Severus si era sollevato sostenendosi sul gomito, il cuore che ancora gli batteva forte e il fiato corto, ma immensamente felice, e le aveva sorriso, a lungo, senza parlare, solo guardandola e perdendosi negli occhi azzurri che si fondevano senza paura con la nera oscurità dei suoi, regalandogli la loro inesauribile luce.
Stringeva a sé la sua Crystal, con gentile passione, sussurrandole mille parole d'amore, ricoprendole il viso con piccoli, deliziosi baci e accarezzandole delicato i lunghi capelli dai riflessi dorati.
La sua magia aveva asciugato e ripulito tutto e i loro corpi erano ancora allacciati stretti, il desiderio di nuovo a serpeggiare: ora sapeva che avrebbe potuto di nuovo dominarlo, che poteva amare la sua donna con l'infinita e devota passione del suo amore, regalandole tutto l'ardente piacere che meritava.
Era felice, felice come mai era stato in vita sua, felice come mai aveva sperato di potere essere, felice fino a desiderare di piangere, a sentire gli occhi riempirsi di lacrime: la sua meravigliosa Crystal era tra le sue braccia, lo amava e aveva riportato la luce e il calore della speranza nella sua vita, gli aveva restituito il futuro strappandolo agli affilati artigli del suo colpevole passato.
Il suo fresco respiro aveva arginato il rovente soffio delle fiamme dell'inferno che da mesi lo soffocavano, l'allegro sorriso aveva lenito il tormento della sua anima e la vicinanza aveva sciolto il gelo della solitudine.
Ora che era di nuovo al suo fianco e lo amava, nulla più era impossibile e, per quando doloroso, avrebbe compiuto il suo dovere, fino in fondo, con la determinazione necessaria, senza vacillare. Lei sarebbe sempre stata lì ad attenderlo, a rincuorarlo e dargli forza, a tenerlo legato alla vita e alla speranza con il suo amore.
Per sempre. Tra le sue braccia.[1]
Tu sei per me la vita finché dura
E tu sei l'avvenire e la mia eternità.
Tu mio unico amore e la sola beltà.[2]
Lasciò che lacrime di felicità scorressero sul volto e si chinò ancora sulle labbra della maga, sulla sua bocca di miele, per un altro interminabile bacio pieno di gratitudine, il corpo che di nuovo reagiva piacevolmente al caldo e intimo contatto.
Crystal gli accarezzò piano il viso:
- Severus ti amo: sorridimi! – sussurrò, mentre con dita leggere tergeva le lacrime. – E' così bello il tuo sorriso, pur se timido e timoroso, quasi che tu ancora non ti ritenga in diritto di sorridere e di essere felice!
La rimirò in silenzio, un'espressione intensa sul volto serio: la sua donna, la sua Crystal, quante cose aveva compreso di lui, quanto la sentiva vicina alla sua vera essenza, così che non c'era alcun bisogno di parole per spiegarle cosa provava!
- Ora sono qui, sono tornata, per sempre!
Chiuse le palpebre e sorrise: solo lei poteva trovare parole così adatte da dire, al momento giusto, per dare sollievo alla sua anima facendo rinascere la speranza che, solo pochi giorni prima, gli sembrava perduta, sospeso sull'orlo della follia com'era, il baratro spaventosamente spalancato.
La strinse forte a sé, senza parlare, affondando il viso nei suoi capelli, immergendosi nel suo profumo, annegando i sospiri nel calore della sua pelle, lasciando che la felicità s'impossessasse di lui facendogli dimenticare, almeno per un momento, la tremenda realtà della sua vita.
Si sollevò di nuovo, adagio, il sorriso che lei voleva a dischiudergli le labbra sottili e illuminargli il viso, alfine rilassato.
Con dolcezza infinita tornò a sfiorarle il volto con le labbra, sussurrandole ancora il suo amore, tiepido respiro sulla pelle.
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Trasparenza e purezza del Cristallo (Terza e ultima parte di Cristallo Nero)
FanfictionLa mia visione di come avrebbe dovuto essere il 7° libro della saga di Harry Potter, dedicata alle fans di Severus Piton deluse da HP7, a loro offerta come consolazione. La storia conclude la trilogia di Cristallo Nero dopo "Luci e ombre del Crista...