68. L'incubo è finito.

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Pov's Cat.

2 settimane. Sono passate 2 fottute settimane.

Oggi è Natale.

I nostri genitori sanno che siamo partite, quindi non ci preoccupano minimamente dell'Inferno che stiamo passando.

Ogni santo giorno quel verve di Patrick viene qui, fa una visita a Jade e va via.

Una visita a cui io e Natalie dobbiamo assistere con forza.

Jade ormai non è più una di noi.

Ha perso totalmente lucidità, non parla quasi mai, e quando parla, parla come se stesse parlando con lui.

E ci parla con disprezzo, odia quando parliamo e certe volte anche quando respiriamo.

Non è più attaccata a nulla, quando vuole uscire può farlo con la più totale tranquillità. Tutti qui dentro hanno fatto "amicizia" con lei e sembra che la rispettino per il suo "fidanzato" ovvero Patrick.

Io e Natalie ci facciamo forza insieme e cerchiamo di trattenere il più possibile anche la ragazza ormai impazzita.

Sento uno scatto e Jade si prepara.

Tira le due strisce e si allarga di poco la vestaglia che fascia il suo corpo.

Fa intravedere il suo reggiseno rosso e si adagia sul letto.

Tutti i santi giorni Patrick le porta qualche intimo carino e anche le vestaglie di seta, una bianca, una nera, una rossa, una grigia e una color caramello.

È una cosa che Patrick le ha imposto di fare prima che lui entra. Mettersi una vestaglia e lasciarla leggermente aperta facendo vedere il suo intimo.

Ma un altro scatto ci fa sussultare.

La porta viene spalancata, ma non è Patrick.

Vedo Dylan avvicinarsi a Natalie, prende una chiave, la infila nella serratura e la libera.

Poi Taylor fa la stessa cosa con me.

José, Manuel, Travis, Josh, Lucas, Nash, Joseph, Matt, Paul, Ivo, Cameron, James, Noah, Gabriel, Michael e Alex.

Ci sono tutti. E sono tutti abbastanza armati.

Alex si avvicina a Jade, ma essa lo spinge via.

·LASCIATEMI!· Urla.

Alex cerca di tappargli la bocca, ma invano.

·Io devo stare con lui.· Continua con una voce inquietante.

Si alza dal letto, ma sviene.  Alex ne approfitta per prenderla in braccio e portarla via.

Taylor prende una coperta e mi copre il corpo mezzo nudo.

·Grazie..· Sussurro abbassando la testa.

·Sta tranquilla, tutto questo casino finirà molto presto.· Mi sorride e poi usciamo da quella stanza che iniziava a farmi stare male.

Quella stanza che puzzava di merda, e ancora non capisco perché i ragazzi non siano venuti qui prima.

I ragazzi fanno i muri sia davanti che dietro.

Ma quando arriviamo alla porta che dà il fuori, qualcuno si piazza davanti ad essa.

Patrick ci sorride e poi estrae una pistola.

·Datemi la ragazza.· Dice con un sorriso per niente rassicurante.

Jade sembra capire e scende dalle braccia di Alex.

·Dove credi di andare?· Domanda Josh tenendola per il polso.

·Da lui. Ora lasciami.· Sputa con odio.

·Ti prego Jay.· Quasi piange Taylor.

Lei sembra riscuotersi con quella parola e i suoi occhi diventano meno dilatati.

·Te l'avevo detto che io appartenevo a lui.· Con queste parole si dirige verso di lui, lui le prende la mano e le sorride rivolgendo nuovamente la pistola verso di noi. 

·Jay, cazzo fai? Torna qui!· La chiama suo fratello Lucas.

Lei sorride e poi guarda Patrick. ·Posso farlo io?·

Lui le porge la pistola e punta su Lucas, poi su Josh, poi su Taylor e infine su Alex.

Si avvicina a me e Natalie e ci tocca i capelli.

Ci lascia un bacio sulla fronte e poi si volta e si piazza davanti ad Alex.

·Non potete aiutarmi ad uscire da questo casino. Anche se andiamo via, lui tornerà. Lui vuole me non voi. Ed io sono stanca, tremendamente stanca.·

·Jay che diavolo stai dicendo?· I suoi occhi sembrano persi in quelli di lui. Sembra qualcosa di surreale.

·Vorrei svegliarmi da questo incubo, e l'unico modo per farlo è far tacere il mio male.·

Dopo questa frase, si volta verso Patrick e sorride.

·In questo caso, il mio male sono io.·

Si porta la pistola al petto, leva la sicura e si spara un corpo netto.

Cade a terra con un sorriso sulle labbra.

Di scatto Taylor estrae la sua pistola e spara come un pazzo verso Patrick e i suoi uomini.

·MIA CUGINA!· Urla con rabbia sparando ancora a Patrick.

Il mio viso si bagna, un mare di lacrime scendono sul mio volto e per un istante vorrei non essere mai nata.

Vorrei che tutto questo non esistesse, vorrei essere semplicemente la ragazza secchiona che viene derisa. Vorrei essere povera e brutta, vorrei non essere mai stata a conoscenza di questi ragazzi che oggi sarebbero i miei amici, i miei fratelli e le mie sorelle.

Vorrei che una delle mie sorelle non si fosse sparata davanti ai miei fottuti occhi.

Vorrei semplicemente non avere tutto questo vuoto dentro.

·JADE!· Urlano i ragazzi accasciandosi accanto a lei.

Io invece mi sento Il nulla.

Non sento assolutamente nulla. Non sto male, non sto bene, non sono felice e nemmeno triste. Non sono qualcuno, sono il nulla. Nulla. Assolutamente nulla.

E adesso so come si sentivale LEI.

Grazie per il regalo di Natale, Jade.

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