genere, dormirete in macchina o da qualche amico.· Dice mia madre con fare acido per poi sedersi e bere il caffè.
·Io e Jade oggi abbiamo una festa.· Annuncia Loren.
Scusa, quando aveva intenzione di dirmelo? La guardo alzando un sopracciglio e lei alza le spalle.
·Cercate un posto dove andare a dormire.· Borbotta mettendosi le cuffie e non cacarci più.
Che madre sociale e affettuosa.
·Che palle. Chi la sopporta a quella!· Dice sbuffando mio padre.
Prende il suo cellulare e poi va nel suo studio.
·Ma, noi andiamo in palestra.· Dice Lucas togliendo una cuffia a mia madre e indicando lui e Josh.
Mia madre li guarda male, prende velocemente la cuffia e annuisce.
· E siam rimasti in 4..· Dice Loren girando la forchetta nel piatto.
Candy si alza dalla sua sedia e va nella sua stanza.
· E siam rimasti in 3..· Si corregge. ·Mamma..· La chiama Loren.
·Dio Cristo, si può sapere cosa volete?· Per poco non urla per il nervoso.
·Ah ma, prenditi le gocce. Come siamo nervosi di prima mattina..· Dico e poco dopo faccio uno sbadiglio.
·Sono incinta.·
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Più Forti Del Dolore.
Teen Fiction«Ti va di spegnere tutto e guardare il cielo insieme?» Lei era una ragazzina, una ragazzina cresciuta dal dolore e dalle sofferenze. Una ragazza diventata forte a causa del suo passato. Non crede all'amore e non si fida di nessuno, nemmeno di se st...