Hermione attendeva ansiosa l'avvio della pergamena magica: c'erano solo brevi e prestabiliti intervalli temporali in cui avveniva, ma non sempre si verificava. Si era rintanata in un angolo della biblioteca, una pila di libri sul tavolo a ripararla da occhi indiscreti: mangiucchiava l'estremità della piuma con la quale fingeva di scrivere, sempre più impaziente a mano a mano che il tempo trascorreva.
Mancava ormai meno di un minuto.
Era riuscita a procurarsi il vecchio testo richiesto, ma era da due giorni che il suo misterioso interlocutore non si presentava all'appuntamento e, anche quella volta, la finestra temporale stava per scadere.
All'improvviso, sulla pergamena apparvero le attese parole.
Buongiorno, signorina Granger. Mi scuso per le precedenti assenze e l'attuale ritardo, ma sono stato piuttosto impegnato, ultimamente.
Hermione emise uno sbuffo di sollievo: non era stata una sensazione cosciente ma, in quel preciso istante, si rese conto della preoccupazione che gli fosse successo qualcosa.
Era ora!
Il pensiero le era sfuggito e non volle richiamarlo indietro: lui, intanto, ormai lo aveva letto. S'immaginò l'espressione severa del volto pallido, il sopracciglio sollevato e il sorriso beffardo sulle labbra sottili. Udì addirittura il tono ironico che avrebbe avuto la sua voce nel risponderle.
Spero che la tua irritante impazienza sia almeno motivata dal fatto che hai trovato il libro.
Irritante impazienza? Ma se era solo preoccupata per lui!
Non permise che l'ultimo pensiero apparisse sul foglio. Si chiese se il suo interlocutore, però, l'avesse intuito.
Certo che l'ho trovato: ora è in un posto sicuro, di nuovo "disilluso", in attesa di consegnarglielo.
Hermione sorrise, soddisfatta di sé.
Bene, vedo che sei riuscita a venire a capo dell'incanto di disillusione che lo celava a occhi indiscreti.
La ragazza sorrise ancora: era stata proprio la particolare formula di disillusione a darle la certezza assoluta sull'identità del suo interlocutore. Aveva controllato sul libro del Principe Mezzosangue e, proprio come si aspettava, era annotato a margine di un foglio e, poche pagine dopo, aveva individuato le minuziose indicazioni che spiegavano come scioglierlo.
Ho cercato aiuto nei libri, Professore, come faccio sempre.
Uff... quel "Professore" era sfuggito al suo controllo. Era pronta a scommettere di aver ricevuto un altro minaccioso sollevarsi di sopracciglio.
E, dimmi, l'avresti forse trovato?
Hermione sapeva che le parole trasudavano ironia e superiorità. Ridacchiò tra sé: ora avrebbe affondato il colpo.
Certe minuziose annotazioni a margine di un vecchio libro di Pozioni Avanzate si sono rivelate utilissime.
La pergamena rimase vuota per un attimo, poi comparve la risposta.
Sì, i libri sono spesso utili, signorina Granger. Infatti, è proprio un libro che attendo da te.
Hermione sapeva che era impossibile incrinare la gelida imperturbabilità del professor Piton, quindi considerò la brevissima esitazione prima della risposta come punto a proprio favore: ora che il professore sapeva che lei aveva la certezza sulla sua identità, si sarebbe infine scoperto?
Me lo consegnerai questa sera, nella solita radura, alle otto in punto.
Ci sarò!
La risposta di Hermione era apparsa rapida sul foglio.
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Trasparenza e purezza del Cristallo (Terza e ultima parte di Cristallo Nero)
FanfictionLa mia visione di come avrebbe dovuto essere il 7° libro della saga di Harry Potter, dedicata alle fans di Severus Piton deluse da HP7, a loro offerta come consolazione. La storia conclude la trilogia di Cristallo Nero dopo "Luci e ombre del Crista...