Pov's Alex.
Mi svegliai colpito dai raggi del sole, nel mio letto c'era una piccola ed esile figura femminile, ci misi un po' per capire che era successo la sera prima. Ma appena focalizzati il tutto mi alzai in cerca dei miei box e dei miei pantaloni.
Dovevo andare dagli altri ragazzi per capire cosa fare. Ancora la vedo la scena:
Lei zitta mentre ispirava la sua sigaretta e si godeva tranquillamente la scena di quel povero disperato che era entrato nelle loro grinfie.
Che poi tanto disperato non era. Lui era quello che alzava le mani sopra ad una ragazza, e non c'è cosa che mi faccia più schifo. Una ragazza cazzo! Che cazzo di forza ha in confronto alla tua?!
Mi lavai alla velocità della luce, lasciai un biglietto a Jade e andai verso la porta.
Ma proprio quando stavo per uscire, sentii qualcuno chiamarmi. E non perdetti un secondo a capire di chi era quella voce così leggera e tremendamente sexy.
·Dove vai?· Domandò
·Dagli altri.· Risponsi così, con una freddezza assurda.
Poi abbassai la maniglia ed andai via.
Jade stava diventando un'assassina e la cosa non mi piaceva. Non l'avevo mai vista così accanita contro qualcuno, così stronza e fottutamente pazza.
La vidi sul ciglio delle scale che guardava mentre andavo via da casa mia. La rabbia le si leggeva negli occhi e stavo quasi per tornare indietro.
Alla fine lasciai stare e andai via ugualmente.
Arrivato davanti alla porta della casa fuori città di tutti noi, li vidi a discutere animatamente.
·Che succede?· Domando dondolandomi sui talloni.
·Che succede?! Le hai viste ieri?· Domandò di rimando Cameron.
Le ho viste, sfortunatamente le ho viste.
·Sono fottutamente pazze.· Quasi urlò Nash.
Mi lesse nel pensiero.
·Il peggio di tutto questo è stato vedere le madri aiutare le ragazze! Ma io dico, si sono fottute il cervello? Che cazzo di esempio devono dare così?!· Sbottò incazzato nero Joseph.
Avevano così tanta ragione che non seppi difendere le ragazze. Ma in fondo che c'era da difendere? Sono nel torto marcio e non possiamo fare niente in loro difesa.
·Grazie a Dio Jack non sporgerà denuncia. Anche perché se si azzardasse a farlo lo ucciderei con le mie stesse mani.· Stavolta fu Josh a parlare.
·Abbiamo anche questo di cui preoccuparci.· Disse Lucas passandoci dei bigliettini con sù delle frasi.
·Qualcuno le minaccia. Qualcuno minaccia Jade e anche Cat e Natalie. Ma tutto tramine Jade. E non credo che la bionda e la mora sappiano delle minacce.· Continuò Josh.
·come le hai trovate?· Domanda Michael
·Jade è strana in questi giorni, e la sua camera è sempre chiusa a chiave che lei ci sia o meno. Ieri, mentre mangiavamo al ristorante gli arrivò una fetta di torta insieme ad una busta, è sbiancata di colpo e si è messa a tremare. E giuro che non l'avevo mai vista così spaventata in vita mia. Le sembrava che nessuno si era accorto di nulla, ma io, io mi ero accorto di tutto. Quando lei se ne andò insieme a mia madre e mia sorella, lei lasciò queste cose sulla sedia per sbaglio. Ne approfittai per prenderle e leggerle. E così visto che siamo stati impegnati tutto il tempo, non ebbi modo di metterle di nuovo nella sua borsa. Così li ho portati.· Concluse il suo racconto e si inumidì le labbra. ·Ragazzi, la cosa è grave. Non l'avevo mai vista così spaventata.·
·Dobbiamo scoprire chi è.· Sentenziò James e tutti acconsentirono con lui.
In tutto quel casino non ci stavo capendo nulla. Era tutto così fottutamente surreale che per un attimo mi sembrava ci fossero delle telecamere nascoste.
Mi rammaricai quando nessuno scoppiò a ridere.
·Siamo nella merda.· Dissi
·Lo sono le ragazze, ma noi le tireremo fuori. Dobbiamo capire chi va con chi. Dobbiamo pedinarle.· Disse Matt sospirando
Arrivati ad un piano, ci salutammo e ognuno andò dalle proprio ragazze o da qualche puttana di turno.
Feci un giro con la macchina e poi andai a casa.
Appena arrivai il silenzio incombeva l'aria, così pensai che Jade era andata a dormire.
Guardai nel letto, ma nulla. Era vuoto. Non c'erano i suoi vestiti, non c'erano i tacchi e nemmeno il suo profumo ricopriva l'aria.
Doveva essersene andata da un bel pezzo, visto che non c'era traccia di lei.
Poi qualcosa di strano arrivò alle mie narici.
Profumo maschile, mescolato alla puzza di fumo.
Poi un altro indizio mi fece aprire gli occhi.
Sangue. Sangue sul pavimento e un pezzo di stoffa a terra.
Qui non c'era stata solo Jade.
Presi il cellulare e scattai una foto mandandola nel gruppo dove c'eravamo solo noi "uomini"
Gli stronzi permanenti.🍻
Cameron= che cazzo è successo?
Io= non lo so. Sono arrivato e c'era questo nella mia stanza.
Joseph= Sam è qui con Sophia e Julia.
Josh= anche Loren è qui con me, ma Jade non c'è.
Matt= Cat non è a casa sua. Sua madre dice che quando è tornata di fare colazione con Sarah e Melissa, Cat era sparita. Pensa sia con Jade e Natalie.
Noah= La madre di Natalie ha detto che stamattina è uscita per una corsetta e non è più tornata.
Lucas= Controlliamo per tutta Los Angeles, se le vedete chiamate. Muoviamoci.
Ed è così che si concluse la chat.
Tre ragazze erano sparite. Ed erano le stesse che erano state minacciate.
Presi la foto profilo di Jade ed uscii da casa.
La stessa foto che avevo fatto io, era bella. Sorrideva e mostrava la felicità che aveva in corpo quando era con me.
Ad ogni persona che incontravo facevo vedere la foto, ma nessuno l'aveva vista. Nessuno.
Feci vedere anche quella di Cat e Natalie, ma nessuno le aveva viste.
Era come se non esistessero, come se un buco nero le avesse risucchiate nel nulla.
Nel nulla.
La canzone preferita di Jade si chiamava così. Italiana, ma ascoltabile. Aveva cercato il significato ovunque. E quando l'aveva trovato si sentiva così trasportata da quella canzone.
Diceva che rispecchiava tutto quello che aveva dentro.
Lei stava sprofondando nel nulla.
Così aveva detto. E non si accorgeva che io ero pronto a tenderle la mano per non farla sprofondare.
STAI LEGGENDO
Più Forti Del Dolore.
Novela Juvenil«Ti va di spegnere tutto e guardare il cielo insieme?» Lei era una ragazzina, una ragazzina cresciuta dal dolore e dalle sofferenze. Una ragazza diventata forte a causa del suo passato. Non crede all'amore e non si fida di nessuno, nemmeno di se st...