- Severus! Severus... no, Severus!
Crystal ripeteva il suo nome, disperata, stringendo a sé il corpo inanimato.
- Severus... amore mio... Severus!
Le lacrime le rigavano le gote, copiose, in un inarrestabile e devastante torrente di dolore: inginocchiata a fianco del corpo inerme del mago, lo cullava accarezzandogli piano il viso pieno di tagli ed ecchimosi.
- No... Severus, ti prego... non puoi essere...
Non riusciva nemmeno a pronunciarla, la parola. Non poteva accettare che fosse accaduto. No, non a lui, non ora che tutto era finito e avrebbero potuto infine vivere il loro splendido sogno d'amore.
Altre lacrime caddero, calde e gonfie di lacerante sofferenza, mescolandosi con il sangue sul volto del mago, pallido e immobile nella morte.
Lontano, sul prato della scuola, in un altro mondo che non le apparteneva più, udiva ancora i rumori della battaglia: grida che lanciavano fatture, scoppi di incantesimi e urla di dolore. Un dolore che non poteva consolare il suo.
- Severus... oh Severus!
Gli occhi erano chiusi.
I suoi splendidi occhi neri.
Occhi di tenebra profonda, colmi di dolore e rimorso, neri cristalli scintillanti di coraggioso orgoglio e d'amore.
Li sfiorò appena con la punta delle dita, tremanti.
La loro luce si era spenta.
Non le avrebbero più sorriso.
Non le avrebbero più sussurrato il suo amore infinito.
- Severus...
Lacrime, ancora lacrime a bruciarle il viso di devastante e assillante solitudine.
Di nuovo lo strinse a sé, incurante del sangue che usciva dalle profonde ferite che gli laceravano la carne: doveva aver sofferto moltissimo, colpito in diversi punti dalle appuntite folgori scaturite dal corpo morente di Nagini e guidate dalla vendetta di un'anima dannata che voleva trascinare tutti all'inferno con sé.
Pochi, interminabili minuti di lancinante sofferenza, mentre la vita lo abbandonava e i sogni gli sfuggivano per sempre dalle mani.
Il suo sangue, ancora caldo: lo sentiva colare tra le dita, unica cosa assurdamente viva nella morte.
- Severus, amore mio!
Sciolse un poco il soffocante abbraccio e tornò a sfiorare piano il volto pallido, sereno nella morte, ormai oltre il dolore.
Perle di sangue, sulla nivea fronte, diadema di orgogliosa sofferenza; rubini di sangue, tra i lunghi capelli neri, corona del coraggio della lealtà verso chi aveva sempre saputo credere in lui.
- Severus...
Quante volte, ancora, avrebbe pronunciato il suo nome nella speranza che il mago, infine, le rispondesse, vincendo anche la morte per amor suo?
Non si sarebbe rassegnata, avrebbe per sempre continuato a ripetergli, ossessiva, il suo amore:
- Ti amo Severus... Severus...
Le sue labbra, appena dischiuse. Le labbra che con passione infinita le sussurravano il suo amore sarebbero rimaste mute per sempre. Quelle labbra, dolci e appassionate, non avrebbero mai più sfiorato le sue nei baci delicati e pieni d'amore in cui i sogni diventavano realtà.
Con tenera delicatezza si avvicinò e posò piano le labbra sulle sue, gli occhi chiusi e la morte nel cuore.
Labbra dolci e morbide, labbra tanto amate e desiderate, che, piano, si aprivano cedendo al suo bacio.
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Trasparenza e purezza del Cristallo (Terza e ultima parte di Cristallo Nero)
FanficLa mia visione di come avrebbe dovuto essere il 7° libro della saga di Harry Potter, dedicata alle fans di Severus Piton deluse da HP7, a loro offerta come consolazione. La storia conclude la trilogia di Cristallo Nero dopo "Luci e ombre del Crista...