1. La nuova Mangiamorte (REV 2022)

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Devo andare.

Questa sera, nella tetra fortezza dell'Oscuro Signore, rifugio di orrore e malvagità, si festeggia l'arrivo di una nuova adepta della spietata setta dei Mangiamorte.

Per fortuna, il nostro padrone ci ha lasciato soli, senza preavviso, colto da un inaspettato impegno cui lui solo può far fronte: nessuna Cerimonia di Marchiatura delizierà i miei nuovi e odiati amici.

Un sospiro rassegnato mi sfugge dalle labbra, amara e sottile piega sul mio volto pallido: so che si divertiranno lo stesso, ma io non sarò obbligato ad assistere.

Mi alzo controvoglia dalla poltrona e richiudo il libro, fra le cui parole ho invano cercato un conforto inesistente.

Sono passati oltre quattro mesi dalla notte in cui ho ucciso il mio amico Albus e della mia anima è rimasta solo un'ombra lacera, soffocata dall'orrore della mia tragica vita di Mangiamorte.

L'ombra dell'anima mia

fugge in un tramonto di alfabeti,

nebbia di libri e di parole.

L'ombra dell'anima mia!

Sono giunto alla linea dove cessa

la nostalgia

e la goccia di pianto si trasforma

alabastro di spirito.

L'ombra dell'anima mia!

Il fiocco del dolore

finisce,

ma resta la ragione e la sostanza

del mio vecchio mezzogiorno di labbra

del mio vecchio mezzogiorno

di sguardi.

Un torbido labirinto

di stelle affumicate

imprigiona le mie illusioni

quasi appassite.

L'ombra dell'anima mia!

E un'allucinazione

munge gli sguardi.

Vedo la parola amore

sgretolarsi. [1]

Ancora e sempre penso a te, mia dolce Crystal.

Nella nebbia sfocata della nostalgia che scolpisce lacrime di alabastro sul mio volto pallido, la tua dolce immagine svanisce in un indistinto tremore del cuore. Nel labirinto di dolore che imprigiona la mia anima, dove nego ogni illusione e celo le tue labbra al mio desiderio, lo sguardo di stelle che non potrò più sfiorare si allontana per sempre e l'amore, che invano arde in me, lento e inarrestabile mi consuma.

Lascio la mia confortevole e spaziosa stanza, doveroso premio per un valente assassino, ora indiscusso braccio destro dell'Oscuro Signore, e mi avvio lungo il corridoio diretto al salone della macabra fortezza.

Questa sera avrò lo spiacevole onore di conoscere un'altra anima perduta che, come molte in questi ultimi tempi, ingrossa le già pingui fila dell'armata del Male.

Cammino adagio lungo il corridoio esterno e dalle grandi bifore istoriate osservo il paesaggio grigio emergere appena dalla bruma leggera, retaggio della pioggia recente. Come solitari fantasmi, gli alberi si levano dal nulla, protendendo scheletriche dita verso un cielo addormentato, implorando le ultime gocce di pioggia di lavar via il sangue incrostato nei rami.

Trasparenza e purezza del Cristallo (Terza e ultima parte di Cristallo Nero)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora