3. Parole nella notte (REV 2022)

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Rimasero languidamente abbracciati a lungo, in silenzio, l'uno respirando il profumo dell'altro.

Poi Severus si riscosse: aveva avvertito i brividi di freddo di Crystal. In effetti la stanza era gelida, il camino sempre spento.

Un gesto elegante della mano e le fiamme arsero vigorose, riflettendosi nelle iridi scure, mentre si chinava a baciare la sua donna, con instancabile passione, per scaldarla anche con il proprio amore.

La maga ruppe il silenzio dell'interminabile abbraccio:

- Quindi, è per questo motivo che non sei mai venuto a cercarmi, quando tornai dall'Africa. – chiese con voce sommessa. – Non volevi fare di me la donna di un... - la maga deglutì, - assassino.

- A dire il vero, quello è stato l'unico periodo in cui ho sperato che tutto potesse finire bene. – sospirò Severus. – Avevo trovato il modo per bloccare la maledizione dell'anello e, con Albus, eravamo fiduciosi di aggirare anche il Voto, se convincevamo Draco a rinunciare volontariamente alla sua missione.[1]

- Quindi non avresti dovuto ucciderlo e... non saresti neppure morto! – esclamò Crystal. – Ma, allora, perché non venisti a cercarmi? Sapevi che ero tornata solo per te, perché ti amavo: l'avevo detto a Silente!

Il mago la fissò, il volto serio e concentrato. Poi mormorò:

- Albus mi disse che volevi colmare il ritardo nella tua istruzione magica: per questo ti aveva mandato a Grimmauld Place, sotto la tutela di Lupin.

- Non è vero! Lui mi obbligò ad andare là, impedendomi di cercarti, sebbene l'avessi più volte implorato di rivelarmi dove trovarti! – esclamò la maga con veemenza. – Mi disse di averti affidato una missione importante e pericolosa, che abbisognavi di totale tranquillità e concentrazione e non dovevo distrarti dal tuo dovere!

- In fondo, ti raccontò quasi la verità. – sospirò amaro il mago, che le aveva preso il volto fra le mani e le stava accarezzando la guancia con il pollice.

- Rilevò anche il fatto che, se avessi voluto vedermi, saresti stato tu a cercarmi e, quindi, dovevo lasciarti ogni iniziativa e non cercare mai di contattarti. – aggiunse la maga in tono accusatorio. – Ma tu non l'hai mai fatto: io ho creduto che...

Severus la strinse di nuovo a sé e le sussurrò sulla fronte, con rassegnata dolcezza:

- Come hai potuto pensare, anche solo per un istante, che potessi non amarti più?

- Ho fatto mille supposizioni diverse, Severus, una più terribile dell'altra! Ho anche pensato che ritenessi che il tuo amore fosse troppo pericoloso per me e ti fossi imposto di soffocarlo. – si giustificò. – Credevo che il Preside ti avesse detto perché ero tornata e della mia disperazione per non poterti stare vicina. Non facevo altro che piangere quando pensavo a te... e pensavo in continuazione a te! – aggiunse con voce soffocata e tesa. – Ma tu... tu non venivi neppure alle riunioni dell'Ordine. Mi evitavi deliberatamente!

Il mago continuò a stringerla tra le braccia, carezzandole piano i lunghi capelli:

- Oh, Crystal! Se solo avessi saputo la verità, - sussurrò tenero, scuotendo piano il capo, - non sarei mai riuscito a resistere all'impellente desiderio di rivederti e sarei subito corso da te!

- Severus! – esclamò sollevando il viso verso di lui che, delicato, le sfiorò la fronte con labbra ardenti e continuò:

- Però, ho subito inviato la pozione Antilupo a Lupin: ho scoperto che era il tuo tutore tre giorni prima della luna piena. Non sai quanto ho imprecato contro il vecchio incosciente, se mai fosse servito a qualcosa, per i pericoli cui ti mandava incontro!

Trasparenza e purezza del Cristallo (Terza e ultima parte di Cristallo Nero)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora