9. Natale incantato (REV 2022)

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Crystal era di nuovo tra le sue braccia, da ore, dolcemente e con passione, con irruenza e tenerezza, con delicata lentezza e veemente impeto.

Da troppi, interminabili e inesorabili giorni, non la stringeva più a sé, ma infine era riuscito a rubare ore incantate alla sua tragica realtà, e non voleva perdere neppure un istante lontano dalla sua donna stupenda, dalle sue labbra calde e dal suo conturbante corpo.

Le fiamme crepitavano impetuose nel camino, in un'ardente danza senza tregua, da quando era arrivato ore prima: adesso il sole si stava dissolvendo adagio nel tramonto vermiglio, infuocato dalla loro passione.

Crystal godeva tra le sue braccia, sotto le vigorose spinte del suo corpo, gli occhi chiusi e la bocca aperta in un lungo gemito di piacere, ancora e ancora: una cavalcata travolgente, frutto della sua instancabile devozione, mentre tratteneva a fatica il suo seme, le labbra strette tra i denti per vederla ancora godere, sempre più senza fiato, la ragione che implorava una pausa e l'istinto che la spingeva ad avvinghiarsi a lui, due corpi fusi in uno, alla ricerca di un unico infinito piacere.

Esplose infine in lei, ma senza fermare i propri movimenti, se non per il lungo istante in cui gridò il nome della sua donna, e il proprio amore per lei, in un intenso rantolo di godimento che morì sulle morbide labbra di Crystal, bacio appassionato e giuramento d'eterno amore. Poi fu ancora in lei, in profondità, di nuovo a regalarle un intenso orgasmo, solo per sentire ancora il proprio nome nascere tra le labbra amate:

- Severus... amore mio!

Era bella, bella come non mai: l'estasi sul viso arrossato, i lunghi riccioli biondi sparsi sul cuscino e le labbra da baciare, ancora, da leccare con ingorda avidità per cogliere gli ultimi rivoli di piacere che ancora si mischiavano al suo nome, che mai aveva sentito così dolce e amato.

- Severus...

La sua Crystal, la sua donna, il suo amore, il suo sogno fatato... la sua felicità!

Erano rimasti insieme per tutta la notte e l'intera giornata successiva, vivendo come in un sogno dopo l'interminabile lontananza: una dolce fantasia di baci e abbracci, una spensierata speranza d'amore lontana dalla realtà, cacciata via dai pensieri, relegata in fondo alla razionale percezione, per poche ore ancora ostinatamente rifiutata e negata, aggrappati stretti al loro amore, isola felice e unica speranza di futuro.

Aveva soddisfatto ogni capriccio della sua donna, ogni richiesta, e ne aveva appagato tutti i desideri, con infinito amore, felice solo di renderla felice, beandosi della sua gioia e dei suoi sorrisi, riempiendola di coccole, teneri baci e dolci carezze.

Le aveva regalato lunghe dichiarazioni d'amore e struggenti confessioni di dolore, promesso i suoi sogni meravigliosi e confidato le proprie angosce; le aveva offerto se stesso, fino in fondo, senza timori né ritrosie e lei lo aveva ricambiato, con la stessa sincera trasparenza, cercando di vincerne l'innata tristezza ed illuminando le sue ombre, lenendo le amarezze e accarezzando i rimorsi, con infinito amore, restando ad ascoltare in silenzio parole che per la prima volta nascevano da lui, liberandolo infine dalla solitudine.

Parole d'amore e promesse d'eternità, solo per loro e fra loro, tra gli occhi e le labbra, mani intrecciate e cuori uniti in un'unica realtà, oltre il dolore, sulle ali della speranza, trasportati dal loro amore.

Perché tu possa ascoltarmi

le mie parole

si fanno sottili, a volte,

come impronte di gabbiani sulla spiaggia.

Collana, sonaglio ebbro

per le tue mani dolci come l'uva.

Trasparenza e purezza del Cristallo (Terza e ultima parte di Cristallo Nero)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora