·JADE, APRI CAZZO! HO VISTO LA TUA MACCHINA.·
Mi svegliai con delle urla provenienti da fuori, mi stiracchio e noto un braccio che mi tiene stretta.
Troppo stretta.
·JADEE! APRI QUESTA FOTTUTA PORTA. SO CHE SEI QUI. HO SBORSATO I SOLDI PER TROVARTI.· Urlano ancora da fuori.
Dalla voce sembra Josh, ma non ci metterei la mano sul fuoco.
·Manuel..· Bisbiglio scuotendo il ragazzo accanto a me.
·Jade, dormi. Non rompere.· Brontola con una tonalità di voce abbastanza forte.
·MA CON CHI CAZZO SEI?· Urlano da fuori.
Madonna beata.
Mi alzo lentamente dal letto e mi avvicino alla porta.
Guardo dal "buchino" e meno male che non ho messo la mano sul fuoco, mi sarei bruciata malissimo.
È Alex.
Da quello che vedo, è ubriaco fradicio.
·Alex, va via.· Dico aprendo di poco la porta.
·Che fai qui?· Bisbiglia.
Non rispondo.
·Jade, torna a dormire.· Brontola Manuel
La postura di Alex diventa automaticamente rigida, con la mano fa forza contro la porta facendola aprire e sbattere contro la parete.
Entra e si avventa contro Manuel.
·ALEX!· Urlo cercando di fermarlo.
La situazione si ribalta e Manuel è sopra Alex.
Oh madonna, spero sia tutto un incubo.
Però è meglio che non cerco di separarli, l'ultima volta non è andata molto bene.
Prendo il mio cellulare e quando sto per uscire sento un urlo da entrambi.
·DOVE VAI?·
·NON SONO FATTI VOSTRI.· Urlo a mia volta saltando in macchina.
Perché i maschi sono così complicati? Giro la chiave e cerco un posto dove andare.
Accendo il cellulare, appena si illumina il display vedo che sono le 04:54.
Non so dove andare. Però voglio pure dormire.
Mi posteggio davanti casa di mia zia Marta, prendo una coperta e un cuscino dal cofano e mi sdraio nei sedili dietro.
Mi ringrazio mentalmente per portarmi sempre le cose nel cofano e cerco di addormentarmi.
* * *
Alle 07:00 entro dentro casa di mia Zia e mi sorprendo vedendola sveglia a fare colazione sola.
·Oh zia..Buongiorno.· Dico rimettendomi le scarpe.
·Come mai sei rimasta a dormire in macchina? Non sono come tua nonna, non ti facevo problemi se entravi.· Dice bevendo la sua spremuta d'arancia.
E io che mi aspettavo la ramanzina.
·Alex ieri è venuto, sono venuta nella tua stanza alle 02:00 e non c'eri. Era così incazzato che ha rotto il vaso.· Continua facendomi segno verso l'ingresso.
Ecco cosa mancava. Quel vaso orribile all'ingresso. ·Però lo ringrazio, non piaceva nemmeno a me quel vaso. Era della madre di Jonathan. Poi alle 05:00 mi ha chiamata dicendomi cose sdolcinate.· Ridacchia scuotendo la testa.
STAI LEGGENDO
Più Forti Del Dolore.
Teen Fiction«Ti va di spegnere tutto e guardare il cielo insieme?» Lei era una ragazzina, una ragazzina cresciuta dal dolore e dalle sofferenze. Una ragazza diventata forte a causa del suo passato. Non crede all'amore e non si fida di nessuno, nemmeno di se st...