Ormai sei mia. Risposa con il tuo sogno nel mio sogno.
Amore, dolore e fatiche devono dormire ora.
Gira la notte sulle sue invisibili ruote
e accanto a me sei pura come l'ambra addormentata.
Nessun'altra, amore, dormirà con i miei sogni.
Andrai, andremo insieme attraverso le acque del tempo.
Nessuna attraverserà l'ombra con me,
solo tu, sempre viva, sempre sole, sempre luna.[1]
Per le poche ore restanti della notte, Crystal aveva dormito stretta a lui, tranquilla, le labbra schiuse in un inconsapevole sorriso, rosse come quelle di una bimba, e il respiro leggero come ali di farfalla.
Severus aveva trascorso il tempo a rimirare il viso dalla liscia pelle ambrata, i lunghi capelli sparsi in morbidi riccioli dorati, e ogni altra parte del corpo raggiungibile con lo sguardo senza muoversi, per non svegliarla.
L'aveva intensamente e dolorosamente desiderata, mordendosi forte le labbra fin quasi a lacerarle per imporsi di restare immobile, trattenere mani bramose d'accarezzarla, impedire alla bocca di assaporare la pelle di seta e dominare il proprio corpo che anelava a farla sua.
Era ebbro di felicità per averla di nuovo tra le braccia, incredibilmente sempre e solo sua, così bella da stregarlo, sensuale da irretirgli i sensi, e coraggiosa fino all'incoscienza, da essere arrivata a Voldemort per amor suo!
La sua Crystal, con il tiepido, ritmico respiro che gli solleticava il collo e la piccola mano impudente insinuata in profondità tra gli alamari d'argento della camicia di pesante velluto nero, le dita a sfiorargli la pelle, regalandogli infiniti brividi di piacere ogni volta che, nel respiro, sollevava il petto e l'inconsapevole carezza della mano della maga arrivava a lambirgli il capezzolo.
Respirare a fondo, le palpebre chiuse nello struggente delirio, stordito dal profumo intenso della sua donna, non gli era mai parso così bello.
La sua Crystal, irrinunciabile e meraviglioso sogno del suo cuore ostinato, incantata realtà tra le sue braccia, morbida e calda, strettamente premuta a sé, da far impazzire di desiderio il suo povero corpo.
La sua Crystal, la luce che aveva vinto ogni oscurità e gli schiudeva le porte di un futuro felice, per il quale era pronto a combattere fino in fondo, qualunque cosa avesse dovuto fare per assicurare la sconfitta dell'Oscuro Signore.
Per l'ennesima volta si morse le labbra, trattenendo ancora la struggente tensione del proprio corpo, e sospirò: era il momento di svegliarla e metter fine al delizioso tormento.
Si mosse adagio scivolando giù dal cuscino per raggiungere la bocca a lungo desiderata, con tutta la passione fino a quel momento repressa, vi posò le labbra ardenti entrando nel sogno della sua donna che gli si offrì con immediato trasporto.
Ancora, Severus si sentì preda della brama e la strinse a sé, la mano a premere forte il corpo della maga contro la propria eccitazione pulsante, la mente annebbiata, il respiro ansante e il cuore a martellargli nel petto, perso nel bacio che era solo un piccolo e insufficiente assaggio del tanto sospirato corpo di Crystal.
Non separare
il tuo corpo dal mio, non per un minuto.
Vivi tra i miei due occhi, cavalca
il mio naso, lascia che dorma
la tua chioma tra le mie gambe, lascia impigliare
le tue dita per sempre nel mio desiderio,
STAI LEGGENDO
Trasparenza e purezza del Cristallo (Terza e ultima parte di Cristallo Nero)
FanfictionLa mia visione di come avrebbe dovuto essere il 7° libro della saga di Harry Potter, dedicata alle fans di Severus Piton deluse da HP7, a loro offerta come consolazione. La storia conclude la trilogia di Cristallo Nero dopo "Luci e ombre del Crista...